" And now I'm walking on my way,
all alone, I'm feeling so cold.
Not getting anywhere, I feel like
I'm in slow mode.
Used to be a winner,
everything was all black and white.
Now I'm bottom of the pile, a dusty photo. "
Minho si risvegliò, con dolori ovunque. Aprì gli occhi mettendo a fuoco, e cercò di alzarsi di scatto appena notò di non sapere dove si trovava, non riconoscendo le pareti che lo circondavano. Purtroppo era legato e il tintinnio delle catene glielo fece notare, risbattendolo sul pavimento duro.
«Ben svegliato.» disse una voce femminile.
Appena Minho la riconobbe, tutto gli tornò in mente. Lui e Taehyung stavano combattendo contro Hendery, quando l'arrivo di Yeji li prese alla sprovvista. Dopo l'arrivo della ragazza, non ricordava niente.
«Yeji! Che cazzo fai?!» urlò il ragazzo, voltandosi verso la ragazza davanti di lui.
«Ti sembra il modo? Comunque il tuo amichetto ci mette proprio tanto a riprendersi.» disse la ragazza, indicando con il mento Jeongin, infondo alla stanza.
«Che diamine fate con loro?!» domandò Minho, quando vide un'ombra dietro la ragazza.
«La signorina Yeji e la signorina Yuna ci hanno chiesto aiuto per riportarvi a casa, come potevamo dire loro di no?» un ragazzo che non aveva mai visto prima, spuntò da dietro Yeji. «Sarà un piacere usarvi contro le nostre due ospiti. Mi è stato detto che avete un particolare legame con la signorina Minjee e la signorina Jieun. Non si fa, siete già promessi sposi di altre due ragazze!»
Udendo il nome delle due ragazze, a Minho cadde il mondo addosso. «Che avete fatto?!»
«Per il momento niente, sono ancora svenute. Ci credi che vi hanno mentito sul piano? Erano ben consapevoli di questa fine. Probabilmente l'unica cosa che non avevano messo in conto erano le presenze di Yeji e Yuna.» continuò a spiegare il ragazzo. «Oh che maleducato, non mi sono spiegato. Sono Tao.»
«Non mi interessa il tuo nome, liberaci subito! Fammi vedere Minjee, non ci credo che non avete fatto loro niente!» Minho continuò a dimenare le braccia legate dietro la schiena, cercando di liberarsi.
«D-dove mi trovo?» la voce di Jeongin li fece girare nella sua direzione. Il ragazzo alzò lo sguardo, incrociando quello del castano e sgranando gli occhi, realizzando la sgradevole situazione in cui si trovava. «Minho hyung!»
«Oh, la bella addormentata si è svegliata.» scherzò Tao.
«Minho...dov'è Jieun?» domandò il rosso, timoroso di sentire la risposta e ignorando completamente le altre due persone.
Minho abbassò lo sguardo senza rispondere, facendo comprendere all'amico come stavano le cose. Jeongin serrò gli occhi.
"Niente lacrime." continuava a ripetersi.
Realizzò che allora quella brutta sensazione, dopo che Minjee si mise in contatto coi suoi pensieri, era vera. Ai piani superiori stava davvero succedendo qualcosa.
«Portatemi da Jieun!» Jeongin scattò in piedi, venendo rispedito a terra in un secondo. Era legato con una corda al pavimento.
«Yeji.» disse Tao, impartendo un ordine silenzioso.
Yeji si avvicinò a Minho, puntando lo sguardo fisso nel suo. Gli occhi della ragazza divennero azzurri come il ghiaccio. «Adesso ti calmi. Quando sarà il momento ci aiuterai, ancora. Da bravo ragazzo.»
Minho si rilassò, smettendo di dimenarsi contro le catene che aveva ai polsi e annuì calmo. «Vi aiuterò.»
«Minho hyung, che stai dicendo?!» esclamò sconvolto Jeongin, tirando la corda nel vano tentativo di liberarsi. Era così impotente senza magia, così debole.
Tao spostò lo sguardo verso il più piccolo. «Bene, ora passa a Jeongin.»*
Lisa aveva ripreso i sensi e Yugyeom non aveva perso tempo a interrogarla. Non gli interessava che non si fosse ancora ripresa del tutto; aveva una cugina e una sorella scomparse che la sua banda voleva morta, e un cugino in condizioni ancora critiche. Non poteva aspettare oltre, necessitava di informazioni immediate.
Taehyung non era per niente fuori pericolo; gli serviva una trasfusione al più presto, ma a quanto pareva, l'unico donatore compatibile con Taehyung era sua sorella. Jungwoo e Hongjoong non avrebbero retto ancora molto a tenere il ragazzo stabile grazie alla loro magia e Namjoon -il medico della famiglia reale- non sapeva più come stabilizzarlo.
«Lisa, parla. Ti conviene farlo o ti farò fuori con le mie stesse mani!» Yugyeom sbatté le mani sul tavolo. Al diavolo la calma.
«Non ne so niente.» disse Lisa, senza guardare il corvino, sviando il suo sguardo a sinistra.
Yugyeom sibilò di rabbia, mentre Mingi entrava in sala interrogatori con Yunho.
«Hyunjin sta parlando con gli altri, che decideranno se accettare l'aiuto di Yunho.» lo informò il rosso.
A quel nome, Lisa alzò lo sguardo, che venne riempito di rabbia quando vide Yunho davanti a lei. «Traditore! Kris aveva detto che l'avresti fatto!» scattò in piedi la ragazza, iniziando ad urlare insulti contro il ragazzo dai capelli azzurri.
«Non ti muovere!» Yugyeom arrabbiato, con un gesto della mano, sbatté la ragazza nuovamente sulla sedia grazie alla telecinesi. «Yunho rispondi, che posizione aveva questa ragazza nella vostra banda?»
«Non azzardarti...» disse Lisa a denti stretti.
«Ricordati chi è venuto a convincermi a ridurti la pena, dicendo che sei stato costretto ad unirti a loro.» parlò Yugyeom con la fronte corrucciata e gli occhi ridotti a due fessure.
«L-Lisa... in realtà ero convinto che vi avrebbe dato problemi con la cattura, dato che è una delle persone più vicine al nostro capo.» confessò il ragazzo.
«Porca puttana, ragazzino cosa ti salta in mente?!» scattò Lisa, ma Yugyeom la rispedì sulla sedia, incenerendola con lo sguardo.
«Ti ho detto di non muoverti. Abbiamo abolito la tortura, ma ti giuro che se non mi dici quello che voglio sentire, non ci metto molto a reintrodurre l'elettroshock o chissà quale altra cosa che usava mio padre.»
La ragazza deglutì, mentre quell'espressione dura mantenuta fino a quel momento iniziò a vacillare, scomparendo lentamente dopo le parole di Yugyeom.
«Lisa parla! Quelle due ragazze non hanno fatto niente di male!» esclamò Yunho. Ora che le avevano prese, nemmeno lui sapeva quanto tempo sarebbe rimasto loro.
«Mingi, ricordi la cosa che mi avevi proposto prima? Bene, puoi farlo.» parlò Yugyeom, con un'espressione impassibile.
«Cosa? Ne sei sicuro?» domandò sconvolto il rosso. Aveva visto una volta il vecchio sovrano, ordinare ad una guardia di usare quella tecnica, ma non pensava che Yugyeom gli avrebbe mai chiesto di fare lo stesso.
«Cosa volete fare?» domandò Lisa, iniziando a sentire l'ansia salire.
Yugyeom annuì al rosso, senza guardarlo.
Mingi si avvicinò lentamente, insicuro sulla decisione di quello che ora era il suo sovrano, ma non disse nulla; d'altronde non era lui il re.
Prese Lisa bruscamente e costringendola ad alzarsi, per bloccarle le braccia dietro la schiena. I polsi della ragazza iniziarono a rilasciare lentamente fumo, mentre lei si mordeva il labbro cercando di non urlare. Una goccia di sangue scivolò lungo il mento della ragazza, mentre Mingi espandeva il calore lungo le sue braccia, aumentando sempre di più la temperatura sulla sua carne che iniziava lentamente a bruciare sotto il suo tocco rovente.
«Va bene, va bene ve lo dirò! Vi prego basta!» urlò lei in preda al dolore.
Mingi fermò immediatamente la sua magia, mollando la ragazza sulla sedia. La pelle ustionata fino al gomito, mentre le mani di Mingi erano sporche del sangue di Lisa che aveva iniziato a colare dal primo strato di pelle completamente bruciato.
Velocemente il rosso uscì dalla stanza senza dire una sola parola.
Era sconvolto. Non aveva mai torturato qualcuno prima.
Lisa avrebbe fatto del male alle sue amiche, eppure perché lui si sentiva comunque così in colpa con la ragazza nella sala degli interrogatori?
Aver visto quella tecnica a tredici anni lo aveva scosso abbastanza, ma metterla in atto lo aveva completamente destabilizzato.
Mingi si chiuse velocemente in camera sua senza dire niente a nessuno, dopo essersi pulito le mani dal sangue. Voleva stare da solo.

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𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐑𝐞𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐬
Fantasy⚠️Primo libro della trilogia MINT⚠️ Genere: fantasy, love story, adventure 【 𝓦𝓱𝓸 𝓬𝓪𝓷 𝓼𝓽𝓸𝓹 𝓶𝓮 𝓲𝓯 𝓘 𝓭𝓮𝓬𝓲𝓭𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾'𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓭𝓮𝓼𝓽𝓲𝓷𝔂? 】 ❮ Tratto dal libro ❯ «Minho smettila, per favore!» «Ho rovinato tutto quando m...