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《No, non sono fidanzata.》dico semplicemente, giugendo le mani sul tavolo.

Resto ad ascoltare i loro discorsi in silenzio, fino a quando tutte se ne vanno per fare un corso di cucito.
Tutte tranne Jenny, che è ancora qui al mio fianco.
Tiene gli occhi socchiusi ed il viso rivolto contro il sole, con un sorriso abbozzato sulle labbra e le mani poste una sopra l'altra.
Respira lentamente, godendosi ogni attimo, ogni rumore, ogni raggio di sole.
《Questa si che è pace.》ridacchia, riferendosi al bisticciare delle altre donne.
《In realtà trovo i discorsi di quelle signore molto interessanti.》dico io, sistemandomi sulla sedia.

《Le posso fare una domanda?》dico, sporgendomi un pò verso di lei.
Lei annuisce, un movimento delicato, quasi impercettibile.
《Da quanto tempo è qui?》le chiedo poi.
Mi guarda negli occhi, sicuramente stupita dalla mia domanda.
《Da molto tempo, tesoro. Ho perso il conto ormai.》mi dice, tornando a guardare il sole.
《E non la vengono mai a trovare?》ribatto.
Passa qualche secondo prima che mi risponda.
《Mio marito veniva a trovarmi ogni volta che poteva. Sai, anche lui era stato chiuso in un centro per anziani. A Los Angeles, lontano da me. E quando i dottori glielo permettevano, lui veniva a trovarmi. Ma da quando non c'è più, è raro che io riceva una visita.》mi dice.
《E non ha figli?》

Forse sarò troppo invadente, e per questo non pretendo di avere una risposta.

《Ho figli, ho nipoti. Da quando mi hanno rinchiusa qui dentro non hanno mai lasciato che i miei nipotini mi venissero a trovare, e solo uno di loro è qui in California. Tutti gli altri sono sparsi per l'America, ormai grandi, con una famiglia e un bel lavoro.》mi dice.
Poi, afferra la mia mano e la stringe forte.
《Ho un ricordo vago di mio nipote Oscar. Sarà grande, ormai... ma ogni sera prego affinché possa vederlo prima che la vecchiaia mi porti a miglior vita.》
Vorrei tanto aiutarla a ritrovare suo nipote, ma quanti ragazzi di nome Oscar ci saranno in California?
《Lo spero tanto anche io, Jenny. Lo spero vivamente per lei.》ricambio la stretta mentre cerco di trattenere le lacrime.

Deve essere davvero brutto sentirsi soli, sentirsi abbandonati anche dalla propria famiglia.

Durante il viaggio di ritorno, sono estremamente silenziosa e guardo fuori con disinteresse.
Le parole di quella signora mi hanno davvero toccato il cuore, così come gli sguardi di tutti gli anziani lasciati lì a sgretolarsi lentamente.
La mamma non mi chiede cosa io abbia, perché credo che ci sia arrivata già da sola.

Credo che tornerò presto in quel posto.
Tornerò presto.

-

《Fatevi largo, sto per svuotare la piscina!》esclama Theo, preparandosi per fare un tuffo.
Io ed Amber ci allontaniamo per evitare che ci colpisca e Theo fa il suo tuffo, facendo sì che l'acqua schizzi verso l'alto per poi ricadere in piccole goccioline.

È domenica pomeriggio e siamo a casa di Amber, come avrete intuito. Dato che ieri pomeriggio non siamo potuti uscire, abbiamo improvvisato questa piccola festa tra di noi in piscina.
I signori Grey torneranno tardi, e anche se domani è lunedì abbiamo deciso di svagarci un pò.
《È stato fantastico.》dice, riemergendo dall'acqua.
《Potevi ucciderci.》dico io, incrociando le braccia al petto.
《Vi avevo avvertite, la colpa sarebbe stata solo che vostra.》dice, facendo spallucce.
《Dai, raccontami altro su quelle signore.》mi dice Amber.
Le ho appena raccontato che ieri sono stata in quel centro per anziani, e ora le sto riferendo tutte le storie che ho ascoltato da quelle signore.
《Di cosa state parlando?》ci chiede Theo incuriosito.
《Ieri Brooklyn è andata con sua madre in una residenza per anziani. Mi sta dicendo le storie delle donne che erano lì con lei.》gli risponde Amber.

《Principalmente erano storie sui loro mariti in guerra. Erano molto più grandi di loro all'epoca, e quando erano solo delle ventenni i loro uomini avevano anche il doppio dei loro anni.》dico, sedendomi sul bordo.
《È stato davvero triste, ragazzi.》prendo l'asciugamano e mi asciugo il viso, per poi strizzare i capelli.
《Ma ci tornerò. Mi fa piacere fare compagnia a quelle persone così sole.》dico, per poi avvolgere il mio corpo nell'asciugamano.
《È davvero carino da parte tua.》dice Theo, e anche lui esce dell'acqua.
Afferra le birre e le stappa, per poi darne una a me e una alla mia amica.
《Alla salute, ragazze.》

Prisoner - animedifferentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora