HARRY'S POV
"Ilaria, è arrivato anche Niall, muovetevi o faremo tardi" urlai a mia
sorella dal piano di sotto. A quelle parole le vidi scendere le scale. Un unico "Wow" uscii incontrollato dalle labbra mie e di Niall. Lei e Clary stavano davvero bene vestite in quel modo. Ammirai mia sorella e iniziai a pensare a noi due sulla spiaggia a giocare con la sabbia faticando ancora a camminare per via della giovane età. Sembrava una vita fa, eravamo cresciuti, probabilmente ora ero il triplo di quel bimbo tutto pannolino che mi era tornato in mente, e lei era ancora più bella di quella bimba dai capelli color oro. Era cresciuta e io ci avevo riflettuto solamente ora. Me ne ero accorto solo adesso, vedendola scendere le scale.
Le loro risate mi fecero tornare alla realtà abbandonando i ricordi. Strinsi Ilaria tra le braccia assaporando il suo profumo e ci dirigemmo verso la macchina.
Una volta arrivati alla festa presi Ilaria a braccetto dirigendomi verso il locale, mentre Niall continuava a parlare e a scherzare con Clary.
Iniziai a cercare ovunque il mio Lou con lo sguardo. Non lo vedevo solo da qualche ora, dopo le prove con la band, eppure mi mancava. Mi mancava davvero tanto, non capivo più niente ultimamente a causa sua. Ad un tratto Louis comparve davanti a noi due. Sentii i muscoli irriggidirsi, era ancora più mozzafiato vestito in modo elegante. Indossava dei pantaloni neri aderenti, una camicia bianca con un papion blu al collo, accompagnato da un paio di scarpe nere e una giacca scura appoggiata sulla sua spalla. I suoi capelli marroni erano lasciati al naturale e un ciuffo copriva leggermente le sue iridi blu. Faceva invidia al mondo con quella sua bellezza senza precedenti. Velocemente mi trascinò dalla camicia via dalla mia accompagnatrice e mi portò in una minuscola stanza buia e solitaria, separata dal resto della festa.
"Ciao Harry" sussurrò sulle mie labbra con voce roca dopo avermi fatto appoggiare al muro. Il suo corpo era attaccato al mio e i miei polmoni chiedevano aria.
"Ciao" dissi con un sorriso accarezzandogli i capelli.
Lou ricambiò il sorriso e mi lasciò un dolce e lungo bacio sulle mie labbra carnose.
"Mi mancavi" dissi senza riffletterci troppo.
Lo sentì avampare. "Anche tu" rispose. Quel ragazzo mi faceva impazzire.
Invertii le posizioni e stringendolo sulle spalle lo bloccai appoggiato al muro, facendogli cadere la giacca che ancora aveva in mano. Mi misi davanti a lui, facendo ombra sulla sua figura. Abbassai lo sguardo e i nostri occhi si incontrarono, facendomi perdere fiato. Il suo torace iniziò ad alzarsi ed abbassarsi velocemente sotto il tocco incontrollato della mia mano. La mia mano era finita sul suo torace e continuava a fare su e giù sulla sua camicia. La distanza tra noi diminuì quando Lou spinse sulla mia schiena per farmi avvicinare a lui. Si mise in punta di piedi e iniziò a riempirmi il volto di dolci e umidi baci. Era adorabile. Io mi lasciai andare al suo tocco chiudendo gli occhi e godendolo a pieno.
Non avevo mai provato nulla di simile per qualcuno, volevo lasciarmi invadere dal suo profumo sotto il suo tocco.
Le sue labbra scesero sul mio collo e poi sulla poca parte della mia spalla scoperta dalla camicia. Louis decise di invertire nuovamente le posizioni e io mi ritrovai di nuovo contro il muro. Le sue mani erano ovunque ed io ero in capace di muovermi, troppo stordito dal suo calore. Iniziò a sbottonare la mia camicia lasciando leggeri baci sul mio petto appena scoperto. A quel contatto i muscoli delle mie gambe cedettero e mi lasciai cadere a terra strisciando la schiena contro il muro. Lou si sedette a cavalcioni sulle mie gambe continuando il suo lavoro. Una mia mano iniziò a passare tra i suoi morbidissimi capelli, mentre l'altra gli avvolgeva la coscia. Mi sembrava di vivere un sogno dal quale non mi sarei voluto svegliare mai più.
Un rumore proveniente dalla stanza accanto fece spaventare Louis e si staccò da me, guardandomi con occhi terrorizzati. Si alzò leggermente dalle mie gambe per riuscire a spostarsi e in due secondi ci ritrovammo molto lontani l'uno dall'altro.
"Ho bisogno d'aria" disse.
"Cosa ti prende?" dissi riavvinandomi a lui e accarezzandogli la guancia. Lui a quel contatto si irriggidì e allontanò la mia mano dal suo volto. Una fitta tremenda allo stomaco mi stordii.
Perché tutto d'un tratto mi stava respingendo? Cosa era successo? Avevo sbagliato qualcosa?
"Louis.." iniziai, volevo capire cosa era successo, ma lui non mi lasciò parlare.
"Harry, ti prego, ho bisogno d'aria" mi disse con tono seccato.
"Va bene" sospirai un po' deluso. Lo aiutai ad alzarsi e ci dirigemmo verso la sala da ballo abbracciati.
"Devo cercare Eleanor, devo .. devono vedermi con lei" disse strattonandomi via e abbandonandomi in un angolo della sala.
Non aveva ancora accettato i suoi sentimenti, sempre se si trattasse di veri sentimenti. Ero rimasto davvero deluso dal suo comportamento e il mio povero cuore ne stava risentendo. Perché aveva paura di amare? Perché aveva paura di me?
Decisi di lasciar perdere e di cercare di alleviare quelle frustrazioni con l'alcool. Andai al bar e ordinai un cocktail. Mentre un calore mi invadeva la gola, mi diressi verso un gruppo di amici e iniziai a parlare con loro di quanto fosse brutta la nostra professoressa di inglese o di quanto facesse schifo la palestra della nostra scuola.
Ad un tratto alzai lo sguardo e vidi Lou abbracciato a mia sorella. Non sapevo che lei ora fosse diventata Eleanor. Un'altra fitta allo stomaco mi invase e decisi di metterla a tacere bevendo un altro sorso dal mio bicchiere. Continuavano a ballare abbracciati.
Cosa aveva intenzione di fare quel ragazzo? Di certo i suoi giochetti stavano iniziando a stancarmi.
Mi appoggiai al muro consapevole che l'alcool stava facendo effetto e continuai a guardarli. Vidi il volto di mia sorella illuminarsi, probabilmente per qualcosa detto dal ragazzo davanti a lei e gli saltò al collo. A quel gesto i miei muscoli si irriggidirono e la mia mascella si serrò.
Perché mi stavano facendo questo? Credevano fossi così ingenuo?
Quando li vidi voltarsi verso di me, iniziai ad ignorarli parlando con i ragazzi che avevo davanti.
Ad un tratto Louis si presentò davanti a me con aria dispiaciuta e forse un po' spaventata.
"Scusami per prima" disse guardandosi le scarpe "e solo che" si interruppe "ti va di andare in un luogo meno rumoroso per parlare?" chiese guardandosi intorno.
Io posai il bicchiere sul bancone e sospirai profondamente senza rispondere.
"Vieni" disse prendendomi il polso e trascinandomi dietro di lui. Mi lasciai guidare tra la folla fino ad un angolo remoto e poco illuminato della sala da ballo. Mi appoggai ad una colonna con le braccia incrociate, dicendo "Come sta Eleanor?" con tono ironico. Volevo proprio sapere quale scusa si sarebbe inventato.
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Grow Old With Me || Larry Stylinson
FanficTutte le mattine vorrei svegliarmi con te accanto. Rigirarmi nel letto e sentire il tuo respiro. Aprire gli occhi e incontrare il tuo viso assonnato e i tuoi capelli disordinati. Tutte le sere vorrei tornare a casa con la consapevolezza che tu sei...