Mia madre mi ripeteva sempre di non credere alle apparenze; diceva che tutto può ingannarci e che per questo dobbiamo renderci furbi come una volpe, capace di sfuggire a mille avversità affidandosi esclusivamente alla sua astuzia.
Ci sono però dei momenti in cui fai di tutto per non credere a queste parole.
Dici a te stessa: "Ehi, sicuramente questa volta mi sbaglio!" Poi invece ti rendi conto che hai salvato l'Impossibile celato dietro le vesti di un suicida.
Noi crediamo veramente di poter salvare una persona, facciamo tutto questo solamente per salvare chi amiamo, quando, in realtà, siamo noi stessi i primi ad avere il bisogno di essere salvati.
Mia madre, inoltre, diceva sempre che chi si vanta delle proprie ferite è senza cuore.
Su questo sono pienamente d'accordo: io tengo ben nascoste le mie ferite, altrimenti mi farebbero sembrare debole e vuota. Dopo la scomparsa di mio padre mi capitò a lungo di non trovare in casa mia madre per giorni interi, l'unico avvertimento che mi lasciava erano pochi dollari abbandonati in disordine sul tavolo per potermi comprare da mangiare. In quei periodi mi sentivo spesso sola, come se non avessi più una famiglia. Così, dopo aver cenato e aver guardato qualche programma in tv, buttavo tutti i vestiti di mia madre e di mio padre sul loro letto e mi ci addormentavo sopra. Era come stare di nuovo con loro. Il loro profumo invadeva i miei sensi, toccare tutto quel tessuto mi faceva calmare e mi rendeva felice, in maniera strana, sì, ma l'importante è provarla la felicità, no? Quando mia madre tornava a casa, mi diceva che era stata in un posto bellissimo, del quale tuttavia non poteva rivelarmi il nome perché era un segreto da donne adulte.
Ci trasferimmo a Los Angeles per circa un anno, finché mia madre non ottenne una parte da comparsa in un film di Martin Scorsese e fummo costrette a spostarci verso Est, a New York City per la precisione. Ricordo ancora quando attraversammo in macchina il tunnel e ci trovammo vicino la baia, dalla parte opposta della quale potevamo scorgere un'assordante sinfonia di vita composta da linee e cemento. New York era la città per i vivi, New York era la città per chi voleva gettarsi nella corsa verso l'infinito con la certezza di poter arrivare prima di tutti.
Non sapevo ancora che in mezzo a quella grandiosa città la mia vita sarebbe cambiata drasticamente. Il film fu un completo fiasco, licenziarono mia madre dopo nemmeno un mese e così rimanemmo al verde in una città dove "il verde" non esiste.
In quel periodo mia madre tornava spesso a casa dopo essersi assentata per tutta la notte, riportava sempre con sé parecchi contanti che nascondeva nelle scatole della pasta.
Poi arrivò lui, Tyler: un uomo pelato, basso e magro, che sembrava la patetica dell'Uomo Talpa. All'inizio era amichevole e rendeva mia madre felice, in seguito si rivelò un emerito idiota. Le gite notturne di mia madre però finirono col suo avvento e questo rendeva felice anche me.
Fino a ieri sera sembrava addirittura che tutto fosse la copia della perfezione. Vivevamo in un simpatico loft a Soho ed io frequentavo una scuola in cui avevo dei compagni molto carini e gentili nei miei confronti. Tutto perfetto insomma. Poi la macchina della gioia si guastò.
<<Parlami del motivo per cui sei qui>>, disse il poliziotto toccandosi la nuca.<<Sono qui perché ho trovato mia madre distesa sul pavimento, immersa in una pozza di sangue livido. Strane creature gli esseri umani, vero? Ti fanno credere che tutto vada bene, mentre dentro di loro un fuoco divampa e sommerge tutto di cenere. C'era molta cenere dentro mia madre, così tanta da spingerla al suicidio. Ma mentre ero lì, mentre il suo plasma circondava su tutto il pavimento della cucina, sentivo che il suo cuore era ancora vivo, sentivo la sua anima che lottava per rimanere>>.<< Sei consapevole che tua madre sarà ricoverata in un centro di igiene mentale? Hai soltanto 14 anni, anche se ragioni da donna matura>>.
<< Maturi si diventa quando si è soli e si ha paura del mondo. Questo lo so e so anche che dovrò starle vicina, costi quel che costi. Se mia madre è ancora viva, significa che qualcuno mi ha dato la possibilità di starle più vicino. Sinceramente, commissario, non conosco il motivo per cui mia madre ha tentato il suicido. Ma amerò per sempre mia madre>>.
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Dragonter
Fantasy[COMPLETA] Quando Aria Rimmer è costretta a trasferirsi a LandLake, una cittadina al centro esatto di un grande lago, non immagina certo che la sua vita conoscerà ben presto una svolta improvvisa e magica. A quindici anni, Aria ha assistito al tent...