"Ellen, eccoti qui. I nonni arriveranno a momenti... Sei pronta?"
"Sì, mamma, secondo me abbiamo preso tutto."
Due trolley dai colori sgargianti erano già chiusi e pronti a essere caricati, proprio davanti alla porta d'ingresso. Finalmente la giornata della partenza per il mare era arrivata, tra un pizzico di nostalgia di mamma e papà e l'euforia dei bambini.A un tratto un piccolo ometto un po' spettinato spuntò sulle scale: Nathan percorse saltellando gli scalini, mentre a ogni balzo un pupazzo a forma di pesciolino pendeva sempre più pericolosamente dalla tasca dello zainetto, sballottolato da ogni parte.
"Eccomi mami, avevo dimenticato capitan Nemo, si era nascosto tra le coperte."
"Se non stai attento, Nathan, mi sa che quel monello stia cercando di sgusciarti fuori dallo zaino..."
Si fermò proprio davanti alla mamma, per farle vedere orgoglioso il peluche a striature bianche e arancioni.
"Non vede l'ora di arrivare al mare, come me!"
La mamma lo sistemò meglio nello zaino, diede un'aggiustatina ai capelli del suo bimbo e poi prese per mano i due ragazzi:
"Divertitevi, ma non stancate troppo i nonni, mi raccomando. Io e papà vi raggiungeremo la prossima settimana, nel frattempo fate tutto quello che vi dicono e cercate di dar loro una mano in casa, siamo d'accordo?"
Gli occhioni sgranati dei bambini la guardavano attenti, mentre annuivano in coro, sinceri.
"Bene, sono certa che sarete bravissimi. E ora aiutiamo il babbo a portare le valige fuori."
Andò ad aprire l'uscio al papà, che cercava con il carico tra le mani di scendere i pochi gradini esterni senza scivolare lungo disteso tra le rose spinose del cortile.Nathan si fermò davanti alla porta, pensieroso; si mordicchiò il labbro mentre un velo di preoccupazione sembrò offuscare per un istante la sua gioia...
"Mami, è molto lunga una settimana? Arriverete presto tu e papà?"
Il babbo si voltò un istante, le valige ancora tra le mani, cercando di spostarle un po' per incontrare lo sguardo del suo nanerottolo.
"Nathy, passerà in un batter d'occhio, vedrai! E nel frattempo i nonni vi faranno divertire moltissimo, non vi accorgerete nemmeno di noi."
Rincuorato, il piccolo Nathan si avvicinò ondeggiando al suo papà, che aveva appena depositato le valige a terra, e si stava stiracchiando la schiena un po' goffamente.
"Sei proprio sicuro sicuro?"
Ellen lo affiancò:
"Papà ha ragione, ci divertiremo un mondo... Però ci mancherete tanto."Proprio in quel momento il rumore delle ruote sull'asfalto si fece sentire, e ben presto la vecchia Punto bianca ormai ingrigita dal tempo fece capolino all'angolo della strada. Arrivò davanti a casa e poi il borbottare del motore si spense di colpo, mentre i nonni scendevano e si fiondavano ad abbracciare i nipotini.
STAI LEGGENDO
Un album di fotografie
FantasyAlcuni bambini vorrebbero soltanto poter chiudere gli occhi e ritrovarsi già grandi; altri, invece, non vorrebbero mai crescere... Ellen e Nathan vivono la loro infanzia da queste due opposte prospettive, ma entrambi dimenticano un segreto: vivere c...