Harry stava passando un'altra notte concitata, rigirandosi senza sosta nel letto, con il fiato corto.
"Potter, sveglia!" Disse seccamente Draco. Proprio in quel momento, però, Harry iniziò a parlare nel sonno.
"No, per favore, no! Non fategli del male. Basta!" Mormorava.
"Potter, svegliati!"
Ma Harry non rispose, era bloccato nel suo incubo e la situazione peggiorava ogni minuto. I suoi respiri erano sempre più frenetici, come se avesse fatto un giro intero intorno al castello di corsa. Il sudore era copioso sulla sua fronte, ed era evidente che fosse nel panico più totale.
Draco iniziò a scuoterlo per le spalle, ma non ottenne nessun risultato, e Harry stava ancora mormorando disperatamente frasi sconnesse. Improvvisamente portò la mano sinistra sulla fronte, proprio dove si trovava la sua cicatrice. In quel momento Draco capì la gravità della situazione.
"Potter, svegliati! E' solo un sogno!" Disse Draco a voce alta e nel panico. Ancora una volta non funzionò. 'Che posso fare? Non so che fare... devo chiamare Blaise'
"Blaise!" Gridò il ragazzo, incurante del fatto che potesse sembrare un debole nel chiedere aiuto. Non sarebbe riuscito a farcela da solo. Sentì un brontolio in risposta.
"Blaise, ti prego. Ho bisogno di aiuto" Draco supplicò, non aveva altro tempo. Le cortine del letto di spalancarono, e apparve un Blaise decisamente assonnato, ma pronto a reagire. Vide subito lo stato di Harry.
"Che gli succede?" Chiese.
"Non si sveglia Blaise! Aiutami a svegliarlo!" Draco si rese conto di parlare troppo rumorosamente, ma non gli importava. Scosse violentemente il braccio del ragazzo incosciente, e quando lo sentì respirare profondamente, lo chiamò ancora.
"Harry, svegliati! E' solo un incubo. Apri gli occhi" E infine, come per miracolo, funzionò.
Harry spalancò i suoi occhi smeraldini, colmi di terrore, panico e lacrime. Poi, di colpo, si buttò di lato, tirandosi dietro anche Draco, e vomitò sul pavimento. Doveva aver visto davvero qualcosa di terrificante. Si premeva la cicatrice così duramente che doveva fargli male, ma lo fece per cercare di schiarirsi almeno un po' le idee.
"Devo andare da Silente" Disse, con la voce roca.
Fece per alzarsi, ma era ovvio che non avrebbe dovuto farlo, in quello stato. Draco premette il palmo della mano sul petto del ragazzo, per trattenerlo.
"No. Blaise, cerca Piton"
"Ma devo andare"
"Shh, era solo un sogno" Disse Draco con dolcezza.
"No, non lo era. Voldemort torturava Arthur Weasley" Il sangue di Draco gli si gelò nelle vene. Non aveva mai adorato i Weasley, ma non avrebbe mai augurato loro una cosa del genere. In quel momento si rese conto di tenere stretta la mano di Harry come fosse un'ancora, e che lui faceva lo stesso.
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"Ne sei sicuro Harry?" Chiese Silente per la centesima volta.
"Sì. Pensa che io sia un bugiardo? Sono certo di ciò che ho visto e..." Harry rispose al preside con rabbia, e Draco dovette dargli ragione, sarebbe stato in collera anche lui al suo posto.
"Tranquillo, mio caro ragazzo, volevo solo esserne certo. Ho già inviato un gufo al Ministero della Magia. Tutto quello che possiamo fare ora è aspettare.
Harry fu sul punto di sbottare un'altra volta, ma Draco lo fermò, trascinandolo verso una sedia. Scelse quella più vicina alla grande finestra ad arco, attraverso la quale si vedevano già le prime luci del mattino. Harry si sedette e guardò fuori, mentre attorno a lui Molly Weasley, Ron, Ginny, Fred e George, tutti con un'espressione sconvolta in viso. Era strano per Draco trovarsi nella situazione di compatire persone come loro, ma in quel momento nessuna differenza economica o sociale importava. Sperò solo che suo padre non sapesse mai nulla di quei suoi pensieri.
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The Re-Sorting Hat // ITALIANO
FanfictionPer volere di Dolores Umbridge, tutti gli studenti sono sottoposti a un Nuovo Smistamento, di conseguenza Harry finisce in una nuova Casa. Che cosa succederà? Sarà l'occasione della sua vita, o una nuova fonte di pericolo? ֍ [Questa storia non è sta...