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Danielle


10 anni prima.

Sento dei singhiozzi provenire dalla camera di mio padre.
Mi stropiccio gli occhi e guardo le mie sorelle dormire nei loro lettini. Regina dorme con la testa sul cuscino e ha un piede fuori dal letto, mentre Cecil ha i capelli tutti arruffati sul cuscino. Mi alzo dal letto e mi metto le mie ciabattine con il coniglietto, mi avvicino alla porta, la apro e guardo la luce del corridoio, è accesa.

Cammino sul parquet in legno e, noto che la porta della camera da letto è aperta, anzi socchiusa. Mi avvicino e guardo attentamente dentro. Guardo mio padre piangere e qualcosa in me si spezza. Tiene una fotografia in mano e le lacrime gli scorrono sul viso. Non ho mai visto mio padre così.. Distrutto.
<papà..?> lo chiamo in un sussurro, alza il capo e sorride tra le lacrime.<tesoro.. Hai fatto un brutto sogno?> scuoto la testa e mi avvicino.

<che hai..?> chiedo, mi siedo sulle sue ginocchia e accarezzo i suoi capelli ricci castani. <niente tesoro.. > so che sta mentendo, mio padre è un uomo gentile e sempre con il sorriso in faccia, ma da quando ieri l'ho sentito litigare con mamma, mi sono resa conto che il suo sorriso, è diventato finto. Guardo la camera interamente bianca dei miei genitori e mi rendo conto che manca qualcosa.

Non ci sono i vestiti di mamma, neanche la valigia. Un dubbio mi sorge in mente. È andata via.. ?
Lo guardo sospirando e inizio a sentire le lacrime agli occhi, <ma.. Mamma?> la mia voce si spezza e le sue lacrime aumentano, si tiene la testa affranto e io lo stringo in un abbraccio. <è andata via.. Con un altro.. >singhiozza più forte e io stringo la sua maglietta.

Vedere un padre piangere è sempre brutto, loro ti fanno sentire sempre protetta, invincibile, ti sembrano i re del mondo, ma quando li vedi piangere.. La tua infanzia se ne va un pò via. <papà.. > mi stacco dal suo collo e guardo le mie sorelle gemelle sul l'uscio della porta,<che succede? Mamma?>chiede Cecil in tono preoccupato.<è andata via.. Non tornerà> i miei singhiozzi arrestano un pò le mie parole ma ciò che è peggio, è vedere come la  faccia di Regina diventi impassibile.

Cecil corre verso papà, lo abbraccia e Regina guarda la scena con occhi spenti, i suoi bellissimi occhi grigio scuro diventano irriconoscibili e io mi rendo conto che forse...della mia sorellina, resteranno solo le macerie.

Per non far dormire da solo papà stanotte, abbiamo deciso di dormire tutti insieme. Io l'abbraccio da destra e Cecil da sinistra, mentre Regina si è messa sul suo petto, gli stiamo bloccando le braccia poverino.
Ad un tratto suona la sveglia, mi giro dietro e vedo che sono le otto del mattino. Sento mio padre mugugnare e dire<Regina.. Ragazze, devo andare a lavoro piccole> protestiamo un pò e lui ridacchia. Sembra stare già meglio rispetto a ieri.

<ciao piccole!> ci saluta con la mano e ed esce di casa. Per fortuna oggi noi non dobbiamo andare a scuola, o meglio, l'abbiamo convinto a non mandarci.. Ha chiamato la nonna però.. <nonna! Mi fai i muffin al cioccolato?> Cecil si aggrappa al suo grembiule e lei sorride piegandosi un pò. Nonna Gilda è molto dolce con noi, ci dà sempre quello che vogliamo, soprattutto a Cecil. <certo tesoro.> le sorride con quelle guanciotte paffute e io rido. <figurati certo che te le fa la Nonna> dice acida Regina.
<Regina, smettila> la rimprovero guardandola seduta sul divano.

<che ho detto?> fa la finta tonta e io alzo gli occhi al cielo. <sei solo invidiosa!> le urla contro Cecil. Eccole che ci risiamo. Le mie sorelle si litigano spesso, per motivi stupidi soprattutto. Cecil ottiene sempre quello che vuole e per questo Regina la insulta. <sei una viziata del cavolo> le dice bevendo il suo tè sulla poltrona.
<ragazze, i muffin sono per tutte tranquille> mia nonna si pulisce le mani nel grembiule e io guardo fuori dalla finestra. Sono talmente abituata ai loro litigi che non ci faccio più caso, non oso immaginare quando sarò grande.

DanielleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora