Capitolo 13

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Non sapevo da quanto tempo fossi lì dentro , ma ormai ero esausto , il mio corpo non riusciva  più a reggere tutte le torture che mi stavano facendo. 

"meraviglioso"-sussurrò l'uomo facendomi un piccolo taglio sulla guancia-"è come se tu lo controllassi"-continuò osservando il sangue che colava lungo il mio viso . Potevo sentirlo scorrere sulla mia carne , fino alla mandibola e poi un goccia cadde , per terra. 

"lasciami andare,ti scongiuro , prometto di fare quello che vuoi"-lo supplicai , per l'ennesima volta , alzando la testa al cielo

"oh mio caro , ti lasceremo andare , ma prima loro vogliono qualcosa da te"-mi comunicò indicando tre uomini con una maschera antigas addosso e un camice nero , i quali avanzavano verso di me ,quasi, marciando 

Iniziai ad urlare e a cercare di divincolarmi,ma fu tutto vano , non riuscii a liberarmi , i tre mi sollevarono di peso e mi appoggiarono su un lettino operatorio. 

D'un tratto vidi ,attraverso il riflesso delle maschere di quei tre, i miei occhi diventare azzurri , tra i miei denti di fecero spazio delle zanne e il mio corpo prese fuoco. 

Ruggii talmente forte da scaraventare i tre contro il muro e io ebbi l'occasione di scappare. 

Corsi lontano da lì ,nessuno mi seguii e la cosa mi sembrò molto strana. 

Ero nei sotterranei della città , accanto a me c'erano dei tubi e io decisi di seguire quelli per cercare di uscire da lì sotto.

"Qui ci sono già passato"-pensai fermandomi in mezzo al corridoio 

"oh caro Emanuele , non potrai sfuggirci"-disse una voce. 

Mi guardai intorno , ma non vidi nessuno , fino a quando due donne e un uomo apparirono , come per magia, davanti a me. 

"Sento il suo odore"-disse una voce dietro di me , per poi unirsi a dei piedi che correvano. 

Il fuoco prese il sopravvento sul mio corpo , gli artigli sostituirono le mie unghie , mentre i miei occhi azzurri brillavano nel buio della stanza 

Accanto a me si misero Scott e una ragazza rossa , i quali avevano entrambi gli occhi rossi scintillanti e ringhiavano contro le tre figure davanti a noi. 

Ebbi paura di non uscirne vivo a causa delle mie scarse abilità motorie , ma sopratutto nel combattimento. 

"forse ragazzini , non avrete paura di noi"-ridacchiò uno di loro muovendo le mani a modi sfida.

Scott si scrocchiò il collo e rise , penso che non avesse minimamente paura di loro. 

La ragazza si lanciò addosso a Emily , la mia 'amatissima' vicina , mentre Scott iniziò a combattere contro un ragazzo biondo.

"Hai paura , lo fiuto"-disse l'ultima ragazza scaraventandomi contro il muro e iniziando a ferirmi con i suoi artigli

Mi liberai da lei e questa volta a colpirla fui io , iniziai a lacerarle la carne ripetutamente , per poi stenderla a terra attraverso un ruggito. 

"muoviti Emanuele , andiamo"-urlò Stiles invitandomi a seguirlo fuori di lì-"Scott , Layla , muovete il vostro culo , io non voglio morire così giovane"-continuò alzando gli occhi al cielo . 

Scappammo via da lì e nessuno ci seguì. 

SPAZIO AUTRICE 

come state babies? avete qualche critica da farmi? vi pregoo commentate

A new life \\ Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora