16. Leggerla, controllarla, sconvolgerla

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Il mercoledì sera arrivò più in fretta di quanto Harry sperasse, e in un lampo si ritrovò in piedi nell'oscura e polverosa aula di Pozioni, in compagnia di Piton, che andava avanti e indietro.

"La tua mente e quella dell'Oscuro Signore sono connesse, e speriamo che lui resti ignaro di questo. In passato, entrare nella mente delle vittime era il suo passatempo preferito di Tu Sai Chi, li torturava con incubi e visioni, e infine si impadroniva di tutti i loro ricordi. Solo a quel punto, quando le vittime gli imploravano la morte, lui le uccideva. Tu potresti rappresentare la nostra debolezza, ognuno dei tuoi ricordi sarebbe un'arma nelle sue mani"

"Dunque, può leggere la mia mente?" Harry chiese, con un brivido lungo la schiena. La situazione era peggiore di quanto immaginasse.

"Esatto, Potter. Può leggerla, controllarla, sconvolgerla. Durante queste lezioni ti insegnerò l'Occlumanzia, che se usata correttamente può proteggere la tua mente dall'attacco di un Legilimens. Ora proverò a entrare nella tua mente, Potter. Legilimens!"

Harry non ebbe nemmeno il tempo di prepararsi, e non aveva proprio idea di come fare a fermare quell'invasione.

Immagine. Harry che abbraccia Hermione.

Immagine. Cedric che muore tra le sue braccia.

Immagine. Harry a casa di Hagrid

Immagine. Una partita di Quidditch

Immagine. Un bacio con...

A quel punto Harry cadde a terra, graffiandosi le ginocchia sul pavimento di nuda roccia.

"Concentrati, Potter, trova punto fisso. Devi liberare la tua mente. Riproviamo!" Harry si alzò. Quello che Piton aveva quasi visto era davvero imbarazzante, sarebbe stata la fine della sua dignità se fosse arrivato alla fine del ricordo. Si rese conto che quella sensazione, la presenza di qualcuno tra le pieghe della propria mente, era la peggiore al mondo. Si sentiva nudo e inerme.

"Concentrati. Legilimens!"

Immagine. Scontro con Malfoy

Immagine. Un abbraccio dato a Sirius

Immagine. Una parte dell'incubo con Nagini

Immagine. Una conversazione con Malfoy

Immagine. Un'altra volta il bacio con... No!

Harry non voleva che lo vedesse, e cercò di spingere la coscienza di Piton fuori dalla sua, ma invano, perché i muri della sua mente erano deboli. Cadde un'altra volta, la sua cicatrice bruciava, la testa gli faceva male da impazzire e le ginocchia stavano probabilmente sanguinando, ma aveva bloccato Piton con successo.

"È questo che chiami controllo, Potter? Legilimens!"

Continuarono così per ore, con Harry che non riusciva a reggersi in piedi a ogni attacco, nel tentativo disperato di schermirsi.

"Le tue emozioni stanno annebbiando il tuo giudizio. Controllati! Legilimens"

Alla fine della serata Harry era esausto e tremava come una foglia, così Piton non trovò utile continuare. Gli disse di liberare la sua mente, perché avrebbe controllato il suo progresso nella lezione successiva. Il ragazzo si trascinò fuori dall'aula e scese fino ai dormitori Serpeverde.

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"Harry!" lo chiamò Hermione, dall'altro lato della Sala Grande, e tirandolo via dal tavolo dei Serpeverde, tutta esaltata. Mormorò qualcosa all'orecchio di lui che lo fece sorridere, poi uscirono dalla sala. Draco osservò quella scena aggrottando le sopracciglia. Che cosa stavano architettando?

The Re-Sorting Hat // ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora