2. Lo strano luccichio

1.7K 106 70
                                    

Non avevo avuto sogni d'oro la notte precedente, avevo passato una notte senza alcun tipo di sogno.

Avevo puntato la sveglia molto presto, ero stata troppo ottimista ovviamente, l'avevo staccata e ripuntata per le 10, era comunque abbastanza presto per i miei ultimi ritmi.

Ed eccomi sveglia, vestita per l'allenamento e con la mia solita coda da cavallo. Oggi bicipiti e spalle!

Sono una ragazza molto sportiva, prima della quarantena passavo gran parte delle mie giornate ad allenarmi praticando tre diversi sport.
Due volte a settimana insegnavo anche, in una delle palestre in cui mi allenavo, le basi della ginnastica artistica a delle graziose piccole bambine... quanto mi mancano quelle mostriciattole!

Mi guardo allo specchio: due settimane senza allenarmi e già non mi piaccio più, l'autostima ultimamente non è il mio forte.

Scendo le scale ed inizio a riscaldarmi.

È una bella giornata, il sole splende alto in cielo accompagnato da candide nuvolette sparse qua e là, c'è un venticello lieve e piacevole, le sponde della strada sono deserte.

Ho dimenticato il cellulare a casa, per oggi niente musica, non ho voglia di risalire.

Dopo un' oretta di allenamento decido che è l'ora di una pausa, vado a prendere la borraccia e mi dirigo verso il mio posticino per riposare una decina di minuti.
C'è molto caldo per essere Marzo, invece di appoggiarmi al muro che da verso il sole, mi appoggio sulla parete della casetta all'ombra.
Da lì si ha la visuale sul muro spoglio di un palazzo, che da questa parte non ha finestre.
Mentre lo fisso noto uno strano luccichio e mentre mi avvicino per controllare l'entità della luce, questa sembra espandersi sempre di più.

Incuriosita mi avvicino ancora ed ancora fino a che quel bagliore non diviene accecante, non capisco cosa possa produrre tale luce, non sembrava così potente dalla casetta.
Mi avvicino ancora con una mano davanti agli occhi per proteggerli e ad un tratto non la vedo più, è tutto scuro, mi viene un gran mal di testa... che succede?

Una strana sensazione che non avevo mai provato attraversa il mio copro, chiudo gli occhi istintivamente, spaventata dal poter essere rimasta cieca per aver guardato quella luce.

Sono un po' turbata, non capisco cosa stia succedendo, che diavolo è quella cosa luminosa sul muro?
Non ho mai perso conoscenza ma forse ora sta accadendo, è questa la sensazione? Che schifezza.
Dopo quelli che sembrano essere stati attimi infiniti, mi convinco ad aprire gli occhi.
Non ho perso conoscenza allora! So benissimo di essere rimasta ferma immobile nell'attesa che quella strana sensazione passasse.
Okay, non sono diventata cieca ma ...
Dove sono?

Quello intorno a me sembra il paesaggio di un bellissimo quadro.
Prominenti alberi e rada bassa vegetazione è tutto ciò che riesco a scorgere dalla mia posizione, ovvero da terra, devo essere caduta per lo shock.

Dinanzi a me sta un cespuglio con delicati fiori che non avevo mai visto, se la vista non mi inganna : quasi argentei, non posso fare a meno di ammirarli;
a proposito di vista: il luccichio ? Sparito.

Non so su cosa ragionare prima: come sono arrivata qui? Cosa diavolo è successo?

Forse non mi sono mai svegliata questa mattina...
Ma è impossibile, sento le spalle che mi dolgono per l'allenamento.

Mi alzo per cercare risposte, ora dove vado?

Osservo intorno in cerca di una pista da poter seguire ma sembra tutto identico, non so se sto tremando per il freddo o per l'agitazione, una lacrima solitaria mi cola sulla guancia, sono spaventata.

Vari cinguettii è tutto ciò che sento, come farò a trovare una strada?

Decido di proseguire dritto davanti a me, seguendo un rettilineo dovrò pur sempre sbucare da qualche parte, questa foresta non può essere infinita, no? Dopo questo folle avvenimento non ho più certezze.

Sto camminando da un po', non so quanto, ho ancora freddo e per non pensarci cerco di scorgere più dettagli possibili sulle forme delle foglie, i fiori, le bacche, sembra tutto nuovo, tutto diverso.

Sento dei rumori, qualcosa si muove tra gli arbusti di fronte a me, spalanco gli occhi e mi immobilizzo dalla paura, poi indietreggio lentamente ma la terra non è tersa e il rumore dei rametti che spezzo calpestandoli mi rimbomba nelle orecchie.
I rumori si intensificano e io non so se scappare tornando indietro o nascondermi, non faccio nessuna delle due cose, rimango immobile, se dovrò morire per la zampa di qualche mostruosa grande creatura, bene! È giunta la mia ora.

- Che mi venga un colpo, Signorina Veronica, benvenuta! Devo aver sbagliato qualche calcolo, l'aspettavo per il mese scorso, pensavo che non sarebbe più arrivata. Ah e buon compleanno mia cara.

Un anziano signore con un cappello a punta spunta dinanzi a me...
Io conosco questo anziano signore, il colpo sta venendo a me, sembra proprio Gandalf, esattamente come lo avevo immaginato io.
Ora sono certa di star ancora sognando.

Legolas ~ Quello che vorrei ~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora