11. Un Gioco

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"Cosa diamine stai scrivendo Potter? Non sono nemmeno lettere quelle" Sibilò Draco all'orecchio di Harry, durante l'ora di trasfigurazione. Si stava riferendo agli appunti del ragazzo.

"Se non l'avessi notato, non sono mancino Malfoy"

"...E' una 'esse', no no, è una 'a'! A dire la verità, sembra la calligrafia di un bimbo di tre anni"

"Ma stai zitto!"

"Uhuh come sei aggressivo Potter! Cosa pensi di fare, scrivermi e inviarmi una minaccia di morte illeggibile? In ogni caso, penso che non sarei in grado di leggerla nemmeno se la scrivessi con la mano giusta" Lo prese in giro Draco, e ottenne ciò che si era meritato, ovvero una gomitata nelle costole. 

"Ahi!"

Harry lo colpì un'altra volta, ma più forte.

"Smettila!" Sibilò Malfoy. Ma, ovviamente, siccome non c'è due senza tre, Harry lo colpì ancora una volta. 

"Potter, ho detto di farla finita!" Gli ordinò Malfoy.

"Obbligami" Ribatté Harry. Malfoy si limitò a lanciargli un'occhiataccia. Poco dopo la lezione finì, e in un soffio Draco iniziò a trascinare fuori il ragazzo,  con una furia pazzesca, finché non furono in una stanza vuota.

Improvvisamente le braccia di Harry erano inchiodate in alto sopra la sua testa, e il suo viso era premuto contro il muro alla sue spalle. Cercò di liberarsi, ma capì subito che non c'era alcun possibilità, Malfoy lo aveva letteralmente messo all'angolo. Si sarebbe dovuto sentire spaventato, ma al contrario avvertì una strana eccitazione, anche se non ce n'era ragione. 

"Potter, se dobbiamo restare bloccati insieme per il resto della giornata la devi smettere di comportarti in maniera così infantile! Tutto quello che hai fatto fin'ora è stato disturbarmi, e ho finito la pazienza. Anzi, non ne ho mai avuta, quindi se non desideri che ti uccida, ti consiglierei di smetterla"

"Mi faranno fuori in ogni caso Malfoy, non ti lascerò questo piacere" Disse Harry, non nascondendo la nota oscura nelle sue parole. La presa di Draco si allentò, abbastanza perché Harry potesse liberarsi da quella posizione, e fu il biondo a finire spalle al muro a quel punto. Le sue mani erano bloccate in alto, e Harry lo teneva fermo con tutto il suo peso.

Draco boccheggiò per la sorpresa, dopo che i ruoli si erano invertiti, e lo guardò furioso.

"Puoi stare in silenzio un secondo, Malfoy?" Draco tacque un istante e poi disse:

"Un secondo è passato"

"Stai zitto"

"Non credo proprio..."

"Taci, ho detto!"

"Smettila di interrompermi!"

"Non parlare, se non vuoi essere interrotto!"

"No, Potter, lasciami andare..."

"Zitto!"

"Fammi tacere, se ci riesci!" 

Una sfida è pur sempre una sfida, e Harry non era di certo un codardo. "Va bene, lo farò" Disse  ghignando, avvicinandosi al viso del ragazzo. Quest'ultimo andò nel panico perché era in trappola , i suoi occhi erano spalancati. Cercò di liberarsi ma non ottenne nulla.

Malfoy pensò che avrebbe potuto semplicemente girare il volto, ma c'era qualcosa dentro di lui che gli impediva di farlo.

"Cosa pensi di fare Potter? E' ridicommmh..."

E incredibilmente Harry lo stava baciando. 

Quella situazione era totalmente paragonabile a una tortura, ad eccezione del fatto, pensò Draco, che quelle labbra erano veramente piacevoli... Non poté fare a meno di emettere un gemito strozzato a quel contatto, e Harry rise contro le sue labbra. 

Draco voleva davvero ricambiare il bacio, ma sentì che c'era qualcosa di strano, perché Harry teneva gli occhi aperti e sembrava che per lui non fosse altro che un gioco. Senza interrompere il contatto, Harry continuava a guardarlo dritto negli occhi, e improvvisamente strusciò il suo ginocchio su una certa parte del corpo di Draco, ottenendo un suo mugolio di piacere. 

Quando Harry fece entrare bruscamente la sua lingua nella bocca di Draco, lui capì a che gioco stava giocando. Chi si fosse sottratto per primo al contatto, e avesse chiuso gli occhi, avrebbe perso. 

Era fuori discussione che Draco si arrendesse così facilmente, per questo ricambiò il bacio, fissando il ragazzo negli occhi con fermezza. A quel punto fu Harry a emettere un verso di sorpresa. Approfittando di quella distrazione, Draco graffiò leggermente il labbro inferiore di Harry con i denti. Sapeva bene quanto fosse piacevole, e infatti gli occhi dell'altro si chiusero per via di quella sensazione. Draco aveva vinto, ma il bacio non si fermò. Avevano ormai stabilito un ritmo, e Draco ammise a se stesso di adorare quel loro istante.

Harry gli morse il labbro dolcemente, e Draco si sciolse in quella sensazione così piacevole. A quel punto erano entrambi così travolti dalle emozioni da dimenticarsi della stanza polverosa in cui si trovavano. 

Tutto quello che sentiva Draco era il profumo di Harry, il suo sapore e il suo corpo fra le braccia, e... lo adorava.  Ma il bacio finì presto, troppo presto, anche se Draco cercava di convincersi del contrario, di non averne bisogno.

Ci fu un lungo silenzio imbarazzante tra i due, che limitarono a guardarsi negli occhi. A giudicare dalle sue pupille dilatate,  Harry aveva apprezzato il bacio quanto Draco. Nel mezzo di quella situazione così confusa, solo di una cosa era certo Draco.

"Ho vinto"


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