Ilaria : "Better Than Words."

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Il suono del mio cellulare mi fece svegliare. Mi rigirai nel letto cercando di raggiungere il comodino. Accesi il telefono e un messaggio di mio fratello apparì nello schermo.
"Louis mi porta a lezione, non aspettarmi, ci vediamo a scuola."
Lessi e mi portai un braccio sulla faccia, ricordandomi che avevo lezione anche io. Guardai l'ora e mi catapultai fuori dal letto. Tra meno di venti minuti sarei dovuta essere a scuola e dovevo ancora prepararmi. Corsi di sotto e, dopo aver ingoiato alla svelta qualche biscotto, corsi in bagno per finire di vestirmi. Guardai di nuovo l'ora, mancavano cinque minuti al suono della campanella. Fantastico. Mi sistemai i capelli in una treccia veloce e mi lanciai fuori dalla porta di casa. Oltrepassai il vialetto e mi bloccai. Rimasi incantata. Zayn era davanti a me, appoggiato al muro giallastro della casa dei miei vicini. Aveva il suo solito meraviglioso sorriso sul volto. Indossava un maglioncino rosso e un paio di jeans beige. La sua schiena era attaccata al muro, con le mani nelle tasche. I suoi capelli neri non erano raccolti all'insù in un ciuffo stranamente, ma gli cadevano lisci sul volto. Un raggio di sole appena sorto lo prendeva in pieno e suoi occhi scintillavano a causa del sole. Sembrava un dio. Appena mi vide, si staccò dal muro e si diresse verso di me. Feci appena in tempo a riprendermi da quella vista che subito due grandi mani mi afferrarono le guance, facendo incontrare le nostre labbra. Un magnifico bacio del buongiorno ebbe inizio. Potevo abituarmi ad un buongiorno simile.
"Ciao" sussurrò sulle mie labbra una volta che si staccò.
"Buongiorno" dissi io mentre un sorriso si fece largo sul mio viso. "Non sapevo saresti venuto" continuai.
"Sorpresa" urlò lui aprendo le braccia. Era troppo adorabile. Restò a fissare il verde dei miei occhi mentre le sue mani stringevano di nuovo le mie guance. Fissai quel marrone per qualche secondo. Le pupille nere erano contornate da un leggero giallo miele. Quel giallo era circondato da un meraviglioso marrone chiaro, simile al colore del cioccolato al latte, con qualche puntino più scuro. Quell'iride finiva con l'essere circondata da un riga marrone e nera con alcune sfumature verdi. Erano in assoluto gli occhi più belli che potessero esistere. Spostai lo sguardo da quelle pupille che sentivo calde sulle mie, per passare al suo viso. I lividi del giorno prima erano ancora presenti sulla sua faccia, ma ora erano meno evidenti. Il ciuffo di capelli neri copriva la parte gonfia del suo occhio sinistro, mentre le ferite sul suo labbro erano scoperte. L'angolo del suo labbro inferiore era meno carnoso, rispetto al giorno prima, ma la piccola ferita li accanto era ancora visibile. Si era procurato quei lividi a causa mia. Sentii una certa pesantezza sullo stomaco. Portai la mia mano sul suo ciuffo e lo spostai leggermente all'indietro, per permettermi una migliore visuale del gonfiore. Probabilmente la mia espressione era cambiata, perché vidi Zayn muoversi sotto il mio tocco e avvicinarsi al mio orecchio.
"Non è colpa tua" sussurrò con voce calda sul mio orecchio "ti prego, capiscilo."
Aveva visto nei miei occhi il senso di colpa. Solo lui riusciva a capirmi in quel modo. Sospirai di sollievo, ero felice che lui non mi considerasse la causa di quei lividi, eppure il mio stomaco continuava a contorcersi. Mi voltai. Non ero più in grado di sostenere quello sguardo. Iniziai ad ammirare la strada e i vialetti delle case. Scrutai tutto ciò che mi circondava, pur di non incontrare di nuovo quello sguardo.
"Ehi" sussurrò lui ad un tratto avvicinandomi al suo petto mentre giocherellava con la mia treccia. "Cosa c'è?" continuò con tono dolce accennando un sorriso.
Io mi limitai a scuotere la testa e ad aggrapparmi al suo collo, accovacciandomi sul suo petto. Lui ricambiò stringendomi più forte.
Restammo abbracciati per quelle che sembrarono ore. Mi rannicchiai sul suo petto mentre le mie mani accarezzavano il suo collo. Lui mi stringeva la vita disegnando dei piccoli cerchi immaginari sulla mia pelle. Riuscivo a sentire il suo cuore battere in modo irregolare e il suo respiro caldo solleticarmi la pelle.
Ero una persona timida, forse strana. Una di quelle persone che amava nascondersi, non mettersi in mostra. Lui era riuscito a trovarmi, a salvarmi, nonostante il mio istinto a trovare un nascondiglio. Gli ero davvero grata per questo. Era riuscito a farmi stare bene, ma bene davvero. Con lui era impossibile stare male. I suoi modi di fare, le sue carezze, le sue parole o semplicemente il suo sorriso riuscivano a scaldarmi il cuore. Amavo essere abbracciata, forse più di essere baciata. E i suoi abbracci erano una delle cose più belle che potessero esistere. Quelle braccia non troppo muscolose, ma forti e robuste. Quel torace scolpito, ma morbido. Quelle mani calde e lisce. Erano un ottimo posto per sentirsi a casa.
"Dovremmo andare a scuola" disse lui ad un tratto facendomi tornare alla realtà "o preferisci stare a casa a coccolarci?" continuò con voce calda. Alzai la testa dal suo torace e cercai quelle iridi marroni. Stava sorridendo e i suoi occhi scintillavano.
"Sai che vorrei restare a casa" dissi appoggiando di nuovo la mia testa sul suo petto e stringendo più forte la sua vita facendolo avvicinare a me ancora di più. "Ma penso che Harry ci ucciderebbe se non andassimo a scuola" sospirai.
Lui si mosse sotto il mio abbraccio abbassandosi verso di me e mi lasciò un paio di dolci baci sui capelli. "Allora sarebbe meglio andare" disse infine sul mio orecchio.
Mi staccai da lui. Zayn mi rivolse un magnifico sorriso e mi prese la mano, facendo intrecciare le nostre dita. Il cammino fu divertente. Lui continuava a fare battute e ad imitare i nostri amici nei momenti più strani, mentre io continuavo a ridere di gusto. Amavo il modo in cui riuscivo a ridere in sua presenza, come se al mondo ci potesse essere solo felicità.
"Eccoci" dissi appena mi ritrovai davanti alla classe di arte. Ormai la porta era chiusa, la lezione doveva essere iniziata da un po'.
"Ti vengo a prendere a fine lezione, così ti accompagno alla prossima aula" disse lui avvicinandosi "a dopo" concluse prima di farmi appoggiare contro il muro e lasciare un dolce e veloce bacio sulle mie labbra. Aprii la porta dell'aula appena vidi Zayn correre su per le scale per raggiungere la sua classe.
"Alla buon ora signorina Styles. Si accomodi e cerchi di seguire." disse l'insegnante appena varcai la soglia della classe. Mi limitai ad abbassare lo sguardo e ad incamminarmi in fretta verso l'ultima fila, dove Clary mi aveva tenuto un posto.
"Ehi" fece lei appena mi accomodai "sembri felice, felice sul serio." continuò dopo qualche minuto. Un enorme sorriso si fece largo sul mio viso.
"Già, sono felice" risposi prima di aprire il libro e concentrarmi sulla lezione.
Le ore di scuola passarono in fretta e, come promesso, Zayn al termine di ogni ora si faceva trovare davanti alla mia aula, pronto ad accompagnarmi in un'altra classe. All'ultima ora decidemmo di andare a mangiare una pizza insieme, per poi tornare a scuola. Lui per suonare e io per assistere alle prove.
Ero seduta su uno sgabello, accanto a Louis. Harry era intento a cantare, accompagnato da Liam, mentre Niall e Zayn suonavano la chitarra e Louis il piano. Erano davvero bravi.
"Perché non vi iscrivete a qualche concorso o non iniziate a fare concerti in giro? Siete bravi, e almeno così qualcuno si accorgerà di voi." intervenni dopo aver sentito un paio di canzoni "e forse dovreste iniziare a scrivere delle canzoni vostre, al posto di fare solo cover."
"Ci abbiamo già provato, ma nessuno vuole una band sconosciuta e formata da soli ragazzini, nel proprio locale." disse Liam con aria fustrata.
"Sciocchezze! Cercherò io qualcuno o qualcosa per voi" dissi alzandomi in piedi. Zayn imitò il mio gesto. Non capii perché mi avesse imitato. Restò in piedi davanti a me per qualche minuto, mentre i nostri sguardi continuavano a catturarsi. Ad un tratto scattò e venne verso di me ed allacciò un suo braccio attorno al mio fianco, mentre con l'altra mano reggeva la chitarra. Avvicinò il viso al mio orecchio e sussurrò "Sei bellissima" prese fiato "andiamo via da qui, ho bisogno di baciarti" concluse facendo incontrare le nostre iridi. A quelle parole il mio cuore esplose. Iniziò a battere in modo troppo irregolare. Avrei voluto baciarlo, stringerlo a me e accarezzare quei ciuffi neri tanto morbidi, ma non mi andava di farlo in presenza di Harry. Spostai la mia attenzione da Zayn a Harry. Mi stava guardando con aria severa. La sua mascella era serrata e i suoi occhi erano di un verde più scuro e intenso del solito. Tornai ad ammirare Zayn e decisi di allontanarmi da lui. Spostai il suo braccio, facendogli lasciare il mio fianco. Continuai a guardarlo negli occhi e non riuscii a rispondergli. Restai in silenzio mentre quelle meravigliose iridi marroni mi guardavano con aria interrogativa aspettando una mia risposta.
Ad un tratto Louis, probabilmente avendo capito cosa stava succedendo, si alzò dallo sgabello del pianoforte e si avvicinò a mio fratello. Si sedette a cavalcioni sulle sue gambe e iniziò a baciarlo, distraendolo. A quel punto gli occhi di mio fratello spostarono la loro attenzione da me a Louis. Zayn approfittò del momento e mi trascinò fuori dalla stanza con la sua chitarra in spalla. Camminammo per qualche minuto mano nella mano, attraverso i corridoi deserti della scuola, quando ad un tratto sentii una grande mano spingermi fino a farmi appoggiare contro il muro. Un meraviglioso sorriso si fece largo suo viso di Zayn. Spostai il ciuffo che ora stava coprendo tutti e due i suoi occhi e mi persi in quel marrone. Lo sentii muoversi sotto il mio sguardo. Si avvicinò a me, ora i nostri corpi erano troppo a contatto per il mio povero cuore. Il mio respiro si fece irregolare appena le sue labbra carnose si appoggiarono sul mio collo, lasciando dolci baci accompagnati da qualche morsetto. Iniziai a massaggiare i suoi capelli mentre la sua bocca iniziava a torturarmi il collo. Si soffermò in un punto preciso del mio collo, forse il più sensibile: le sue labbra si erano fermate sull'incavo del collo. La pelle d'oca si fece largo sul mio corpo. Lui iniziò a mordere e a succhiare quel punto, accompagnato dal tocco leggero della sua lingua. Il mio stomaco si stava contorcendo, mentre continuavo a trattenere il respiro. Continuò a mordere quel punto per troppo tempo, tant'è che iniziai a sentire il livido formarsi sulla mia pelle. Sentivo la sua lingua così delicata contrastare quei morsi leggeri ma intesi. Appena Zayn si staccò dal mio collo, ripresi a respirare e il mio cuore a battere in modo normale. Mi accorsi di aver tenuto gli occhi chiusi, solamente quando sentii una voce calda sussurrarmi sulle labbra "Ehi, mostrami quel verde." Arrossii leggermente e aprii gli occhi. Zayn mi stava guardando con occhi soddisfatti e con un sorriso un po' ebete sul volto.
"Ma cosa hai fatto?" quasi urlai dopo qualche minuto, mentre con i miei polpastrelli toccavo il nuovo livido. Mi voltai ed entrai nel bagno delle ragazze. Un grosso specchio era appeso davanti ai lavandini e io iniziai ad ammirare il bozzo viola sul mio collo.
"È enorme!" urlai girandomi verso di lui continuando a massaggiarmi il collo. Zayn mi stava guardando appoggiato con la spalla allo stipite della porta, con le mani incrociate e un sorriso soddisfatto.
"Già" disse lui scoppiando a ridere "è un capolavoro" continuò appoggiandosi meglio al muro.
"Zayn! Come faccio a coprirlo adesso?" dissi tornando ad ammirare quel livido blu attraverso lo specchio.
"Non devi coprirlo" disse lui entrando nel bagno. Scrutai il suo riflesso nello specchio muoversi verso di me. Continuò ad avvicinarsi fino a quando sentii due forti braccia afferrare la mia pancia e un mento appoggiarsi sulla mia spalla. "Ora tutti sapranno che sei mia." continuò baciando il punto dolorante e provocando in me una scarica di brividi. Mi voltai verso di lui, facendo incontrare le nostre iridi. Avrei voluto aprirgli il mio cuore. Avrei voluto dirgli che io ero sempre stata sua, fin dal primo giorno che lo vidi. Il mio cuore era interamente suo, gli apparteneva e sapevo che non esisteva luogo più sicuro al mondo. Eppure non riuscii a parlare, quel marrone mi stordiva. Mi limitai ad appoggiare la mia fronte sulla sua e a lasciare un piccolo bacio sul suo naso, scatenando la sua risata. Restammo in quella posizione per qualche minuto, mantenendo il contatto visivo.
"Andiamo?" disse ad un tratto lui staccandosi dalla mia fronte.
Gli annuii e lo lasciai incrociare le nostre dita. Ci incamminammo verso casa mia. Il cammino fu silenzioso. Il rumore dei nostri passi era accompagnato dal solo rumore del vento sulle foglie degli alberi.
"Non ho visto Paige a scuola oggi" dissi senza riflettere dopo metà percorso, rompendo il silenzio. Lui alzò lo sguardo dalle sue scarpe e lo posò sulla strada davanti a noi.
"È partita. È dovuta andare da sua nonna in Irlanda. Tra un paio di settimane dovrebbe tornare" continuò evitando i miei occhi.
"Mmm" mugolai "sa cosa è successo tra di noi?" dissi con il cuore in gola.
"Si e no." prese fiato "Sa cosa provo per te e del bacio a casa mia. Appena torna le parlerò." rispose alla svelta, come se volesse cambiare discorso.
Decisi di non approfondire. Forse avrei dovuto prepararmi un discorso da dirgli sull'argomento.
Arrivammo nel vialetto di casa mia. Mi accompagnò fino alla porta e lasciò un dolce e intenso bacio sulla mia bocca.
"Ti dona" disse scoppiando a ridere riferendosi al suo 'capolavoro' di poco prima. A quelle parole gli diedi una pacca sulla spalla prima di scoppiare a ridere anche io. Aprii la porta e lui mi seguii continuando a tenere la mia mano.
"Cosa sta succedendo?" sentii appena entrai nel salotto seguita da Zayn.
Harry e Louis erano seduti sul divano. Harry con le braccia incrociate e gli occhi scuri puntati su di me. Louis con lo sguardo basso intendo a guardare le sue scarpe.
"H-Harry.." dissi terrorizzata.
Harry si alzò di scatto dal divano e quasi corse verso di noi. Si mise esattamente davanti a Zayn. I suoi muscoli erano rigidi, i suoi pugni chiusi e la sua mascella serrata.
"Cosa stai facendo a mia sorella?" tuonò.
"Scusa?" fece Zayn con aria troppo tranquilla e disinvolta.
"Smetti di giocare con lei e di usarla come una bambola. Lei tiene a te. Ha dei sentimenti. Smetti di illuderla." urlò.
A quelle parole sentii Zayn stringermi di più la mano.
"Io non uso proprio nessuno Harry! Tengo ad Ilaria più di quanto tu creda. È la persona più importante.." prese fiato cercando i miei occhi "lei è la mia piccola." continuò mentre il suo marrone restava inchiodato nel mio verde. A quelle parole sentii le vene sciogliersi. Avrei voluto stringerlo forte e fargli capire quanto lo amassi.
"Harry smettila. So badare a me stessa." intervenni spingendo via mio fratello, il quale stava continuando ad avvicinarsi al mio Zayn.
"Ne dubito" sussurrò lui.
Non si fidava di me, fantastico.
A quel punto vidi Louis alzarsi e venire incontro a noi tre. Prese per il braccio Harry e lo tirò dietro di sé.
"Zayn forse è meglio se vai via adesso" disse lui continuando a tenere lontano mio fratello. Zayn annuì e, dopo aver lasciato un lungo bacio sulla mia guancia, uscì di casa.
"Sedetevi e chiarite" disse Louis con tono calmo guardando prima me e poi Harry.
Sia io che Harry ci sedemmo sul divano, uno davanti all'altra. Louis, invece, si accovacciò sul tappeto stringendo la mano di mio fratello.
"Da quanto va avanti?" fece Harry ad un tratto.
"Ieri. È iniziato tutto ieri sera, a casa sua." risposi.
"A casa sua?"
"Si, ma non è successo niente. Ci siamo semplicemente baciati."
Lo sentii mugolare. "E quei lividi che ha sulla faccia?"
"Nulla di importante.." risposi. Se avesse saputo anche di Marc, sarebbe scoppiato ancora di più di quanto già non lo fosse.
"Da quanto tempo lo ami?" mi chiese Louis capendo il mio disagio.
Come faceva a saperlo? Era così evidente? Mi sentii tremendamente stupida.
"Un paio d'anni ormai.." arrossii.
"Si vede, i tuoi occhi si illuminano ogni volta che senti il suo nome." continuò lui facendomi arrossire ancora di più.
"Un po' come succede a Harry quando parla di te." dissi vedendo mio fratello rilassarsi.
I due si guardarono con occhi dolci e io non potè non scoppiare a ridere, notando le guance di Harry diventare viola.

Grow Old With Me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora