𝑭𝒓𝒐𝒛𝒆𝒏 𝑭𝒊𝒓𝒆 ༄ 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐨 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐫𝐨𝐤𝐢 ⚘ 𝑩𝑵𝑯𝑨

꧁ A new start ꧂

Akane Ishikawa non era una ragazza come le altre.
Nonostante vivesse in un mondo dove i superpoteri erano qualcosa di normale, lei rimaneva comunque fuori dall'ordinario anche in una società come quella.

Il suo passato non era mai stato rose e fiori, ma cercava di parlarne e pensarci meno possibile.

Provava ad andare avanti, e poco a poco ce l'avrebbe potuta fare.

Aveva una grossa responsabilità sulle spalle, ed era legata alla sua Unicità, unica per davvero: era stata l'unico essere umano ad ottenere un'Unicità di quel genere, ce n'erano tante in giro.

Dopo certi avvenimenti del suo passato, era stata presa in custodia e successivamente adottata all'età di sette anni, dal suo Sensei, a cui lei doveva tutto.

Le aveva dato una casa quando non le era rimasto più nulla, e con gli anni era diventato la sua famiglia.

Poteva essere scorbutico e antipatico, ma per lei era ormai quasi come un padre. Era la sua famiglia, non era solo il suo Sensei.

Anche lei contava molto per lui, così tanto che lei aveva preso anche il suo cognome.

Erano passati gli anni, e Akane era arrivata all'età di quindici anni.

Aveva coltivato e imparato a controllare la sua Unicità che sembrava indomabile grazie al suo Sensei, e ovviamente, era innegabile che fosse potente.

Non a caso, fu scelta dalla scuola per eroi migliore del Giappone, la Yuei. Era entrata sotto raccomandazione, sempre grazie al suo Sensei e alla sua Unicità, di cui il preside era entusiasta,al contrario di molti, che la consideravano "demoniaca."

Le medie erano state un grosso fardello da sopportare per lei: non aveva mai avuto un singolo amico, tutti la evitavano per colpa della sua Unicità.

<Hanno paura di ciò che è potente, perché non vogliono rischiare di metterselo contro> rispondeva sempre il Sensei, quando lei tornava a casa e le raccontava che tutti le stavano lontano.

La mattina del primo giorno di scuola alla Yuei, fu Kisho, il suo corvo a svegliarla.

Gracchiava più forte del solito, ma Akane fu grata che l'avesse svegliata: era ricaduta in uno dei suoi incubi ricorrenti.

Kisho come lei, era rimasto solo, e rivedendosi in lui, Akane decise di prenderlo con se quando lo aveva trovato sotto un albero con un'ala rotta. Erano praticamente cresciuti insieme ed era l'unico amico che aveva.

<Buongiorno> disse accarezzandogli lievemente la testa con due dita, per poi mettersi a sedere.
Dovette riflette qualche secondo per ricordarsi che giorno fosse, e quando realizzò dove doveva andare quella mattina, le si annodò lo stomaco.

Si alzò e indossò l'uniforme della Yuei. Le calzava a pennello, quella scuola le cose le faceva bene o non le faceva per nulla.

Quando scese a fare colazione, il suo Sensei non c'era.

Probabilmente è già andato a scuola. Tipico, mai puntuale, ma sempre in anticipo.

Era tipico del suo Sensei svegliarsi presto e recarsi agli appuntamenti in anticipo, e quando si trattava della scuola, era più inflessibile che mai.

Eh già, il suo Sensei era un insegnante alla Yuei,e nonostante vivesse con lui da anni, lei non aveva preso il vizio come lui di arrivare in anticipo, anzi se possibile, il più delle volte era sempre in ritardo, e se la giornata girava nel verso giusto, allora forse riusciva ad arrivare in orario.

Certo, magari per alcuni versi lei e il suo Sensei non si capivano o prendevano per niente, ma a causa di alcuni aspetti del suo carattere era innegabile che Akane fosse cresciuta con Aizawa Shouta.

Già, perché il suo nome completo era Akane Ishikawa Aizawa.

L'idea di avere la sua figura paterna come insegnante un po' la intimoriva: era sicura che Aizawa l'avrebbe trattata come qualsiasi altro studente, ma quello che la preoccupava era la reazione dei suoi compagni di classe, perché sicuramente anche solo per fama, sapevano chi lei fosse.

Finì di prepararsi, prese lo zaino e salutò Kisho con una carezza, prese un lungo sospiro,aprì la porta di casa ed uscì.

Una nuova vita stava per cominciare...sperava solo che sarebbe stata migliore della precedente.