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《Io... non lo so. Mi guardi in modo strano.》
《In che modo ti guardo?》ridacchia, facendo un passo indietro.

Cerco di trovare le parole, ma lui - nel frattempo - si posiziona dietro di me cogliendomi di sorpresa.
Le mie spalle sono contro il suo petto, e lui china la testa accanto al mio orecchio per potermi parlare.
Prende la mia mano e me la porta al petto.

《Pensa a ciò che ti da fastidio e scaccialo dalla tua mente.》faccio ciò che mi dice.
《Respira, inspira... respira, inspira...》e dettata dalle sue parole il mio petto si alza e si abbassa lentamente.
Appoggia la sua mano sulla mia e un soffio che esce dalle sue labbra colpisce il mio collo, facendomi rabbrividire.

Il cuore comincia a galoppare forte nel mio petto, così forte che temo che anche lui possa sentirlo.

《Ora prova a cantare.》mi dice con voce calma, ignoto del vortice di emozioni che sento nel mio stomaco.
《Credo che così sia solo peggio, Aron.》riesco a dire in un filo di voce.
Preme più forte la mano sul mio petto e si accorge dei battiti accellerati del mio cuore.
《Va tutto bene?》mi chiede, facendo un passo indietro.
Non sentire più il calore del suo fiato sul mio collo e la presenza del suo corpo alle mie spalle mi fa riprendere dal mio stato di trance.
《C-credo di sì... diciamo che mi mette a disagio la troppa vicinanza.》mento, perché neanche io saprei darmi una risposta a questo.
Aron scompare in cucina e torna dopo poco con un bicchiere d'acqua.
《Scusa... non volevo farti questo effetto. Volevo solo aiutarti a calmarti.》dice, grattandosi nervosamente la nuca.
《La prossima volta mi terrò a debita distanza.》mi sorride dolcemente, e le sue parole un pò mi rattristano.

Deve stare lontano da me, ma... ciò che è appena accaduto mi è piaciuto.

Bevo l'acqua e ci concentriamo su un altro che brano che, stranamente, viene meglio del primo.
Purtroppo la mia voce continua a tremare, ma Aron dice che dobbiamo ancora lavorarci e che ci vorrà del tempo...

-

Una volta tornata casa, mi butto sul letto e guardo il soffitto, ripensando a ciò che è accaduto oggi a casa di Aron.

Devo considerarmi fortunata dato che non si è accorto di niente ma, diamine... cos'era quello?

Sento un vuoto in mezzo al petto da quando ho messo i piedi fuori da casa sua.
Un vuoto che non riesco a colmare, estremamente doloroso, che mi corrode.
Un pensiero fisso nella mia mente, un pensiero che non riesco a scacciare via.
Decido di chiamare Amber per avvisarla del fatto che sono libera, così potremmo vederci.
Dopo poco mi risponde, dicendomi di raggiungerla a casa sua.

Spero almeno di svagare la mente e concentrarmi su altro, perché non sopporterei passare del tempo con la mia amica mentre la testa è da tutt'altra parte.
Raggiungo la villa Grey e suono il campanello, aspettando che Amber venga ad aprirmi.
Mi raggiunge e usciamo in giardino.
《Com'è andata la lezione?》mi chiede, sedendosi sul bordo della piscina e immergendo i piedi nell'acqua.
Io faccio lo stesso, posizionandomi accanto a lei.

Proprio questa domanda doveva farmi?
Una domanda che non fa altro che riportarmi a questo pomeriggio, ad Aron dietro di me, alla vicinanza delle sue labbra...

《Bene. Ha detto che sto migliorando.》decido di sorvolare l'argomento.

Potrei parlargliene, è vero: d'altronde è la mia migliore amica.
Ma so che se glielo dicessi si farebbe strane idee e io non voglio più pensare ad Aron.
Voglio cancellarlo dalla mia testa.

Amber mi porta un bicchiere di succo, e io comincio a berlo mentre muovo i piedi nell'acqua.
《Di cosa parlavate questa mattina tu e Theo? Cos'è successo con Arbour?》mi chiede lei, e le sono grata che non abbia continuato a fare domande sulla lezione di oggi.
《Diciamo che si comporta in modo diverso nei miei confronti.》e le spiego brevemente cosa è cambiato nei suoi comportamenti.
《E hai paura che sia colpa di Noah, non è così?》mi dice, appoggiando la mano sulla mia.
《Proprio così.》
《E se invece non lo fosse?》ribatte.
Bella domanda.
Se il comportamento di Arbour non fosse dettato da qualche ordine di Noah?
Cosa farei? Potrei dargli una possibilità?
No, no e a ancora no.

Prisoner - animedifferentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora