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Lo vedo sbuffare per poi prendermi per le braccia e farmi salire sul palco.

《Conosci questa canzone?》mi chiede, mostrandomi lo spartito mentre mi porge il microfono.
《No. Suona questa.》gli dico nell'orecchio la canzone, coprendomi la bocca con una mano.
《Ma...》comincia a dire, ma i miei occhi lo fulminano prima che possa finire la frase, così va dai suoi amici per riferire la canzone.

Mi sistemo il vestito e mi schiarisco la voce, per poi abbassare lo sguardo e incontrare gli occhi di Amber.
Le mostro il pollice all'insù mentre lei fa "no" con la testa.
Ma dai, anche da ubriaca è una guastafeste.

Quando la musica parte, il locale tace e tutti gli occhi si fissano su di me.
Ed è in questo momento che mi pento di essere salita su questo maledetto palco.
Le mie mani cominciano a tremare e così anche le gambe.
Maledetto il mio cervello, maledetto alcool!
Ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro.
《All I am is a man
I want the world in my hands
I hate the beach
But I stand in California with my toes in the sand
Use the sleeves of my sweater
Let's have an adventure
Head in the clouds but my gravity's centered
Touch my neck and I'll touch yours
You in those little high waisted shorts, oh》

La canzone comincia e il mio cuore palpita nel petto. Sono ferma come un bastone, nonostante nel mio corpo giri tanta vodka.

《She knows what I think about
And what I think about
One love, two mouths
One love, one house
No shirt, no blouse
Just us, you find out
Nothing that wouldn't wanna tell you about no...
'Cause it's too cold whoa
For you here and now
So let me hold whoa
Both your hands in the holes of my sweater》
E la gente sotto di me comincia ad alzare le braccia al cielo.

Il mio cuore perde un battito nel vedere il sorriso nei volti di quelle persone.
Amber, ormai andata, salta in un angolo mentre canta a squarciagola.
Comincio finalmente a sentirmi a mio agio, e il mio corpo si muove a ritmo di musica mentre i miei occhi si socchiudono leggermente.

E per un momento, mi sento come se stessi volando.
Mi sento trasportata in un mondo magico, con tante emozioni nello stomaco, la mente libera, la mia voce che rimbomba intorno a me, un microfono tra le mani.

《It's too cold whoa
For you here and now
So let me hold whoa
Both your hands in the holes of my sweater
It's too cold,
It's too cold
The holes of my sweater...》e quella magia finisce senza che io me ne accorga.

Il locale giace in pochi ma lunghissimi secondi di silenzio.
Ma poi, il primo battito di mani, da parte di Amber che urla il mio nome, fa generare una reazione a catena e le mie orecchie si riempono del suono che noi umani utilizziamo per mostrare apprezzamento.
Fischi, urli, palmi di mani che schioccano tra di loro.
Sorrido timidamente e ringrazio tutti, soprattutto il ragazzo che mi ha fatta salire, per poi scendere e tornare da Amber.
《Sei stata pazzesca!》mi dice, abbracciandomi forte.

Ricambio l'abbraccio e faccio un sorriso a trentadue denti, uno di quei sorrisi veri, sinceri.
La accompagno fino al bancone e ordino due shot.
《E menomale che avremmo dovuto bere poco.》dico, buttando giù con un gesto veloce il liquido trasparente.
Amber mi segue e contorce la faccia, sicuramente per il pizzicore alla gola.
《A proposito, scusa Brooke. Ti avevo promesso di tenerti d'occhio ma sei tu che stai controllando me questa sera.》ridacchia.
《Non preoccuparti. Adesso andiamo, è tardi.》la afferro per un braccio e insieme andiamo verso l'uscita.
《Cosa pensi di fare, guidare? Non siamo nelle condizioni adatte bellezza.》biascica, aumentando la presa sul mio braccio.
《Chiamerò Theo.》dico, aprendo la porta.

Ma qualcuno picchietta insistentemente sulla mia spalla mentre lo sento blaterare qualcosa.
《Hey, hey, aspetta! non te ne andare.》
Mi giro e trovo davanti a me un signore di mezz' età: parte superiore della testa calva, occhiali a goccia, catena d'oro al collo e una tuta.
Lo guardo incuriosita.
《Oh, perdonami, non mi sono presentato.》mi porge la mano e sorride.
《Sono Pete West, proprietario del locale.》
Gli stringo la mano.
《Io sono... Brooklyn. Brooklyn Reed.》continuo incerta.
《Mi ha impressionato molto la tua voce. Certo, eri un pò brilla, ma ci si può lavorare. La gente in questo posto non si divertiva così da anni.》mi dice, trepidante.
《Quindi?》lo incalzo, inarcando un sopracciglio.
《Beh, volevo chiederti se... ti piacerebbe esibirti nuovamente nel mio locale.》

Prisoner - animedifferentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora