Minjee si alzò da terra grazie all'aiuto di Hyunjin. La testa le girava. Come poteva sentire i pensieri di Seungmin?
Ci volle qualche minuto, prima che la corvina si riprendesse completamente. Per un istante aveva iniziato a sentire un gran casino dentro la sua testa. Le voci dei suoi amici rimbombavano una sopra l'altra nella sua mente confondendola, ma poi quella di Seungmin parlò sopra tutte le altre.«Vado a prenderlo.» se ne uscì la corvina, camminando verso il cancello barcollando leggermente.
«Vengo con te!» Jieun corse velocemente verso la cugina per raggiungerla.
«Col cazzo che ci andate voi! È per noi che sono finiti in quel casino. Ci andrò io.» intervenne Mingi.
«Ti devo ricordare chi è stato messo a capo delle missioni contro questa banda di criminali?» gli ricordo Minjee, fulminandolo con lo sguardo. «Ci andremo noi. C'è qualcosa che non mi quadra in questa storia.»
«Almeno fate venire me!» si offrì Hyunjin. Jieun annuì verso il castano.
Felix si avvicinò senza dire niente, dando una pacca sulla schiena della sua migliore amica, incoraggiandola. «Andiamo insieme.»
Jeongin scosse il capo, correndo verso la castana. «Jieun!»
«Jeongin, per favore resta qui...» disse Jieun, sorridendogli dolcemente.
Jeongin le lasciò un bacio sulla guancia. «Stai attenta...»
I quattro si voltarono, iniziando a correre verso la zona che era stata assegnata a Seungmin e Jisung.«Col cazzo che li lascio andare da soli.» sussurrò Minho. Se Seungmin e Jisung erano nei guai, il mago doveva essere davvero potente, per cui sarebbe potuto succedere di tutto.
«Questa volta sono d'accordo con te. Che hai in mente? Sono tutt'orecchi.» rispose Mingi accanto al castano, con le mani poggiate sui fianchi.*
Più correvano, più sembrava che la foresta si allontanasse. Sembrava che il tempo passasse troppo lentamente, ma quei fulmini sempre più vicini non mentivano: Jisung. Quella era la sua magia.
Cercarono di raggiungerli il più velocemente possibile. Più si avvicinavano, più sentivano l'aria che tirava ostacolandoli, per via della magia di Seungmin e l'odore di bruciato causato dai fulmini di Jisung che impattavano con qualunque cosa li circondasse. Alcuni colpendo alcuni alberi, iniziando a bruciarli. Se non avessero spento quelle fiamme che divampavano, avrebbero bruciato tutto nel giro di pochi istanti.
Riuscirono a raggiungerli, trovandoli su una piccola altura. Dietro il mago nemico vi era uno strapiombo.
Hyunjin sfruttò velocemente l'acqua, modellandola a forma di mano, giusto in tempo per prendere al volo uno dei coltelli diretti verso Seungmin, e che il ragazzo non riuscì a bloccare.
«Giù le mani da mio fratello!»
«Hyunjin! Ragazzi, siete qui, grazie al cielo!» esclamò Seungmin, cadendo seduto a terra e pieno di graffi e tagli. Era esausto, e anche Jisung non era da meno.
Da quel che avevano potuto notare, quel mago era in grado di generare coltelli, o probabilmente armi in generale.
«Non so perché abbia cambiato obiettivo, ma questo vuole Jisung!» li informò Seungmin.
«Appena l'ha visto, sembrava quasi l'avesse riconosciuto.»
Con un movimento delle mani, i coltelli mutarono forma, passando a delle lance. Si metteva male, quel tipo di magia era del tutto sconosciuta ai ragazzi, che mai si erano ritrovati a combattere contro delle armi."Tecnicamente sono armi, è sempre metallo, no?" pensò Minjee, generando le fiamme più calde del solito.
«Minjee! Sehun aveva detto che non puoi ancora cambiare la temperatura del fuoco a tuo piacimento!» le ricordò Jieun, percependo un calore fin troppo elevato provenire dalla ragazza. Aveva combattuto un migliaio di volte contro sua cugina in allenamento e sapeva benissimo quale fosse la temperatura che solitamente era in grado di generare.
In una delle sue lezioni, Sehun aveva spiegato alla ragazza che un giorno sarebbe riuscita a cambiare e decidere la temperatura delle sue fiamme, ma richiedeva moltissima pratica, e di certo la ragazza non era ancora pronta.
«Preferisci morire?!» esclamò Minjee, aumentando ancora di più il calore. Purtroppo Sehun non le aveva ancora spiegato bene le conseguenze. Le aveva solo detto come avrebbe potuto farlo, convinto che alla ragazza non sarebbe ancora servita una cosa del genere.
Non aveva idea della temperatura raggiunta, ma quando le lance vennero scagliate contro di loro, Jieun riuscì a deviare quelle dirette contro di lei e Haechan creando una corrente d'aria, Hyunjin circondò se stesso e Seungmin con una cupola d'acqua, mentre Minjee creò uno scudo di fiamme, con Jisung e Felix dietro di lei. Le lance rimaste conficcate nelle fiamme cominciarono a fondersi lentamente, prima di cadere a terra.
«Hyunjin, stai bene?!» la voce ovatta di Seungmin ancora dentro la cupola d'acqua.
Poco dopo la cupola collassò. Una lancia era passata attravero la superficie d'acqua e aveva preso Hyunjin sulla gamba. A denti stretti, il ragazzo prese la lancia piantata nella sua coscia, estraendola con un gemito di dolore.
Jieun perse la pazienza. Dei piccoli proiettili d'aria iniziarono a crearsi dietro di lei. Minjee non poteva dirle niente. D'altronde era stata la prima a non ascoltare Sehun.
A Jieun era stato spiegato come poter solidificare l'aria intorno a lei, ma anche questo tecnicamente era un incantesimo come quello usato da Minjee prima, ovvero off limits.
Non avrebbe dovuto usarlo.
I proiettili d'aria saettarono velocemente verso il nemico, che creò uno scudo davanti a sé.
"Come ho fatto a non pensarci! Questo non crea armi, ma controlla il metallo!" pensò Minjee dandosi dell'imbecille da sola e preparandosi a fondere quel maledetto scudo.
Creò altre fiamme uguali a quelle usate per difendersi, lanciandole contro lo scudo già scalfito dai proiettili di Jieun, aumentandone la temperatura maggiormente.
«Jinnie!» urlò Minjee, aumentando il calore della fiamma maggiormente. «Allontanati da lì! Seungmin portalo dietro di noi!»
Jieun si affiancò alla cugina; creò un turbine che andò a scontrarsi con le fiamme della ragazza, espandendole notevolmente.
Quando sembrava che lo scudo iniziasse a fondersi, la corvina venne pervasa da forti dolori muscolari che la obbligarono a fermare la magia. Ecco gli effetti collaterali: aumentare la temperatura, richiedeva uno sforzo elevato, e il suo fisico non era ancora abbastanza resistente per una temperatura del genere.
Minjee finì per terra, sulle ginocchia, mentre Jieun faceva del suo meglio per colpire il mago.
«Hyunjin sta perdendo troppo sangue!» esclamò Seungmin, in preda al panico, mentre pressava sulla ferita del ragazzo. «Ragazzi, penso abbia preso la vena femorale, cazzo!»
«Felix, prendi Hyunjin e portalo via insieme a Seungmin, Haechan e Jisung!» esclamò Minjee.
«Non posso lasciarvi qui!» dopo aver toccato alcune delle lance rimaste conficcate a terra, Felix le sollevò grazie alla gravità, prima di rispedirle al mittente.
«E allora tornate e chiamate Yugyeom! Dannazione ci servirebbe la sua telecinesi!» disse Jieun, che cercava di deviare il nuovo attacco.
«Che qualcuno si sbrighi a portare via Hyunjin, porca puttana! E Seungmin, hai bisogno di essere medicato, sei coperto di sangue, mentre Haechan ha un braccio rotto!» urlò arrabbiata Minjee, mentre un coltello la prese sul braccio. Non era un graffio superficiale, ma nemmeno troppo profondo.
Jisung si alzò da terra; con un ultimo sforzò, dalle sue mani partirono dei fulmini diretti verso il nemico.
Un enorme scudo si piantò davanti ai loro occhi. In un secondo Jisung dietro di loro urlò. I ragazzi si voltarono, ma era sparito.
«Avete perso.» lo scudo era sparito, e Jisung era tra le braccia del mago, con un coltello puntato alla gola.

STAI LEGGENDO
𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐑𝐞𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐬
Fantasy⚠️Primo libro della trilogia MINT⚠️ Genere: fantasy, love story, adventure 【 𝓦𝓱𝓸 𝓬𝓪𝓷 𝓼𝓽𝓸𝓹 𝓶𝓮 𝓲𝓯 𝓘 𝓭𝓮𝓬𝓲𝓭𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾'𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓭𝓮𝓼𝓽𝓲𝓷𝔂? 】 ❮ Tratto dal libro ❯ «Minho smettila, per favore!» «Ho rovinato tutto quando m...