Ilaria: "Something Great."

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Una dolce e rumorosa risata mi fece aprire gli occhi. Vidi i raggi del sole illuminare la stanza. Mi alzai, aprii la finestra e sentii gli ultimi raggi caldi del sole d'autunno solleticarmi la pelle. Quella stupenda risata risuonò di nuovo nella casa. Ma certo! Era Niall! Mi sistemai e corsi di sotto per salutarlo.
"Ah!Guarda chi si è deciso a svegliarsi all'alba delle undici e trenta." rise Niall alzandosi dal divano e aprendo le braccia verso di me. Io gli sorrisi e lo abbracciai. Era dall'inizio dell'estate che non vedevo quei meravigliosi occhi color oceano e ciuffi color oro. Mi era proprio mancato. Era una sorta di fratello, sia per me che per Harry.
Harry si alzò dal divano e si unì al nostro abbraccio. Ci staccammo e andai in cucina a prendere una tazza di caffè.
"Dan si trasferisce in America." mi urlò Harry dalla sua postazione comoda sul divano dell'altra stanza.
"Perché?" chiesi molto sorpresa.
"La madre, il lavoro.. bu è complicato.." fece Niall.
Tornai in salotto e mi misi sulla poltrona davanti ai due.
"Come farete con la band? Manca il pianista."
Niall mi sorrise per poi annuire ad Harry.
"Lo farai tu." affermò mio fratello tranquillamente.
Il caffè mi andò di traverso e iniziai a tossire, sentendo le mie guance diventare viola.
"Cosa?!" mi ripresi.
"Ti prego. Nessuno di noi sa suonare il piano. Liam sta già iniziando a cercare qualcuno, ma non è semplice e il concerto di beneficienza della scuola si avvicina." mi pregò Niall "Solo fino a quando non troviamo qualcuno."
"Mmm.. va bene.. ma solo per poco tempo. E non ho intenzione di esibirmi davanti al pubblico.."
Harry applaudì e Niall mi prese le mani e iniziò a baciarle. Scoppiai a ridere.
Dopo pranzo Niall tornò a casa sua, lasciando me e Harry soli.
"Grazie per la cosa della band.." mi disse.
"Non ti preoccupare, sai che mi piace stare con te e i tuoi amici."
"Si ma.. em.. ci sarà anche Zayn. Lo sai vero?"
Il cuore si fermò. Cavolo. Non ci avevo pensato. "Si..em..si si, lo so." mi limitai a dire "Andrà tutto bene." gli sorrisi. Lui mi abbracciò e mi lasciò sola in cucina, ricordandomi che lunedì alle quattro avremmo provato.
'Ci sarà anche Zayn' questa frase continuava a riempirmi la testa. Zayn era il ragazzo che ben due anni fa mi aveva preso il cuore e non aveva proprio intenzione di ridarmelo. Ero persa per il suo sorriso così spontaneo e le sue risate così calde e rumorosamente belle, per il suo atteggiamento da duro che in realtà serviva solo come scudo contro il mondo. Infatti era un ragazzo d'oro. Era una delle persone più dolci, tenere e sensibili che conoscessi. Era legato da morire alla sua famiglia e avrebbe fatto di tutto per chiunque se lo fosse meritato. Ma lui mi vedeva solamente come 'la sorella minore del suo amico e compagno di band' .. io no. Io ero proprio innamorata di lui e Harry lo sapeva. Sapeva quanto male provassi tutte le volte che lo vedevo, o da solo o con la sua ragazza Paige e quando mi abbracciava o sorrideva. Per questo Harry iniziò ad impedirmi di vederlo e lui stesso iniziò a frequentarlo solo a scuola. Un po' questo mi pesava, essendo consapevole di aver rovinato la loro amicizia.
Devo dire, però, che mi mancava. Mi mancavano i suoi abbracci e i suoi baci caldi sulle mie guance fredde, le sue note alte e le melodie della sua chitarra. Sorrisi pensando che lo avrei rivisto dopo quasi quattro settimane, anche se, ovviamente, era sempre rimasto nella mia testa.

Grow Old With Me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora