Prisoner - animedifferenti

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Mi rendo conto di cosa sta accadendo solo qualche secondo dopo, e lui si stacca prima che io possa elaborare qualsiasi cosa.

Guardo i suoi occhi cercare una risposta nel mio sguardo, li vedo alternarsi tra le mie labbra e i miei, di occhi.
È così vicino che posso vedere tutte le sfumature delle sue iridi, è così vicino che posso sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle.

Cosa... cosa è appena successo?

Mi vorrei portare le dita alle labbra, toccarle, credere che ciò che ha fatto non sia mai successo.
Invece lo ha fatto, mi ha baciata, e mi sto chiedendo se ciò che ho sentito fosse vero.
Mi sto chiedendo se le sue labbra fossero reali, se ciò che è appena accaduto sia accaduto per davvero.

Quando mi rendo conto che sì, Aron mi ha appena baciata, il cuore comincia a martellarmi nel petto, mentre sento le gambe cedere.
Come vorrei scappare, correre via da lui e fuggire dalla sua trappola.
Voglio uscire dalla gabbia che le sue stesse braccia hanno creato, voglio che la sua mano si sciolga dai miei capelli e si posi nuovamente lungo il suo fianco.

Vorrei e dovrei scappare, ma l'unica certezza chiara nella mia testa è una ed è ben precisa: ciò che di sicuro voglio è sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.

"Brooklyn, io..." ma non lo lascio finire e mi fiondo sulla sua bocca, baciandolo.
Sento un vortice di emozioni attraversarmi il corpo, milioni di farfalle si alzano in volo nel mio stomaco e il mio cuore è letteralmente fuori controllo.
E ciò che fa tremare le mie gambe è sentire le sue labbra spingersi contro le mie.

Mi stringe a sè e mi tiene stretta, quasi come se avesse paura che potessi volare via dalle sue braccia.
Sento le lacrime accumularsi sugli occhi, che lentamente scendono e si mischiano al nostro bacio.
Schiudo le labbra e le nostre lingue si intrecciano, si cercano e giocano, mentre le emozioni prendono il sopravvento sui nostri corpi.

Mi metto in punte di piedi e mi stringo a lui perché voglio avere un contatto, voglio sentire il suo corpo, voglio stringermi a lui per colmare il vuoto che in tutto questo tempo giaceva sul mio petto.
E in questo momento tutto sembra cancellarsi, dal mondo che ci circonda a tutti i problemi che intercorrono tra me e lo sconosciuto.

Sento come se ogni notte, ogni lacrima, ogni giorno di tristezza, ogni giorno impiegato ad aspettare un suo segno di vita sia stato spazzato via solo grazie alle sue labbra.
Dimentico Abby, dimentico Noah, dimentico il fatto che lui abbia lasciato la scuola: perché adesso lui è con me, adesso Aron mi sta baciando.

Mi stacco da lui per riprendere fiato, con le ciglia bagnate e gli occhi rossi dal pianto.
Non posso credere a quanto accaduto.
Aron scioglie la presa dai miei capelli e appoggia le mani sulle mie guance, asciugandomi le lacrime rimaste in bilico sulla pelle; le sue mani così grandi a confronto col mio viso.

Mi sorride dolcemente, con le labbra rosse e un pò gonfie, mentre un fiocco di neve si posa tra i suoi morbidi capelli.
Con le mani ancora appoggiate sulle mie guance, appoggia la sua fronte alla mia e socchiude gli occhi.

"Sono spacciato, non è vero?" sospira, più a se stesso che a me.

Il cuore minaccia di scappare dal petto, ancora frastornato da ciò che è accaduto.
Non riesco a descrivere il sollievo che provo, la leggerezza che sento, la felicità che riempie i miei occhi.

Mi sembra assurdo solo pensare alle notti passate a piangere, a tutti i momenti in cui lui è stato il centro dei miei pensieri, a tutte le volte in cui ho immaginato questo momento. Ed è accaduto, inaspettatamente, e sento che Aron, ora, non è più un mio rivale.

Baciarlo mi è bastato per capire che forse questo è il momento di dargli quella seconda possibilità che si meritava.
Una possibilità che cancellerà il passato, cancellerà ogni cosa brutta che è accaduta e che mi ha fatta star male, lasciando solo i bei ricordi e le risate.
È strano, strano e cattivo nei miei confronti perdonargli tutto: ma ho capito che questo, baciarlo, è sempre stato tutto ciò che volevo.