2. Perdere il controllo

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"Hermione Granger" La ragazza salì nervosamente i gradini, e si voltò per guardare Harry e Ron; sapeva che li avrebbero separati, e per questo era furiosa. Dopotutto, al Cappello Parlante era permesso di ascoltare le richieste degli studenti, perché mai le opinioni e le scelte individuali dovrebbero essere ignorate? Si trattava di una situazione ridicola. Sedendosi, notò qualcosa di strano; il Cappello non le sussurrava nulla all'orecchio, come era solito fare un tempo. Ci fu solo un breve silenzio, poi fu decretato l'inevitabile "Corvonero!" Hermione si alzò, e si diresse verso il suo nuovo tavolo, così poco familiare.

"Luna Lovegood, Tassorosso!","Draco Malfoy, Serpeverde!" Infine il momento tanto temuto giunse: "Harry Potter". Cadde il silenzio sulla sala, e in quel momento Harry seppe che sarebbe andata male; cosa avrebbero pensato del loro "prescelto" una volta associato ai Serpeverde? A quel punto non c'era via d'uscita. Si sedette e tirò nervosamente la manica del suo mantello. Quando il Cappello fu sistemato sulla sua testa, il ragazzo sussultò per la trepidazione in attesa della temuta risposta. La voce poderosa annunciò: "Serpeverde!"

In quel momento l'intera Sala Grande parve trattenere il fiato. Alle sue spalle, Harry vide la gioia nauseante sul volto di Dolores Umbridge . Certo, la donna sfoggiava un sorriso luminoso, ma i suoi occhi erano freddi e minacciosi. Harry fu scosso da un tremito di rabbia, strinse così forte i pugni che le sue nocche divennero bianche.

Quando finalmente si decise a dirigersi verso il tavolo dei Serpeverde, dove sedeva un Draco Malfoy sconvolto, fu interrotto da un colpo di tosse "Ehm Ehm, mio caro Harry, ti dispiacerebbe venire qui?"disse la Umbridge, in un tono che somigliava a un'affermazione, più che a una domanda.Reclutante, tornò indietro di alcuni passi. "Questa è la dimostrazione di quanto il giudizio precedente del Cappello fosse incorretto. Il nostro "eroe" è un Serpeverde. Ho avuto sempre ragione, lei ha mentito per tutto questo tempo, con l'astuzia tipica della sua nuova Casa."

"No! Non ho mentito, è lei invece che lo sta facendo! Sta cercando di far passare tutti dalla sua parte, quando la verità è che il Ministero si rifiuta di accettare che..." Lo sfogo di Harry fu interrotto dalla voce lagnosa e irritata della Umbridge: "In punizione, signor Potter. Questa è un'altra dimostrazione di quanto lei sia simile ai suoi compagni Serpeverde." 

Harry ne aveva avuto abbastanza, se avesse ascoltato la sua voce solo un altro po', le avrebbe lanciato una Maledizione Cruciatus. "Lei non crede che Voldemort sia tornato, semplicemente perché è codarda, così come tutti gli altri al Ministero!" Con quest'ultimo sfogo, Harry si precipitò fuori dalla Sala Grande, sbattendo rumorosamente il portone. 'Non sta succedendo veramente. È troppo' pensò.

Si diresse nel posto dove andava di solito quando si sentiva così, la guferia. Era così arrabbiato che imprecando diede un pugno a una delle pareti dell'edificio, con tuttala sua forza. 'Ahi. Ottimo, ora sto anche sanguinando'.

Si lasciò cadere al suolo, con la testa tra le mani. Aveva perso i suoi amici, non esisteva niente di peggiore. 'Non ho intenzione di tornare indietro' decise. Rimase nascosto nella guferia per il resto della giornata. Passò il tempo, e iniziò a fare molto freddo, si strinse più che poteva nel suo mantello.

The Re-Sorting Hat // ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora