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Danielle

Esco dalla mia camera in pigiama e mi dirigo in cucina per cenare insieme alle mie sorelle. Oggi è domenica quindi non abbiamo avuto lezioni, ho passato una giornata tranquilla, ho chiamato mio padre e mi sono vista un film in TV. Sono una ragazza molto semplice al contrario di quello che credono in molti, mi piace trovare la felicità nelle piccole cose.

Chiudo la porta della mia camera e sto per girare a destra, quando vedo Lillian. Indossa un vestito argentato con una manica lunga sola. Porta i tacchi alti con plateau neri. Non appena mi vede fa un sorriso derisorio, scende le scale con la sua coda di cavallo e si atteggia. <che classe> mi sfotte. Non le conviene ridere perché la prendo a schiaffi. <attenta sulle scale, non sia mai che cadi> ghigno antipatica, mi regala uno sguardo d'odio e io mi do il cinque mentalmente, sono simpatica lo so.

Mentre scende le scale io mi attacco alla ringhiera in legno e guardo di sotto, lei apre la porta e da lì spunta Sebastian. Indossa un jeans nero e una camicia dello stesso colore, i polsini sono arrotolati e i suoi capelli neri sono lasciati spettinati come al solito, infatti con la mano se li tira per dietro. Sarà antipatico ma è bellissimo. Mentre lei prende il cappotto lui alza il capo verso le scale, come se si sentisse osservato, mi individua e i suoi occhi ricominciano a brillare.

Alzo le sopracciglia e lui mi guarda divertito, mi fa l'occhiolino, la signorina però non è d'accordo perché non appena nota che mi sta guardando lo tira via, <che cazzo ti tiri?> risponde burbero lui, si stacca ed esce fuori spedito, lei corre verso di lui per poi chiudere la porta. Patetica.
Scendo le scale e mi dirigo in cucina per preparare qualcosa, dopo cinque minuti scende Cecil<ey, che mangiamo?> chiede curiosa, mescolo la salsa per i tacos e lei sorride. <tacos?!!> annuisco e lei esulta<si!, è per questo che stamattina sei andata a comprarli?> dopo aver chiamato a mio padre ero andata a fare un pò di spesa, altrimenti non so cosa avremmo mangiato, probabilmente piatti vuoti perché qui non comprano niente le ragazze.

Ognuno fa per sé, funziona così qui.<carissime! Buonasera> Regina entra in cucina con il suo pigiama viola, Cecil mette la mani sui fianchi e io le guardo divertita. <inizia ad apparecchiare su!> la comanda, Regina la fissa in cagnesco<vai a cuccia tu> iniziano a battibeccare e io alzo gli occhi al cielo<finitela, apparecchiate entrambe su> mettono il broncio ma poi fanno ciò che dico. Dopo aver messo l'insalata, la carne tritata e altre verdure, li metto in un piatto e i tacos sono pronti.

<buon appetito>, <buon appetito> rispondono. Iniziamo a mangiare e dopo un pò Regina mi guarda furba<allora... Tu e Sebastian eh.. > mi fa l'occhiolino e per poco Cecil non sputa tutto. <io e Sebastian cosa?> chiedo confusa, <insomma, ho saputo che ieri è uscito dalla tua camera> ma se lei neanche c'era, almeno ché, non l'abbia visto Cecil..<l'hai visto vero?> mi rivolgo a lei che tenta di nascondersi. <oh andiamo, è venuto lui da me, non l'ho chiamato io e poi non è successo nulla> dico facendo spallucce.

<ma, in caso se succedesse?> chiede Regina interessata, <nulla, non succederebbe niente ok? Non voglio illudere nessuno, non di nuovo> dico seria. Ciò che ho fatto a Mitchell non lo dimenticherò mai, ci tenevo a lui ma non in quel senso e vedere il suo sguardo devastato è stato un colpo. Regina sospira ma sta in silenzio. <Ma lui ti piace vero?> domanda Cecil, scuoto la testa<mi intriga ma basta, non lo conosco, non posso dire che mi piace.> , <e lui? Ti vuole?> chiede curiosa, <non lo so, di sicuro è attratto ma credo lo sia solo fisicamente, ha detto che mi vuole portare a letto solo.> sembrano zittirsi entrambe, perciò io mi alzo è inizio a pulire.

Dopo aver mangiato saliamo in camera di Regina, ci ascoltiamo un pò di musica e ridiamo come matte. La camera di Regina è lilla, non appena si entra c'è il letto sulla parete al centro, due comodini, un tappeto rosa chiaro, una scrivania sulla destra e sulla sinistra c'è la cabina armadio. Cecil grida a squarciagola <i love you Baby!... Maledizione poi non la ricordo più> scoppio a ridere e lei inizia a picchiarmi con il cuscino<come osi? Prendere in giro le mie doti canore?> fa una faccia scioccata e Regina inizia cantare 'the Final Countdown'. <we are leaving togetherrr!> canta a squarciagola, le lancio le mie ciabatte con il cigno.<si, lo so! Volete il bis!> facciamo segno di no con la testa e lei fa l'indispettita<non avete buon gusto> dopo averle fatto il dito medio e aver ballato just dance per tutta la serata, si fa tardi.

<buonanotte ragazze> sbadiglio, <notte> esco dalla camera di Regina e Cecil va nella sua.
Siccome ho sete scendo in cucina per andare a bere qualcosa. Prendo una bottiglietta d'acqua e bevo, spengo la luce e sto per salire sopra quando bussano alla porta. Ma chi è a quest'ora? È mezzanotte passata, pe altre ragazze hanno le chiavi perciò chi è?. Guardo dallo spioncino è vedo dei capelli neri, l'orecchino nero e mi basta per capire che è Sebastian. Apro il portone e lo guardo con un ghigno,<come mai qui?> fa un sorrisetto innocente, <passavo di qua, per caso> si come no.

Entra, senza darmi neanche il tempo di chiederglielo e io chiudo la porta.<bel pigiama> mi squadra sfacciato. Il mio è un pagina semplice, rosa scuro in raso. <bè che ti aspettavi? perizoma e balconcino in pizzo?>è ovvio che si aspettava una cosa simile, infatti il suo sguardo lo tradisce., <bè se vuoi puoi restare pure nuda..> sussurra con voce calda al mio orecchio, mi stacco e cammino verso il salone, sento le sue risate e gli intimo di fare silenzio.

Mi siedo sul divano a L e lui fa la stessa cosa, mi giro verso di lui che mi guarda attento,<allora come mai qui?> chiedo aggiustandomi lo chignon.<la festa era un vero strazio, mi stavo rompendo lì> sbuffa e si mette le mie gambe sulle ginocchia.<ti sei divertito con qualcuna no?> chiedo con un ghigno sicuro, <forse.. Sei gelosa?> sorride e io scuoto la testa. <mai stata gelosa, mai sarò, spero> sussurro l'ultima parola.
< a Lillian non gli piaci proprio sai> annuncia spavaldo. Bè non mi racconta nulla di nuovo.

<ma non mi dire> sbuffo ironica, il suo sguardo si fa serio, <non scherzo, stai attenta> la sua premura non la capisco, prima non vuole parlarmi di sé però poi  mi intima di stare attenta. <perché sei così con me?> domando, accarezza le mie gambe, <ho visto delle cose che hai fatto e mi sono piaciute> sorrido a trentadue denti. <ti piaccio eh?> lo prendo in giro e lui alza gli occhi al cielo<smettila di dire cazzate> si, si, menti a te stesso Sebastian. Rido e lui mi tira il polso, finisco sopra di lui a cavalcioni.

<zitta ora> risponde rude, ridacchio e passo le mie braccia dietro il collo, respira su esso e le sue mani finiscono sotto la maglietta del pigiama, sfiora la mia pelle e mille brividi partono su tutto il mio corpo. <non esagerare> lo avverto, sento che sghignazza, mi lascia un bacio sul collo.<ti farei di peggio di un bacetto fidati> mi mordo il labbro inferiore. Non ha proprio pudore, questa sua schiettezza mi stuzzica. Gli tiro i capelli verso dietro e in questo modo ci guardiamo negli occhi. <tu non mi faresti niente, che io non voglia> mi guarda le labbra, si morde le sue con forza e si getta sul mio collo, morde un punto preciso e io schiudo la bocca in cerca di aria.

Morde con forza e poi lecca per alleviare il dolore. Mi lascerà un succhiotto probabilmente. <Sebastian!> lo richiamo dopo essermi staccata, io sono sconvolta e lui ride.<mi hai fatto un succhiotto vero?> annuisce.<perchè? Ora dovrò coprirmi scemo> provo ad alzarmi ma lui mi tiene ferma dai polsi, si alza con me addosso e mentre io gli ripeto di finirla lui sale le scale diretto in camera mia. È completamente fuori di testa.

Angolo autrice.

Arriva l'altro tranquille, però stasera. 💕



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