Le note di una canzone troppo acuta mi riempirono la testa e io fui costretto ad allungarmi nel letto per riuscire a prendere il telefono e spegnere la sveglia. Mi sistemai meglio sotto le coperte consapevole che avrei dovuto iniziare un'altra noiosa settimana. Ultimamente trovavo la forza di alzarmi dal letto solamente spinto dal fatto che a scuola avrei incontrato quegli occhi blu. Avevo voglia di staccare, di fare una pausa, magari di scappare.
Decisi di alzarmi dal letto quando sentii per l'ennesima volta la sveglia suonare. Mi vestii e raggiunsi la cucina. Ilaria non si era ancora alzata, quindi toccava a me preparare tutto. Mi misi una fascetta per domare i ricci e iniziai a preparare la colazione e i panini per il pranzo.
"Buongiorno" sentii ad un tratto. Mi voltai e vidi un'Ilaria visibilmente assonnata entrare in cucina. Aveva una faccia cadaverica, distrutta, con le occhiaie a contornare le iridi verdi.
"Buongiorno" risposi spostando i ricci dalla mia fronte. La vidi prendere una tazza di caffè e sedersi su uno sgabello davanti a me. Continuava a fissare il liquido all'interno della tazza con un'espressione triste.
"Come mai sei così pensierosa ultimamente?" le chiesi stanco di vederla così. Era da molto tempo che continuava a vivere accompagnata dalla tristezza. Mi faceva star male vederla soffrire e non poter far nulla. Sapevo il motivo del suo stato d'animo, era per colpa di Zayn se lei continuava a sorridere forzatamente. Tutto il suo mondo ruotava intorno a lui e io mi stavo stancando di vederla stare così per colpa di quel ragazzo. Doveva reagire.
"Ho solo un po' di mal di testa" rispose lei dopo qualche minuto di silenzio, fingendo un sorriso.
"Ed è per questo che non dormi?" continuai facendola sbigottire. Come poteva pensare che non me ne fossi accorto? La notte la sentivo rigirarsi nel letto o camminare per la stanza.
"Scusa?" disse cercando di mascherare il suo disagio.
"Viviamo sotto lo stesso tetto. L'ho notato. Non negarlo" conclusi incrociando le mie iridi verdi nelle sue. Volevo si confidasse con me.
"No" sospirò "semplicemente non ho sonno" concluse.
Mugulai in risposta e continuai a preparare il pranzo per entrambi. Sapevo bene che mi aveva mentito, ma non volevo obbligarla a confidarsi. Speravo solo riuscisse a stare meglio.
Dopo circa mezz'ora uscimmo di casa, diretti verso scuola. La temperatura era piuttosto fredda, nonostante fossero i primi di marzo. Una volta arrivati a scuola, corsi a cercare Louis nell'aula di scienze. Sapevo che lo avrei trovato lì. Entrai nella stanza vuota e lo vidi affacciato alla finestra, intento a guardare i primi fiori sui ciliegi nel cortile della scuola. Lo raggiunsi facendo attenzione a non farmi notare. Arrivai dietro di lui e riuscii a sentire l'odore del suo shampoo al lampone. Circondai in modo molto delicato la sua pancia con le mie braccia e lasciai un piccolo bacio sulla parte del suo collo scoperta dalla maglietta bianca e rossa.
"Ciao piccolo mio" dissi con voce profonda.
Lo vidi irrigidirsi e voltarsi di scatto verso di me. Appena mi riconobbe mi sorrise. Quel sorriso era la mia droga, mi provocava sempre la pelle d'oca.
"Ciao Harry" disse accarezzando i miei ricci "mi sei mancato" continuò stringendo un suo braccio attorno alla mia schiena e facendomi avvicinare a lui.
"Anche tu" sospirai "da morire" continuai lasciando un piccolo bacio sul lobo del suo orecchio e mordicchiandolo appena.
"Harry" ansimò appena iniziai a baciare il suo collo "smettila, siamo a scuola"
Mi staccai mal volentieri dalla sua pelle e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, tenendo stretto il suo torace contro il mio. Il silenzio accompagnò il rumore dei nostri respiri per qualche minuto.
"Voglio fuggire via con te, voglio andare lontano da questo mondo." intervenni io dopo un po' accarezzando il suo torace attraverso la maglietta. Lo sentii irriggidirsi a quelle parole.
"Sarebbe bello" sussurrò giocando con i miei ricci "andare lontano, pensare solo a noi due." continuò lasciando un bacio sui miei capelli "solamente a noi due" ripetè sottovoce a se stesso.
"Già" sospirai "ehi" sussultai dopo qualche secondo allontanandomi dal suo torace e facendo incrociare il suo blu intenso con il mio verde "andiamo in stazione, prendiamo un treno e andiamo dove ci guida il cuore." continuai con eccitazione "non abbiamo bisogno di prenotare un hotel, dormiremo vicino alla riva di qualche fiume o in spiaggia. Non avremo bisogno di una meta finchè saremo insieme. Non avremo bisogno di niente, solo noi due. Solo noi due per qualche giorno." continuai camminando per la stanza e iniziando ad immaginare tutto quanto.
Louis con voce calma mi raggiunse e mi afferrò per le spalle fermando la mia fantasia. "Harry, ti prego ragiona. Non possiamo andare via. Io devo badare a Daisy e Ilaria ha bisogno di te. Non possiamo lasciare la scuola ora che iniziano i test pesanti e nemmeno la band ora che stiamo andando così bene." sentii una delusione profonda riempirmi lo stomaco.
"Ma solo per qualche giorno" sussurrai abbassando lo sguardo e sedendomi su un banco "ti piacerebbe, potremmo divertirci tanto e stare insieme e"
"Harry, ti prego cerca di capire" mi interruppe.
"Come vuoi, Louis" sospirai iniziando a far oscillare le mie gambe.
Lo vidi avvicinarsi a me e mi lascio un piccolo bacio sulla tempia "scusami" disse accarezzando il mio ginocchio.
"Ti amo" quelle parole uscirono incontrollate dalla mia bocca, scatenando un sorriso mozzafiato di Louis.
"Ti amo anche io" disse lui lasciando un lento e dolce bacio sulle mia labbra carnose. Quel bacio mi mandò in estasi.
"Ragazzi eccovi! Vi ho cercato ovunque" sentimmo ad un tratto dietro di noi. Io e Louis fummo costretti a staccarci e a voltarci verso la voce. Era Liam che correva verso di noi con un foglio in mano.
"Il preside ci ha proposto di partecipare al concorso delle band che si terrà tra qualche giorno a Manchester" iniziò a parlare a raffica con una luce strana negli occhi "oh em" si bloccò "ho interroto qualcosa?" continuò con un'espressione da cane bastonato.
"Non ti preoccupare Liam, vai avanti" ridacchiò il mio ragazzo toccandosi il ciuffo. Quel gesto mi uccideva ogni volta. Lo afferrai per un fianco e lo avvicinai a me. Appoggiai la mia testa nell'incavo del suo collo e il suo profumo mi invase i sensi. Lottai fortemente con la voglia di mordicchiare la sua pelle rosa mentre il nostro amico parlava.
"Stavo dicendo, il preside ci ha iscritti al concorso delle band. Dovremmo partire per Manchester venerdì e tornare martedì. Sfideremo un'altra decina di band e alla fine verrà scelto un vincitore. Il vincitore vince un contratto discografico e la possibilità di incidere un disco. Dobbiamo portare due canzoni nostre, possibilmente una lenta e una un po' ritmata e poi una cover di artisti famosi. È lo stesso concorso a cui partecipa tua sorella" continuò rivolgendo un dito verso di me e controllando sul foglio che aveva in mano. "È un concorso a categorie infatti c'è la categoria band, la categoria cantanti solisti, la categoria chitarristi e anche la categoria pianisti."
"Liam Liam Liam li ho trovati Liam dove sei?" Sentimmo una voce dietro di noi. Era Niall sulla soglia della porta che continuava ad indicare me e Louis mentre cercava Liam nel corridoio. "Ragazzi Liam vi sta cercando, vi deve dire una cosa importante, ma ora non lo trovo più" continuò il biondo facendoci scoppiare a ridere.
"Sono qui Niall" intervenne Liam ridendo. Si spostò da dietro di me, rendendosi più visibile.
"Ah eccoti" tuonò Niall con un viso fintamente imbronciato. "Hai spiegato tutto? Hai detto della casa discografica? E del possibile cd? E delle canzoni? E del" iniziò ad elencare con una luce eccitata nelle iridi blu.
"Calmati, ho già detto tutto ciò che c'è da dire" lo interruppe Liam "il treno per arrivare a Manchester sarebbe venerdì pomeriggio, poi lì dovremmo trovare un taxi che ci porterà fino al college dove si terrà il concorso" continuò lui leggendo dal foglio che aveva in mano. Restai in silenzio, con la testa sulla spalla di Louis e con il mio braccio attorno alla sua vita. Mi persi ad ammirare i movimenti frenetici ed entusiasti dei due ragazzi davanti a noi. Mi illuminai quando realizzai che quel concorso poteva essere una sorta di fuga, di liberazione dalla monotonia per me.
"Zayn è d'accordo?" intervenne Louis.
"Si si, ora è impegnato a fare una cosa" sospirò Liam in risposta "ma gli ho accennato tutto e mi ha detto che è d'accordo."
"Fantastico quindi ora dobbiamo trovare le canzoni" sentii urlare Niall mentre sbatteva le mani dalla felicità.
In quel momento entrò il professore di scienze e fummo costretti ad andarcene. Facendo attenzione a non essere visto, lasciai un veloce bacio sul collo di Louis e a mal in cuore lo liberai dal mio abbraccio che lo aveva tenuto accanto a me per tutta la mattinata. Uscii dall'aula seguendo Liam e Niall.
"Troviamoci in sala prove oggi pomeriggio, così possiamo provare e decidere le canzoni" proposi.
"No em la sala prove è, ecco diciamo occupata" rispose Liam abbassando il viso. Mi stava mentendo, scommetto che c'entrava Zayn.
"Occupata da chi? La usiamo solo noi" continuai.
"Non lo so" sussurrò "ma so che è occupata" concluse.
"Va bene" mi rassegnai "allora alle cinque venite da me. Niall portati la tua chitarra perché non ne ho abbastanza" sorrisi al biondo che si era perso ad ammirare la foto di un chitarrista sul volantino che Liam aveva in mano. Appena Niall mi annuì, mi diressi verso la mia classe. Inutile dire che appena il mio cervello capii che stavamo per partecipare ad un concorso e che avremmo potuto sfondare, il mio sangue si riempì di adrelina.
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Grow Old With Me || Larry Stylinson
Fiksi PenggemarTutte le mattine vorrei svegliarmi con te accanto. Rigirarmi nel letto e sentire il tuo respiro. Aprire gli occhi e incontrare il tuo viso assonnato e i tuoi capelli disordinati. Tutte le sere vorrei tornare a casa con la consapevolezza che tu sei...