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Danielle

<Regina, Cecil! I ragazzi stanno per arrivare!> tra qualche minuto partiremo per andare in montagna, ho preparato la mia valigia e uno zainetto, forse ho esagerato ma, mi piace essere attrezzata quando parto. <Ma tu hai preso i costumi da bagno? Ha la vasca idromassaggio ha detto Jordan> ha pure la vasca idromassaggio?! <quando te l'ha detto?> chiedo, scende le scale con lo zainetto e il trolley. <Stamattina, dopo che hai parlato del viaggio, mi ha mandato un messaggio> annuisco anche se sospettosa, ancora non ho capito se tra quei due c'è qualcosa.

Vado sopra a prendere due costumi da bagno e dopo che li ispeziono per bene, decido si metterli nello zainetto. Scendo le scale e noto che Cecil è già pronta, le sorrido <ma guarda quanta premura, ti sei messa persino un vestito> ridacchio, diventa rossa e Regina le fa un occhiolino. <Smettetela! Volevo mettermi qualcosa di carino tutto qua> fa spallucce. Si come se le credessimo. Suonano al campanello e io vado ad aprire.

<Buongiorno bellezza> alzo gli occhi al cielo, questo Jordan è un idiota. <Regina, c'è Jordan> mi volto verso dietro, lei prende il trolley e si mette lo zainetto in spalla. Oggi regina si è messa un pantaloncino a jeans corto e una camicetta corta a canotta, rosa. Chissà se vuole fare colpo su Jordan, non credo comunque. <Andiamo> lo sorpassa e lui le guarda il sedere.<è sempre così lei?> chiede curioso,<no, solo con te> fa una faccia contraddetta e poi usciamo tutte da casa.

<Sebastian?> chiedo, non vedendolo.<eccolo> vedo una macchina nera e lucente svoltare il vialetto, si ferma davanti a me e abbassa il finestrino, <buongiorno Nell> sorrido e apro  dietro. Neanche una mano mi da, questo ingrato, chiudo lo sportello e mi metto davanti. <Seb, seguici con la macchina> gli dice Dre con il suo BMW.
<si>. Dopo che le macchine partono noi li seguiamo da dietro, davanti a noi c'è Dre con Cecil mentre Jordan e Regina sono davanti a loro.

<Ci siete stati altre volte in campagna? Nella villa intendo> chiede per rompere il silenzio.
<si qualche volta, quando non c'è lezione andiamo> guarda davanti a sé e io analizzo la sua mascella perfetta. Si è messo una camicia a Manica corta il lino verde scuro, di sotto porta i jeans strappati e i suoi soliti scarponi.
<Smettila di guardarmi> dice d'improvviso, <perché ti crea fastidio?> chiedo voltandomi con il corpo verso di lui, sorride sfacciato<non ti conviene provocarmi, ancora neanche siamo arrivati e già mi sfidi> ridacchio e lui ritorna con lo sguardo sulla strada.

Durante il viaggio accendiamo la radio di tanto in tanto, però non c'è nulla di interessante, che seccatura. <in questa radio non c'è nulla> sbuffo e lui mi indica il cruscotto. <c'è una chiavetta lì, mettila>apro e la incastro nella radio.< Ti sei scaricato delle canzoni?> chiedo perplessa. <Si, non c'è un cazzo in radio ogni volta..> scuote la testa e io scoppio a ridere, dopo avvio la musica. <Sweet home Alabama, Sul serio?> chiedo alzando le sopracciglia, mi fissa sconvolto<non ti piacciono?> bè in realtà non mi dispiacciono, ma non pensavo che addirittura ci facesse una compilation!. <mi garbano, non sono una fan sfegatata, però li apprezzo> fa un sospiro di sollievo. <Ti stavo già lanciando fuori dal finestrino> rido alla sua faccia sconvolta e mi godo la canzone.

Dopo circa un'ora di viaggio, intraprendiamo una stradina circondata da prati. <Siamo arrivati?> chiedo guardando intorno, ci sono delle casette in legno a destra mentre a sinistra c'è un enorme fiume. <Quasi>, sale una stradina fatta di asfalto grigio e dopo qualche altro metro   si ferma davanti ad un enorme casa in legno, circondata da alberi e da qualche pietra. <È bellissima> la guardo con la bocca aperta e lui ghigna. <Non hai visto dentro ancora.

La casa è a tre piani, in alcune parti è in pietra mentre in altre in legno puro, ha delle enormi vetrate che ci mostrano gli interni,dei balconi con ringhiere  e un prato all'esterno con piccoli scalini in pietra. È davvero bella.

<Scusa ma che lavoro fa il padre di Jordan?>chiedo mentre lui mi aiuta a tirare fuori il trolley

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<Scusa ma che lavoro fa il padre di Jordan?>chiedo mentre lui mi aiuta a tirare fuori il trolley. <L'avvocato, ha i soldi che gli escono dal culo> lo beffeggia.
<Vi piace?> chiede uscendo dalla macchina, <è davvero bella complimenti> gli sorrido e lui si volta per vedere la reazione di Regina, <Jordan, voglio la camera più grande> si mette gli occhiali da sole e va verso la porta sotto il suo sguardo esasperato. <Dre la posso portare pure da sola sai?> fisso a Cecil con quel tipo, lui non l'ascolta e continua ad avanzare con il suo trolley.

<Andiamo su> seguo Sebastian per il piccolo sentiero e una volta dentro, ammiro la bellezza di questo posto. Non appena si entra si vede la parete in legno, due divani bianchi uno di fronte l'altro, un tavolino al centro, la TV all'angolo e un Camino accanto. La cucina è a sinistra, molto moderna, il tavolo è davanti la porta finestra, le scale invece sono accanto a un mobile, vicino al tavolo.

<Io non me ne vado più via> sorride Regina, <Bè, si potrebbe anche fare.. >ammicca Jordan serio. <Ho cambiato idea>scoppiano tutti a ridere e poi lui affranto, ci fa fare il giro della casa. Ha un altro salotto, due bagni e una sala giochi, di sopra invece ci sono quattro camere mentre al terzo piano c'è ne sono altre tre per gli ospiti, ciascuna munita di bagno. La vasca idromassaggio è sia sul terrazzo che in giardino. Formidabile, basta.

Sebastian mi ha portato nella camera di sotto, al secondo piano, quella più appartata poi.
Ha le pareti grigie, il letto matrimoniale a sinistra una cabina armadio avanti il letto, un bagno, la TV all'angolo, ha tutto.
<Perché hai scelto questa?> chiedo curiosa, chiude la porta e fa uno sguardo da furbetto. <Secondo te?.. >alzo gli occhi al cielo. Ma non era lui che non voleva fare nulla? <ma non hai detto che non mi baciavi?> chiedo buttandomi sul letto.
<in bocca solo> si caccia gli stivali e la maglietta mettendo in mostra il suo petto scultoreo.

<Perché ti spogli?> chiedo confusa. <Fa caldo> ma non è vero.<Non fa caldo qui> rispondo seria, si gira di scatto <chiedilo al mio cazzo> apro la bocca sconvolta. <Sebastian!! Ma insomma> scoppia a ridere e sale sul letto. Si sdraia su di me e puntella i gomiti accanto al mio viso.<A che pensi?> chiedo mentre mi sposta un ciuffo dalla fronte, <meglio che non te lo dico> ridacchia e io gli lascio uno schiaffo sul petto. <Ma fai così con tutte?> chiedo interessata,
Mi guarda attento, sorride e nega con la testa<bugiardo> non ci credo proprio che fa così solo con me, cascamorto com'è.

<Si ci provo con le altre ma non sono così spinto, solo con te> accarezzo il suo mento con un dito e lui lo morde. Mi piace stare così con lui, si crea questa intimità che mi fa riscaldare il cuore ogni volta, ho preso proprio una bella batosta mi sa.
Mi bacia sulla guancia con lentezza e dolcezza. Adoro le sue labbra, sono morbide. Lascia una scia di baci lenti dall'alto verso il basso, passo le unghie sulla sua schiena e faccio i grattini, so che piacciono ai ragazzi, lui non è da meno, infatti non appena tocco la sua schiena si rilassa, gli vengono i brividi.

Se continua così io non mi fermo, non ho molto controllo. <Seb.. > sussurro quando scende con le labbra sul mio collo, lo bacia con passione e io ho difficoltà a contenermi.<Fermo... > soffio sul suo orecchio, morde il collo e io riapro gli occhi estasiata. Maledizione così non va, voglio farlo, ma devo essere sicura che lo voglia pure lui. Lo stacco con forza e lui si alza a metà busto. <Basta.. > dico seria, ha il fiatone, si vede che è accaldato. Mi alzo e vado in bagno.

Questa gita in montagna sarà un vero incubo per me.

Angolo autrice.

Tre capitoli oggi. ❤

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