Epilogo

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Nel grande salone di Xerxes un suo schiavo corse per arrivare al suo cospetto.

L'intero castello sorgeva sul monte più alto della Cina, era una fortezza invalicabile.

Erano le quattro e Xerxes amava crogiolarsi nei suoi bagni di vapore mentre alcune ancelle sventolavano foglie di menta sul suo corpo.

Mentre era seduto sul trono gigantesco e di legno scuro sputò a terra. <<Più vapore!>> ordinò.
Il fumo che cospargeva il suo corpo aumentò vertiginosamente, lui amava il caldo.

Ai suoi lato c'erano i due figli, Veleno e Pain, entrambi Dragonter potenti. Solamente Xerxes poteva però trasformarsi nel drago rosso cinese, uno dei draghi più potenti al mondo. Il suo soffio era paragonabile alla lava bollente.
<<Mio signore>>, disse il servo umilmente, mentre si abbassava per fargli un inchino.

Xerxes con un colpo fece allontanare tutto il vapore e fissò il servo arrabbiato. Era ancora giovane, i lineamenti cinesi erano chiari e nitidi, da quando si era trasformato non era invecchiato di un giorno. I suoi capelli erano scuri e bagnati, portava una veste di lino ed oro pregiato che gli pendeva dal corpo.

<<Come osi disturbarmi mentre mi trovo nei miei bagni di vapore?>> tuonò l'imperatore pieno di rabbia. Il servo rabbrividì terrorizzato e fece qualche passo per allontanarsi.

<<Mio signore, c'è qui il ragazzo con cui voleva parlare>>, disse tremando.

Con uno scatto Xerxes scese dal suo trono e lanciò una palla di fuoco che sfiorò il servo.

<<Fallo venire immediatamente qui>>, esclamò.

Subito lo schiavo scivolò sul pavimento bagnato e corse fuori per chiamare l'interessato. Senza farlo aspettare neanche un secondo, una figura incappucciata emerse dalla nebbia di calore.

Xerxes sorrise amichevolmente. <<Mio caro, spero che tu sia venuto per portarmi ottime notizie in merito a ciò che mi avevi raccontato>>, salutò l'amico misterioso e lo fissò con simpatia.
Chinò leggermente la testa avvolta dal cappuccio blu. <<Vengo per riferiti che quello ti ho raccontato esiste davvero: la ragazza può amare i Dragonter>>, disse.
Subito i figli si sporsero e tesero le orecchie per sentire meglio la conversazione, a tutti i Dragonter mancava il fatto di essere amati.

Xerxes fece uno strano gesto con la bocca. <<Davvero? E può amare?>>

<<Senza dubbio, re Xerxes>>, confessò l'uomo.

L'imperatore lanciò un urlo di gioia e cominciò a ridere felice. <<E quando la porterai da me?>>

Il vapore cominciò a diventare più fitto attorno al corpo pieno di vitalità di Xerxes.
<<Quando mi darai quello che abbiamo pattuito>>, rispose facendosi subito serio.
Xerxes alzò le braccia. <<Tu portami la ragazza e io ti darò quello che vuoi>>.

Detto questo, il ragazzo fece per andarsene lentamente quando Xerxes lanciò un altro urlo di gioia e lo richiamò con un grido stridulo.

<<Non mi ricordo come ti chiami, puoi dirmi il tuo nome e toglierti quel cappuccio?>>

Il ragazzo annuì facendo ciò che gli era stato chiesto, il volto del ragazzo divenne reale.

Aveva circa 18 anni, era molto giovane. I lunghi capelli neri gli cadevano delicati sul viso su cui c'era un taglio da parte a parte che lo rendeva ancora più terrificante.

<<Come ti chiami?>>, ripeté Xerxes allegro.

<<Adamo, mio signore>>, disse con voce roca. <<Adamo Del Cardo>>.

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