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Il marciapiede su cui cammino è vuoto, si sentono solo i rumori delle mie scarpe, passo dopo passo, e la mia voce canticchiare la canzone che passa nella playlist.

Le villette a schiera che contornano il vicinato sono il centro di un quadro variopinto, e sui loro tetti si disegnano le ombre delle nuvole che sono in cielo.
Il sole è appena spuntato e fa brillare nel cielo una luce violastra, lilla, pronta ad accogliere il limpido cielo azzurro che spesso illumina la città.

Arrivo davanti ai cancelli della Wilson, e non appena metto piede nel cortile sfilo le cuffiette e le ripongo nella mia tasca, cercando con gli occhi i miei amici.
Vedo in lontananza Theo, così mi avvicino.
《Buongiorno Theo, per caso hai visto...》ma le parole mi muoiono in bocca quando noto che al suo fianco c'è Trixie.
È impressionante come questa ragazza riesca a farmi innervosire con un semplice sguardo.

I suoi occhi sono grandi, bruni e a mandorla, le sue labbra sono fine e rosee, gli zigomi alti. Il suo viso è contornato da un'enorme massa di capelli corvini che le ricadono dolcemente sulle spalle.
Mi guarda con finta simpatia, mostrandomi i suoi denti allineati. La sua piccola statura e la sua minutezza la fanno sembrare una simpatica e dolce ragazza, ma non è come sembra.
《Ah, ciao Trixie.》le dico velocemente, cercando di concentrarmi solo su Theo.
《Dicevo, sai dov'è Amber?》mi rivolgo nuovamente a lui.
Non appena faccio il suo nome, riesco a vedere con la coda dell'occhio la fidanzata del mio amico assumere un'espressione infastidita.
《Non lo so, Brooke.》mi risponde Theo, accompagnando un'alzata di spalle.

Mi allontano da lui e afferro il telefono, compongo il suo numero e provo a chiamarla.
Per lo meno squilla.
Con il telefono ancora appogiato all'orecchio, mi faccio spazio tra la calca di studenti ed entro a scuola, dirigendomi verso il mio armadietto.
Non appena svolto l'angolo, la vedo chiudere il suo armadietto sbrigativa per poi guardarsi intorno.
Ripongo il telefono nella tasca e la raggiungo correndo, senza darle la possibilità di sfuggire dalle mie grinfie.

《Amber!》la chiamo.
《Brooke, mi hai fatto prendere uno spavento.》dice, portandosi una mano al cuore.
《Mi stavi evitando.》assottiglio gli occhi e le punto un dito contro.
《Certo che no, non ho fatto in tempo a rispondere.》dice, sfregando nervosamente le mani.
Apro il mio armadietto e comincio a prendere i miei libri.
《Amber, non sono stupida, da quando ti ho parlato di Theo sei strana. Provi qualcosa per lui?》
《No, Brooke! Non lo farei mai!》dice, dandomi una botta con il libro.
《Menti. Sei arrossita.》le dico.
Lei alza gli occhi al cielo, per poi appoggiare - arresa - le spalle contro gli armadietti.
《Okay, hai vinto.》
《Non so cosa mi prende. Lo sai che non è da me fare cose del genere...》
《Fare cosa?》chiedo, non capendo.
《Provare qualcosa per una persona già impegnata.》si guarda le pellicine delle dita.
《Non dartene una colpa. D'altronde, al cuore non si comanda, giusto?》continuo, ma lei fa finta di non ascoltare.
《Che classe hai in prima ora?》mi chiede.
《Non cambiare argomento!》le do un leggero pugno e lei si ritrae, poi il suo sguardo si perde alle mie spalle.

《Beeene, vi lascio da soli.》dice sbrigativa, allungando la "e".
Mi volto, trovando davanti ai miei occhi due pettorali coperti da un tessuto di cotone azzurro.
Alzo lo sguardo e noto Aron, il quale mi guarda dall'alto con un sorrisetto compiaciuto nel volto.

Cosa diamine vuole, da me? Dopo quello che ho visto ieri non voglio avere niente a che fare con lui.
Mi volto nuovamente verso di Amber.
《Non è importante, puoi restare Amber.》le dico, prendendola per il braccio.
《Ci vediamo più tardi!》riesce a sfuggire con estrema facilità dalla mia presa per poi correre via.
《Stai solo sviando l'argomento, sai che ne riparleremo!》urlo, ma so che farà finta di non avermi sentito.

Mi volto verso il mio armadietto scocciata e faccio finta che la persona al mio fianco non esista.
《Sei una consulente d'amore?》ridacchia Aron, prendendo il posto che fino a pochi secondi fa aveva Amber.
Si appoggia agli armadietti, incrociando le braccia al petto ed osservandomi mentre chiudo il mio.
《Mi stai ignorando?》replica.
《Non parlo con gli amici di Noah Flinn.》sentenzio, girandomi e lasciandolo da solo.

Prisoner - animedifferentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora