20. Abbracci imbarazzanti

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Era lui.

Prevedibile dal momento che ne sono infatuata.
Non pensavo però, che fosse importante a tal punto da spronare il mio risveglio.

Lo guardo ancora un po'.
Quando mai mi ricapiterà di svegliarmi e trovarlo di fronte a me?
Così sorridente poi!

Improvvisamente vorrei una foto di questo momento.
Quando stavo "dall'altra parte", ero solita scattare sempre.
Volevo che tutto ciò di bello i miei occhi incontrassero, rimanesse eternamente in memoria.

Suppongo di essere una vista spettacolare, perché sta sondando il mio viso con quelle bellissime pozze, da qualche momento ormai che sembra eterno.
Devo dire però, che secondo me sono inguardabile:
sento di colpo il sudore che si avvinghia alla mia pelle.

Mi porto una mano alla tempia sentendo ancora qualche pulsazione e cercando, al contempo, di nascondere il mio viso.

- Quanto tempo è che sono in battag.. che sono così?

- Un po'.

Mi sorride ancora, portando poi una mano sulla mia, quella che avevo appena spostato sulla guancia.

- Devi riposare ora ma non farci più uno scherzo del genere, te ne prego...

Crollo sul cuscino appena odo la parola "riposare", sentendo immediatamente una fitta linciarmi il cranio.

Lui, che nel frattempo si era alzato, muovendo due passi nella direzione opposta al letto, al mio gemito scatta accanto a me.

- ...E non fare movimenti bruschi!

Alla vista del mio sguardo contrariato e rassegnato, emette un breve risolino.

Lo splendore che emana è veramente qualcosa forte, credo di essere troppo presa.
Come può essere,quello che sento, solo il fascino elfico?

- È un miracolo che tu ti sia svegliata.

Dopo aver visto i miei occhi spalancarsi, aggiunge subito:

- Io ovviamente confindavo in te...

Mi guarda come se attendesse una risposta.
Possibile che sia imbarazzo quello che colgo nel suo viso?
Ovviamente non è arrossito, non credo succederà mai.
Ciò che noto è veramente il cambiamento di un sottotono, ma nemmeno!
Non credo ai miei occhi.

Un suono ovattato giunge alle nostre orecchie.
La porta si spalanca, rivelando i miei amici!

- Scusate... dama Galadriel aveva visto, ci ha avvisato del tuo risveglio Veronica.
Sono così contento che tu sia con noi nuovamente!

Dicendo questo, un più che imbarazzato Aragorn si avvicina a me, per prendermi la mano e sfiorarne il palmo con le labbra.

Merry e Pipino invece corrono nella mia direzione, catapultandosi sul letto per stritolarmi con un abbraccio.
Al contempo è Merry a parlare:

- Ci hai fatto perire di paura signorina, non fare più questi scherzi di cattivo gusto!

Scendono poi dal letto e davanti ai miei occhi appare la fiera figura di Boromir.

Sta lì ad osservarmi, accompagnato da un imbarazzante silenzio, poi parla:

- Ragazzina...

Dice solo questo, poi improvvisamente anche lui si sporge verso di me e mi abbraccia velocemente per poi scattare verso la porta, rimanendo però dentro la stanza.

Sento Merry sussurrare a Pipino qualcosa sul fatto che lui, aveva sempre saputo che quell'uomo era un coccolone.
Ridacchio.

Frodo e Sam arrivano al mio cospetto e, mentre Sam non spiccica una parola sorridendo imbarazzato, Frodo mi porge i suoi più lieti auguri per il mio risveglio.

- Fate largo, razza di stangoni!

E chi può essere a parlare se non il mio nano preferito?

- Ragazza, sei una forza della natura!

E dicendo questo mi prende la mano inginocchiandosi, scompare così dalla mia visuale.

Una volta ricomparso dalla sponda del letto, vi sale sopra per abbracciarmi velocemente.

Non provavo così tanto contatto umano ( più o meno umano) da tantissimo tempo.
Era una bella sensazione, davvero piacevole.

Si vedeva però, che non erano gesti abituali. Quasi tutti, dentro quella stanza, erano in imbarazzo!

Qualcuno bussa alla porta, nonostante fosse aperta.

Tutti si ruotarono verso di essa, lasciando lo spazio necessario perché potessi vedere anche io.

Una leggiadra figura mi corre in contro per regalarmi l'abbraccio più emozionante che abbia mai provato.

- Mi hai fatta spaventata da morire. Cosa ti passa per la mente? Non farlo mai più, intesi?

La mia amica, la mia stupenda amica.

Una volta staccate, dopo quelli che credo siano stati 5 minuti pieni, Asdel sprona gentilmente tutti a sloggiare.
La maggior parte della ciurma si congeda per lasciarmi spazio e tempo per sistemarmi e riprendere delle sembianze decenti. Qualcuno però rimane.

- So che forse non è il momento ma ti comunico che dobbiamo ripartire al più presto.
Contento che tu ti sia svegliata mia amica.

Dicendo questo, Aragorn mi sorride per poi congedarsi.

Non è l'unico ad essere rimasto, davanti a me sta a ancora Legolas.

Lo guardo con aria interrogativa e, ruotando il viso, noto che anche Asdel lo sta fissando allo stesso modo.

Lui però non sta guardando noi, rivolge lo sguardo alla finestra.

- Principe, la regola vale anche per te, lo sai?

E dicendo questo, Asdel prende il braccio di Legolas per accompagnarlo gentilmente verso la porta.
Io ridacchio... Che scena!

Mentre lo sta scortando mi dice:

- Non hai idea di quanto tempo sia rimasto qui a vegliarti, non riuscivamo a farlo andare via!

Sentendo questo, i miei occhi si concentrano sulla figura del principe.
Lui, ormai fuori dalla stanza, mi guarda profondamente per poi spostare gli occhi verso Asdel con uno sguardo rassegnato.
Scompare poi oltre lo stipite della porta.

Io ed Asdel ci guardiamo:

- Raccontami tutto.

- Oh, non vedo l'ora mia cara umana, mi sei mancata così tanto!

Anche tu Asdel, anche tu.

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