15. Provaci

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Era ora di cena e la Sala Grande risuonava delle conversazioni degli studenti, ma Harry era silenzioso, e continuava a spostare il cibo nel suo piatto con la forchetta, senza curarsi di altro. Continuava a pensare a quanto sarebbe stato imbarazzante parlare con Dean di... alcune cose. Era seduto da solo come al solito, a un capo del tavolo dei Serpeverde. Non aveva quasi mai compagnia, tutti sembravano detestarlo.

Malfoy entrò nella sala passando per le pesanti porte di quercia, e lo guardò negli occhi. Harry si sentì mancare quando Draco decise di sedersi accanto a lui. Rimase stupito e vagamente inquietato da quel gesto.

"Potter" lo salutò Draco, sporgendosi per prendere il pasticcio di zucca. Harry continuava a rigirare il purè nel suo piatto, senza dire nulla.

"Non sei in vena di parlare? Lo sai Potter che in genere il cibo si mangia?"

Harry alzò gli occhi al cielo, e prese un sorso di succo di zucca per cercare di calmare le farfalle nel suo stomaco.

"Non ti senti bene?" Chiese Draco, prendendolo alla sprovvista.

"Cosa?"

"Stai male? Non mangi mai" Ripeté Malfoy.

"No... sto bene. Perché ti importa Malfoy?"

"Non sentirti lusingato, ho solo notato che nemmeno stamattina hai mangiato"

"Cos'è, hai deciso di spiarmi adesso? Non pensavo che potessi cadere così in basso" Rispose Harry mentre seguiva Dean con lo sguardo. Decise di seguirlo fuori dalla sala dopo cena, per fargli quelle fatidiche domande.

"Chi stai guardando Potter? Il tuo ragazzo?" Harry rimase sconcertato e gli diede una gomitata secca nelle costole. 

"No... siamo solo amici"

"Sei sempre più coerente Potter. In ogni caso, ho sentito che lui esce già con un tizio"

"Perché ti importa?"

"E tu perché fai tutte queste domande?" Rispose Draco. Harry grugnì irritato e appoggiò la testa sulle braccia conserte. 'Sarà una lunga serata'

Quando Dean si alzò dalla sedia, e uscì dalla Sala Grande, Harry lo seguì in fretta. Era quello il momento giusto, non ce ne sarebbero stati altri. Perlomeno Harry era contento di essersi allontanato da Malfoy.

"Dean!" Lo chiamò, e il ragazzo si voltò, salutandolo con un sorriso.

"Che c'è?"

"Uhm... Posso parlarti?"

"Certo... a proposito di cosa?"

"In privato, se non ti dispiace" Harry chiese, perché gli studenti andavano e venivano dalla sala, e non voleva che nessuno lo sentisse parlare del suo problema.

"Oh... va bene" Rispose Dean, e si diressero verso un'aula vuota.

"Dunque qual è il problema?"

"Uhm... è vero che ti piacciono i ragazzi?" Chiese, e Dean annuì.

"Bene. Volevo solo chiederti, come hai fatto a capirlo?"

"Mhh... si può dire che una parte di me l'abbia sempre saputo, mi sono sempre sentito così. Però quando sono arrivato a Hogwarts mi sono accorto che non ero affatto attratto dalle ragazze, e anzi, ho incontrato l'uomo più bello che avessi mai visto. A quel punto ho iniziato a riflettere su me stesso, et voila, ora posso dire di essere gay" Finì il suo discorso sorridendo, poi inclinò la testa da un lato, curioso. "Perché me lo chiedi?"

Harry si sentì soffocare e arrossire simultaneamente.

"Ah... capisco" Dean lo guardò comprensivo. "E chi è?" Chiese.

The Re-Sorting Hat // ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora