Danielle

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Danielle

Resto seduta sugli scalini della confraternita e aspetto Sebastian, devo dargli la chiavetta, potrebbe avere delle prove da usare contro Lillian o magari delle prove da distruggere, non lo so, può farne quello che vuole. Guardo le mie Nike bianche e mi sposto un ciuffo dietro l'orecchio, sono talmente lunghi i miei capelli che, a volte faccio persino fatica a legarli. Sento un rombo d'auto e alzo lo sguardo, è arrivato. Parcheggia davanti a me ed esce.

<sei vestita così bene per me? Dolcezza?> alzo gli occhi al cielo, <no, ho un appuntamento> il suo sguardo si incupisce, mi alzo e gli faccio la linguaccia<un appuntamento con un consulente di case> corruga la fronte<ti trasferisci?>,<no, cambio solo casa, abbiamo deciso di comprarne una esclusivamente nostra> annuisce e io scendo gli scalini. Non vorrei sbagliarmi ma, quando ha chiesto se mi trasferissi, ho visto un lampo di tristezza nel suo sguardo. <allora perché mi volevi qui?> chiede appoggiandosi alla sua Tesla nera.

<non qui, vieni con me> gli faccio strada e lui mi segue. Dobbiamo essere soli,non vorrei che qualcuno ci sentisse. Camminiamo sul marciapiede sopra la spiaggia e quando vedo una panchina mi siedo, Sebastian si appoggia al palo di fronte e appoggia un piede su esso. Mi guarda serio in volto, probabilmente gli faccio paura data la mia serietà e il mio silenzio ma, questa è una cosa seria.

Estraggo dalla tasca la chiavetta e non appena la vede strabuzza gli occhi. <hai la chiavetta? Ma.. Come?...> scuoto la testa, <ce l'ho e basta, voglio che la prenda tu> lo guardo in volto e gli intimo di prenderla<ci sono delle prove per te, puoi usarle a tuo piacimento, puoi fare quello che vuoi con questa, fai solo ciò che credi sia meglio però> mi alzo e mi avvicino a lui, scuote la testa con un sorriso addolcito<fai questo per me..?> mai fatto nulla di simile per nessuno, se lo sto facendo e perché reputo che lui se lo meriti.

La prende tra le dita e dopo mi guarda con, non lo so.. Ammirazione? Dolcezza? Credo sia un mix. <grazie> mi sorride e io ricambio. Mi piace il suo sorriso, lo rende più bambino e meno pervertito. <suppongo che adesso dovrei sdebitarmi> alzo un sopracciglio e lui mi tira dal braccio verso di lui, mi stringe e io ricambio lentamente mettendo le braccia dietro il suo collo.<ma dov'eri tutto questo tempo?> la sua voce diventa nostalgica e a me batte forte il cuore, mi fa sentire speciale, quando nessuno è mai riuscito.

Strofina il naso sul mio collo. Mio Dio il suo profumo è buonissimo, sa di cannella. <mi piace il tuo profumo> dico diretta, ridacchia e dopo si stacca. <piace a tutte> mi fa l'occhiolino e io gli do un pugno sul braccio<io non sono tutte> sorride in modo strano,<lo so.. > i suoi occhi si scuriscono non appena guarda le mie labbra, diventano più scuri del solito. Deglutisco e mi allontano, <forse è meglio andare no?> chiedo evitando l'imbarazzo che mi tormenta. <va bene> la sua risposta è stata un po' evasiva, l'ha detto per fare contenta solo me, forse non vuole andare via lui.

Il nostro ritorno alla confraternita è silenzioso, proprio come all'andata. Forse è arrabbiato con me. <Seb> lo fermo, mentre sta per salire in macchina, <dimmi> si volta verso di me, però non mi guarda. <sei arrabbiato?> chiedo appoggiandomi con la spalla verso il finestrino, di fronte a lui. <no> sta mentendo, il suo tono è seccato. <dimmi la verità, vuoi stare ancora?> evita i miei occhi, di nuovo. <Seb! Mi rispondi?> mi sto innervosendo, che cosa gli costa dirmelo? È così grave da ammettere?.

<mi costa cazzo, va bene?! Non ti devo dare spiegazioni su come mi sento, non sei niente per me, non sei né la mia ragazza che io neanche voglio, e né nient'altro.> sussulto al suo tono gretto e arrabbiato. Ma che gli prende? Non ha mai fatto così con me, ha avuto degli scatti ma mai così.
<perché fai così? Non ho detto niente di male Sebastian, lo so di non essere la tua ragazza e neanche tu sei il mio ragazzo, qual'è il tuo problema?!> sto alzando la voce adesso, sono davvero furiosa, se la sta prendendo con me per cose futili.