Il weekend passò in fretta, forse troppo in fretta e le quattro di pomeriggio del lunedì si stavano avvicinando. Uscii dalla mensa e mi diressi nel seminterrato, verso la sala prove della scuola. Ero solo, quindi decisi di accordare la mia chitarra e sistemare un po'.
Guardai fuori dalla finestra e intravidi il cielo attraverso le nuvole grigie. Il colore del cielo mi ricordò Louis. Non avevo più incontrato quegli occhi blu. Il respiro di quel meraviglioso sconosciuto risuonava ancora nella mia testa. Avrei voluto rivederlo.
Tornai in me quando fecero la loro comparsa nella stanza Liam, Niall e Ilaria. Di Zayn nemmeno l'ombra. Pensai che fosse come al suo solito, in ritardo. Incrociai lo sguardo di mia sorella e iniziai a sperare che si fosse ammalato e che non sarebbe venuto. Mi sentivo così in colpa. Un bravo fratello maggiore avrebbe dovuto proteggere sua sorella da tutto e io invece l'avevo proprio portata nella tana del ""mostro"". Mi sentivo davvero male.
Decidemmo di iniziare a provare nonostante l'assenza del bel ragazzo. Ci mettemmo nelle nostre posizioni e iniziammo a suonare. Ci fu un grande assolo di piano all'inizio, poi Liam iniziò a suonare la batteria e infine ci unimmo io e Niall con la chitarra. Ci alternammo le strofe da cantare e quando iniziai a cantare la mia strofa, una figura con il cappuccio e completamente bagnata entrò nella stanza. Era Zayn. Si tolse il cappuccio e si sistemò i capelli, per poi giustificarsi "Scusate. Ha iniziato a diluviare e la macchina è morta per strada."
"Non ti preoccupare" fece Liam.
"Woow." fece Zayn dopo averci salutati. "Chi è quella ragazza dietro il piano?" mi chiese.
Ma come? Non si ricordava di lei? Bah.
Non mi diede il tempo di rispondere e si diresse verso mia sorella. Allungandole la mano disse "Ciao bellissima, io sono Zayn, tu sei?" A quelle parole scoppiamo tutti a ridere. Tutti tranne Ilaria ovviamente, vidi delusione nei suoi occhi.
"Veramente io sarei Ilaria." rispose fredda.
Io mi avvicinai a lui e dandogli una pacca sulla spalla, ringhiai "È mia sorella."
A quelle parole Zayn portò la sua mano alla bocca e spalancò gli occhi. "Oddio! Ma sei cresciuta tantissimo! Vieni qui e fatti abbracciare." disse aprendo le braccia. Lei si alzò e ricambiò l'abbraccio.
"Scusami" gli sussurò nell'orecchio. Lei fece segno di non preoccuparsi, ma i suoi occhi intendevano ben altro.
Zayn prese una sedia e la trascinò accanto al piano e si posizionò vicino a mia sorella. Quei due continuarono a ridere e a parlare per tutto il pomeriggio. Era da tempo con li vedevo così felici. Entrambi sembravano assorti in un'altra dimensione, non facevano altro che sorridere. Per un momento smisi di sentirmi in colpa. Non vedevo Ilaria ridere così di gusto da molto tempo e per la prima volta vidi la vera risata di Zayn. Una risata spontanea, rumorosa e che emanava dolcezza. Una di quelle risate che quando esplodono non le puoi proprio contenere, una di quelle che ti fa persino brillare gli occhi. No, non li avevo mai visti così prima.
Dopo due ore e mezza di prove sentimmo bussare alla porta. Mi paralizzai. Il vicepresidente entrò nella stanza. Teneva stretto per il braccio un ragazzo con un cappuccio grigio sul viso. Lo riconobbi subito. Era Louis. Sentii il cuore fermarsi quando quella bellissima figura si scostò dalla presa, si tolse il cappuccio e si passò una mano tra i capelli.
"Tomlinson si è cacciato di nuovo nei casini. Ho finito tutte le punizioni possibili. Questa è la sua ultima possibilità prima dell'espulsione definitiva." sospirò il vicepresidente "Prenderà il posto di Dan. Almeno lo terrete occupato per quattro pomeriggi alla settimana." Poi si voltò e guardando minaccioso quelle iridi blu, lasciò la stanza.
"Ehy." disse Louis facendo un cenno con la mano. Sorrise in modo malizioso prima a mia sorella e poi a me. Io mi pietrificai, di nuovo. "Sono Louis e non so assolutamente nulla di musica, o meglio, so solo cantare." fece una pausa e girò un po' per la stanza, per poi appoggiarsi al piano. "Non ho intenzione di suonare." continuò.
"Se devi prendere il posto di Dan dovrai adattarti e suonare il piano." rispose Niall a tono.
"Ehi biondino, anche se volessi non ne sarei capace."
"Beh, può insegnartelo Ilaria." spuntò Liam.
"E così tu sei Ilaria." disse Louis voltandosi verso mia sorella e sorridendole. Le sue guance diventarono rosse. Decisi di intervenire, più che altro per poter gustare meglio quella visione da vicino.
"Harry" feci porgendogli la mano. Lui mi guardò e evitò completamente il mio gesto. 'Sarai anche stupendo, ma l'educazione imparala.' pensai. Zayn si alzò e si mise dietro mia sorella, appoggiò le sue mani sulle sue spalle e accarezzandogliele, disse con un leggero tono interrogativo "Ilaria ti insegnerà a suonare"
Vidi mia sorella avampare a quel contatto, per poi annuire alla richiesta del bel ragazzo. "Domani alle cinque vieni qui e ti insegno gli accordi di base." disse lei.
Louis prese la giacca e andandosene sussurrò un leggero va bene.
Continuammo a parlare della novità per qualche minuto quando Zayn intervenne dicendo che Paige lo stava aspettando. Gli occhi di mia sorella divennero cupi e abbassò il capo, coprendosi il viso con i riccioli biondi. A quelle parole decidemmo di tornare a casa tutti."Scusa." sussurrai una volta a casa ad Ilaria. Lei mi guardò sorpresa "Per?" disse.
"Non avrei dovuto farti venire oggi."
"Ma smettila. Mi sono divertita, sul serio." abbassò il capo "Ho visto come hai guardato quel ragazzo oggi. Si vede che ti interessa.."
Sentii le guance colorarsi di rosso. "Ma-ma cosa dici." portai una mano dietro la testa e iniziai a ridere.
"Harry dai, sei mio fratello. So cosa sto dicendo. Vieni anche tu domani alle prove, così starai un po' con lui."
Abbassai lo sguardo "È fidanzato, con una ragazza. Una RAGAZZA. Non avrebbe senso." sbottai. Lei mi guardò con aria triste e mi diede le spalle raggiungendo camera sua.
"E va bene! Verrò anche io." urlai. Lei mi guardò con un sorriso a 32 denti e disse "Penserò io a voi." la sua risata riempì la stanza, mentre saliva le scale. Sinceramente avevo paura del significato di quella frase, ma mi misi a ridere anche io e mi sdraiai sul divano continuando a pensare a quegli occhi che mi avevano stregato.
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Grow Old With Me || Larry Stylinson
FanfictionTutte le mattine vorrei svegliarmi con te accanto. Rigirarmi nel letto e sentire il tuo respiro. Aprire gli occhi e incontrare il tuo viso assonnato e i tuoi capelli disordinati. Tutte le sere vorrei tornare a casa con la consapevolezza che tu sei...