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Danielle

Spengo la sveglia sul telefono e sbuffo seccata. Non ho voglia di alzarmi oggi, ieri siamo tornati verso mezzanotte e stare tre ore a bere e ballare non è stata un buona idea. Svolto la coperta e mi alzo a malavoglia dal letto, <Dio mio> mi guardo allo specchio e noto che ho ancora il vestito di ieri addosso. Se non sbaglio ieri ha guidato Cecil, eravamo troppo ubriache io e Regina, non ci reggevamo in piedi.

Mi spoglio e mi metto direttamente sotto la doccia, il trucco va via con l'acqua e, il sapone mi aiuta a ridare un buon profumo alla mia pelle. I capelli li ho lavati ieri perciò sto attenta a non bagnarli, per fortuna che mi ero fatta una crocchia in testa.
Esco dalla doccia, mi asciugo metto l'intimo bianco semplice ricamato, dopo prendo un paio di leggins neri, di sopra metto una camicia larga bianca in lino e i rigiro le maniche, poi spruzzo un po' di profumo e il gioco è fatto.

Ai capelli faccio una coda alta che raccoglie tutte le ciocche, in questo modo sembro ordinata almeno. Infilo le Nike bianche air max e poi scendo le scale. <per fortuna siete già pronte voi> come diavolo fanno ad alzarsi sempre prima? <volevo fare colazione a casa, non mi va di andare sempre in caffetteria> dice Cecil, annuisco e dopo qualche minuto, prendo il casco e lo zainetto.<Danielle, mi dai un passaggio? Mi secco guidare oggi> annuisco a Regina, prende l'altro casco, quello rosso e, dopo usciamo.

<Cecil non viene?> chiedo confusa, <ha lezione alle nove e mezza lei> annuisco e poi metto in moto<reggiti> si stringe con le mani al mio ventre,dopo essersi legata il casco. Partiamo e con la mia velocità in strada, dopo 10 minuti siamo già li, davanti il parcheggio. Scende e io faccio la stessa cosa, poso le chiavi in tasca e dopo mi avvio dentro insieme a lei. <Credo che quel Dre abbia detto qualcosa a Cecil>dice d'improvviso, la guardo confusa, <cosa?> scuote la testa<qualcosa che la fa ragionare parecchio, troppo pure > che diavolo può averle detto?.

<Non ti ha detto nulla lei?> domando seria,<ha detto che c'entrava Lillian> quella pazza è sempre in mezzo, non oso immaginare che diavolo ha scoperto. Purtroppo io e mia sorella ci dobbiamo separare per andare in aule diverse, oggi Gary non viene, non si sente bene perciò sono sola. Mi siedo nell'ultima fila e poso lo zainetto a terra, ricevo un messaggio e apro il telefono, Sebastian.
"Sei sobria oggi?" Alzo gli occhi al cielo, il ricordo di ciò che ho fatto ieri mi tormenterà a vita. Non mi pento del bacio ma del mio comportamento, cavolo sembravo una disperata.

"Si" Mando la faccina che mi copre gli occhi e lui ne manda una sorridente, scemo. Iniziano ad entrare gli altri ragazzi del corso e io poso il telefono nella tasca della giacca. <Buongiorno a tutti> la professoressa di scienze indossa un completo con giacca e pantalone lungo, è sofisticata la tipa. <oggi, spiegherò un nuovo argomento, perciò prendete appunti perché su esso, ci sarà un test con un punteggio, chiaro?> ah, fantastico..
Durante tutta la lezione ho preso degli appunti, ed è stata un' impresa farlo, la professoressa spiega troppo veloce.

A fine lezione esco e quando vedo appoggiato al muretto Sebastian, il mio cuore perde un battito. Che ci fa qui? Sorride spavaldo<ciao bellezza> ridacchio e mi avvicino, <ciao anche a te> mi prende subito dai fianchi e mi spinge contro il muro, mi imbarazzo, cavolo ci guardano tutti!. <Sebastian, ci fissano> dico facendogli cenno di voltarsi, annuisce menefreghista e si avvicina alle mie labbra, mi scosto e lui fa una smorfia<che palle> lo guardo male <hai qualche problema?> chiedo seccata. <No, nessuno> fa una risatina falsa e io stringo i pugni.

Partiamo male. <avanti dimmi il tuo problema> rispondo con indifferenza e lui scuote la testa rassegnato, <lascia perdere> ma perché non parla mai? Crede che io sia una veggente forse? Sospiro, <dimmi, sul serio> addolcisco il mio tono e lui mi guarda negli occhi. È frustrato, il suo sguardo sembra stanco.
<ho bisogno di staccare la spina, per un po'> c'è qualcosa che non mi dice, <è successo qualcosa con Lillian?> tentenna però poi annuisce, forse è per ieri, le ha detto qualcosa.

<Che ti ha detto?> si morde il labbro e inspira, ogni volta che il suo sguardo si fa serio, mi mette paura. <vuole che mi allontani da te.. > strabuzzo gli occhi. Non può farlo, non può impedirgli di stare vicino a me.<Perché? Che cosa le hai detto?> fa una risata amareggiata, <se non mi allontano, farà del male a te e alle tue sorelle> no... Non può..
<Cosa.. ?> lo fisso incredula, non si deve permettere, io.. Non voglio. <Non lascerò che ti tocchi né te, né loro, non lo permetterò,>scuoto la testa e lui mi accarezza le guance. <Ma, ci deve essere un modo per incastrarla, non può vincere sempre lei!> ormai sto urlando. Urlo per rabbia, perché non voglio che tocchi le mie sorelle e perché non voglio separarmi da... Lui.

<Che cosa ne hai fatto di quella chiavetta?> chiedo ormai esasperata, <l'ho buttata via, non ha altre prove su di me>, <ne sei sicuro?> annuisce e poggia la sua fronte sulla mia. <sei la miglior cosa che mi sia mai capitata Danielle McQueen> no, no. Scuoto la testa, <non ti azzardare a dirmi queste cazzate come se fosse un addio, non lo fare Sebastian no!>sorride intenerito.
<Che diavolo le hai promesso?> chiedo con gli occhi lucidi, si prende un attimo per rispondere e, dopo il buio totale<di diventare il suo ragazzo>risponde con tono grave.

Che..? Schiudo la bocca e in questo momento è come se fossi tornata indietro nel tempo, come quando mio padre aveva il cuore a pezzi per via di mia madre, come quando il dolore era talmente forte da non riuscire a respirare o mangiare, come quando pur di proteggermi ho creato quel patto, ormai è troppo tardi però, non posso rifarlo, non posso tenere più lontano nessuno perché l'unico che il mio cuore se l'è preso, adesso me l'ha portato via.

<Sebastian.. > la voce di Lillian lo fa voltare infastidito verso dietro, la guardo con odio e lei sogghigna attorcigliandosi una ciocca bianca tra le dita. <tesoro, dobbiamo andare, sai mio padre vuole che ceni con noi stasera>sorride maligna. Stringo i pugni, non posso fare nulla, dovrei scegliere tra lui e le mie sorelle, sono bloccata. Si avvicina e arpiona una mano sul suo bicipite, mi fissa in colpa lui, invece lei gli sussurra all'orecchio<stasera... Sai.. Potremmo> basta, mi volto di scatto e me ne vado via. E Adesso? Che cosa faccio?


Angolo autrice.

Altro capitolo stasera. 😢❤









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