Capitolo 32

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SPAZIO AUTRICE

Ehilà! mi spiace non aver aggiornato per tutto questo tempo , ma purtroppo sono sommersa di compiti \ interrogazioni.Questa scuola mi sta uccidendo , davvero non ho più neanche il tempo di respirare .A mio parere i professori non hanno il senso della quantità,ci riempiono di cose da fare e poi i voti e le correzioni ci vengono date dopo 2 settimane , ingestibile.Inizialmente pensavo fosse bello restare a casa e fare le videolezioni , ma mi rimangio tutto ciò.Sto lavorando il doppio per poter avere un po' più di crediti formativi , nonostante ciò sembra davvero che non freghi niente a nessuno di noi studenti.La ministra che non si esprime in modo corretto e sembra non accennare neanche ai nostri diritti da alunni , sembra tutto così surreale.Siamo adolescenti , non siamo contenitori in cui buttare dentro la roba e aspettarsi che ci stia , non funziona così. Molte mie amiche si sono arrese , hanno iniziato a dire: tanto sono promossa , non m'interessa. Sinceramente anche io sto iniziando ad arrendermi , a lasciare le redini.Non è fattibile che io studi giorno e notte per arrivare a una sufficienza. Non è possibile che io debba sprecare interi pomeriggi sui libri . Non fa bene ne fisicamente , ne mentalmente. 

Mi scuso per l'enorme pappone. Cosa ne pensate voi di questa situazione? sono curiosa di confrontarmi con le vostre idee!!! 

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Pov's Lydia 

Ero rimasta indietro , non riuscivo a correre veloce quanto loro due. Sentivo dentro di me che non sarei uscita da quel posto , che il portale si sarebbe chiuso lasciandomi all'inferno per sempre. 

Improvvisamente due mani si posare sui miei fianchi e , con una forza soprannaturale, qualcuno mi spinse all'interno del piccolo buco.Mi trovai scaraventata sul tappeto di casa McCall con i capelli davanti al volto . 

"Dov'è Emanuele?"-chiese Tancredi scuotendo Scott per le spalle-"Dove cazzo è?"-urlò poi spingendolo.

I suoi occhi erano infuocati dalla rabbia , mentre cercava di non perdere il controllo , stringendo i pugni lungo i fianchi. Si voltò dandoci le spalle , iniziando a respirare in modo affannato. Sembrava un pesce fuor d'acqua. 

Mi alzai in piedi grazie all'aiuto di Malia , la quale mi domandò più volte se stessi bene. 

"Mi ha salvata "- annunciai-"Mi ha lanciata dentro il portale per salvarmi la vita"-continuai spostandomi una ciocca di capelli dal volto-"ero rimasta indietro , se non fosse stato per lui a quest'ora sarei morta" 

Il veterinario abbassò lo sguardo, non sapeva cosa dire . Era evidente. 

"Non possiamo chiedere a Beatrice di riaprire il portale , sarebbe troppo rischioso."-affermò Deaton aprendo il suo grande libro-"devo lavorarci" 

"Lo spirito dei sogni perduti ha detto che Emanuele è figlio di Lucifero"-disse Scott guardando Alan dritto negli occhi-"Disse che lui è destinato a governare , a vincere." 

Improvvisamente Tabithia cadde a terra , iniziando a tremare. Dalla sua bocca usciva della schiuma bianca , mentre i suoi occhi erano girati completamente verso l'alto . Si vedeva solo il bianco.Il corpo si alzò in aria,la bocca spalancata e i capelli che volteggiavano in aria , come se fossero elettrostatici. 

"Sapevo che un giorno sarebbe accaduto"-una voce rauca uscì dalla bocca di mia sorella minore-"Voi non avete idea di chi abbiate accanto: Tancredi ,colui che è in grado di codificare il greco antico è un theòs ton grammàton  , mentre questa piccoletta è così preziosa non avete idea di quanto sia fondamentale. É una èfoso.Una curatrice antichissima , non se ne vedevano da anni. Entrambi non si vedevano da anni e grazie a voi , voi che avete riattivato il nemeton sono tornati."-continuò ridacchiando-"Non vi dirò che la vostra amica starà bene , prchè non ve lo posso garatire , ma vi posso promettere che soffrirà come non ha mai fatto" 

Pronunciate le ultime parole il corpo di mia sorella scomparve nel nulla. 

"Chi era?"-chiese Stiles indicando il punto in cui prima era presente Tabithia

"Il diavolo in persona"-sospirò Deaton abbassando lo sguardo

Non riuscii a trattenermi dal lanciare un urlo.Tutti i vetri nella stanza andarono in frantumi , mentre dalle orecchie dei miei amici iniziò ad uscire del sangue. 

"Lydia fermati"-urlò Layla cercando di coprirmi la bocca con la mano , ma con scarsi risultati.La potenza della mia voce era talmente forte da averla scaraventata contro il muro , facendole cadere addosso anche una foto del giovane alfa da bambino. 

A quella scena chiusi la bocca , nessuno dei miei amici si sarebbe dovuto far del male a causa della mia voce , non me lo sarei mai perdonata. 

"mi gira la testa"-sussurrai. 

Tutto nero , caddi a terra.


A new life \\ Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora