Capitolo 19

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Pov's Tancredi

Tirai fuori il telefono dalla tasca e digitai il numero di Emanuele ,ma a rispondermi fu la soave voce della segreteria telefonica.

Riaprii il libro e tutto mi sembrava così strano erano solo numeri uno dietro l'altro , tutti attaccati. 

"Che ci fai qui dentro?"-chiese Diego con tono duro-"nessuno ti ha dato il permesso di entrarci"-continuò spingendomi 

"tu non abiti qui Diego , mi sembrava di essere stato chiaro l'ultima volta che ci siamo visti"-risposi incrociando le braccia al petto 

Il moro dagli occhi verdi mi tirò un pugno dritto in faccia , facendomi sanguinare il naso. 

"Diego , sei impazzito?"-urlò Elisa spingendolo lontano da me-"tu stai fuori , aspettami giù , finisco di prendere le cose e scendo"-gli ordinò passandomi un fazzoletto. 

La ragazza si scusò un milione di volte a nome di Diego,dicendo che da quando lei non c'era più era cambiato radicalmente. 

"tutti siamo cambiati, lei era come una sorella per me"-dissi con tono scontroso guardando negli occhi Elisa , la quale fece un mezzo sorriso.

"è pur sempre sua sorella,ricordalo"-sussurrò dandomi una lieve carezza sul volto-"comunque sono passata a prendere due cose." 

Prima che la ragazza potesse uscire le diedi il diario , dicendole di riporlo dove lei avrebbe sempre voluto ,nel suo posto felice in quel della campagna romana. 

"Ove l'ombra sembra non arrivare mai"-sospirò Elisa accarezzando il quadernetto

 Chiusi la porta dietro di me e il silenzio della casa era quasi assordante , mi resi conto di essere solo e non parlo in quell'istante all'interno dell'abitazione , ma parlo della mia vita .

Mi resi conto di non aver nessuno al mio fianco che mi sostenesse come aveva fatto lei. 

Non avevo mai avuto il coraggio di dirle che la amavo realmente e che era estremamente geloso del fatto che avesse scelto Lele al posto mio.

Ben presto mi accorsi che tutti l'amavo , lei era in grado di farsi amare da chiunque , letteralmente , entrava  nel tuo cuore senza che te ne accorgessi e dal quel momento iniziavi a guardarla con occhi diversi , nuovi. 

Mi sedetti a terra , con la schiena appoggiata all'uscio di casa mentre con le mani mi tiravo i capelli per evitare di piangere in sua memoria, lei non voleva questo. 

Quella sera ebbi il coraggio di dormire nel suo letto , sotto il suo piumone e con la testa sul suo cuscino. 

In verità quella notte non chiusi occhio.. 

A new life \\ Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora