Correva veloce sotto la superficie scintillante, una macchiolina rosso fuoco in tutto quell'azzurro... Lo sguardo di Nathan fu subito catturato dall'affascinante pesciolino, mentre i suoi occhi sgranati si preparavano all'azione:
"Nonno, guarda! Lo prendo!"L'inseguimento ebbe inizio, tra schizzi e tuffi alla rinfusa: la mano di Nathan si gettò tra i flutti, iniziando a rincorrere le pinne luminose del pesce rosso. Mordendosi il labbro per la concentrazione, il bimbo lo seguì per qualche passo, pronto a tutto pur di riuscire nella sua impresa, per poi inciampare tra i sassolini del fondo sconnesso. Un capitombolo con panciata acclusa fu subito seguito dalla risata del nonno, e dall'urlo di una sfortunata bagnante, inevitabilmente riempita di schizzi.
"La prego di scusare mio nipote, è stato un piccolo incidente di percorso."Nathan si rialzò sputando una fontanella d'acqua salata, sovrastando lo sbuffare della signora con il suo disgusto:
"Che schifo! Ho bevuto tutto il mare per colpa di quello! Nonno, perché non riesco mai a prenderne uno?"
Il ciuffo di capelli bagnati gli ricadeva sugli occhi delusi, mentre sconsolato ciondolava verso il bagnasciuga.
"Sono troppo miniciccioli."
Si sedette incrociando le braccia, fissando la superficie limpida del mare. Il nonno lo guardò incuriosito, con una smorfia divertita in volto:
"Cosa vuol dire, Nathy?"
"Che sono miniciccioli? Beh, vuol dire piccolissimissimi, per questo non riuscirò mai a prenderli!"
"Nathan, i pesci sono più veloci di te, sia quelli grandi che quelli minicicc... ehm, piccoli: l'acqua è il loro mondo, scattano da una parte all'altra in un batter d'occhio."
Gli occhioni sconsolati del bimbo si spostarono su quelli del nonno:
"Perché?"
"Perché vogliono rimanere liberi."
"Oh, ma io non sono cattivo: devono solo fare amicizia con capitan Nemo, poi li lascerò andare." "Capisco... Solo che loro non possono saperlo. Comunque penso che capitan Nemo sia più che contento di avere te come amico."Nathan si fece pensieroso:
"Ma io non sono un pesce..."
Il nonno cercò a stento di soffocare una risata:
"Hai ragione, e menomale! Ma tu sei suo amico lo stesso, giusto?"
"Oh, sì, certo!"
"Benissimo, e Nemo ne è felicissimo! Cosa ne dici di costruire un castello di sabbia? Poi lo facciamo vedere a capitan Nemo e a Ellen, sarà una sorpresa."
Lo sguardo di Nathan si fece scintillante per la smania di cominciare la costruzione:
"Sarà il castello più altissimo di sempre! Le torri arriveranno fino al cielo!"
Si alzò afferrando la mano del nonno, trotterellando al suo fianco.Il castello era quasi ultimato, un fossato circondava le mura un po' storte e pendenti, mentre i torrioni laterali erano sovrastati da una piccola alga verde scintillante che fungeva da bandiera.
"Vado a cercare le finestre, nonno."
"E con cosa le facciamo?"
Il nonno si grattò la fronte, pensieroso...
"Ma è ovvio, con i sassolini del fondo!"
Nathan si tuffò di nuovo in acqua, questa volta in versione sottomarino, scalciando da tutte le parti, le gambe all'aria e la testa sommersa. Alla fine riemerse soddisfatto con le mani colme di piccoli sassi e conchiglie:
"Eccoli, ora li mettiamo al loro posto."
Riversò la montagna di sassolini accanto alla costruzione, per poi iniziare l'ardua impresa nel tentativo di fissare le finestre senza far crollare l'intera struttura. Al primo tentativo, però, il torrione di sinistra ebbe un mancamento, riversandosi sul bagnasciuga in un batter d'occhio.
"Ehm, Nathan, cosa ne dici se intanto che risistemo la torre e attacco le finestre tu fai una corsa a chiamare tua sorella, così le facciamo vedere la nostra sorpresa?"
Nathan abbandonò i sassolini a terra, avvilito:
"D'accordo... Tanto combino solo guai, quando sarò più grande forse sarò meno impiccicato."
"Ma non sei affatto imbranato! L'abbiamo costruito insieme, e guarda com'è bello! Basta dargli una sistematina... Forza, vai da Ellen; conta fino a dieci e vedrai che sarà pronto."
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Un album di fotografie
FantasyAlcuni bambini vorrebbero soltanto poter chiudere gli occhi e ritrovarsi già grandi; altri, invece, non vorrebbero mai crescere... Ellen e Nathan vivono la loro infanzia da queste due opposte prospettive, ma entrambi dimenticano un segreto: vivere c...