Capitolo 4

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Dopo cinque minuti di camminata, arrivo di fronte all'aiuola dei girasoli e scorgo una figura. È lui, appena si accorge della mia presenza, si gira e mi sorride. Rimango senza fiato.

Aveva una camicia bianca e un semplice paio di jeans, con delle scarpe bianche. Ma nella sua semplicità, emanava qualcosa di speciale e unico. "Wow, sei bellissima" dice con fare sorpreso. "Si può dire la stessa cosa di te" dico ridendo. "Allora andiamo?" "Certo!"

Camminiamo per le strade di Seul parlando del più e del meno. Ha detto che ha sei migliori amici, che sono come una famiglia per lui. Ha avuto alcune difficoltà ma loro li sono sempre stati accanto. Ha una sorella minore che vuole creare anche lei un proprio brand. Gli piace ballare e la considera la sua grande fonte di ispirazione .

Io gli ho raccontato della mia famiglia, dell'Italia e delle mie passioni oltre alla moda. Gli ho spiegato le mie passioni per la lettura, per la danza e per l'arte. Tutti questi sono rifugi sicuri, che riescono a colmare i vuoti che ho molto spesso, a causa delle mie insicurezze.

"Andiamo in quella gelateria"
"Va bene!"
Prendiamo il gelato e continuiamo a camminare.
"Posso farti una domanda?" mi dice.
"Fai pure"
"Sei felice al momento?"
Mi fermo subito. Mi giro e lo guardo. Perché questa domanda, cosa gli fa insinuare che io non stia bene? Mi giro verso il laghetto vicino al quale stavamo camminando.

Rifletto per un po', nonostante lui stia ancora aspettando una risposta. Sono felice? Il lavoro sta andando bene, ho un tetto sotto cui stare e ho la mia famiglia vicino. Ma manca qualcosa, me lo sento.

Nonostante tutto mi giro sorridendo: "Certo che sono felice, sta andando tutto per il meglio. "Tu invece, sei felice?"
Anche lui si gira a guardare il laghetto.
"Io sono sempre positivo, cerco di trovare il lato buono delle cose e lo sfrutto a mio piacimento, in modo tale da rendere felici tutti e far sparire la negatività. Ma a volte mi sento come responsabile, quando succede qualcosa di brutto e non riesco a far migliorare l'umore degli altri"

Lo guardo dritto negli occhi: "Non devi sentirti così. I momenti tristi e difficili sono importanti come quelli felici. Ti formano e ti aiutano a crescere"
Mi guarda con aria spensierata: "Forse hai ragione, alla fine sono quelli che ti cambiano di più e possono aiutarti a migliorare"

"Già" dico. Prendo un attimo il telefono per controllare l'orario e vedo che è abbastanza tardi.
"Hoseok, io devo andare. Domani devo andare a lavoro e mi devo svegliare presto"
"Va bene, ti accompagno. Ora c'è buio e potrebbe essere pericoloso"
Accetto ringraziandolo e ci incamminiamo verso casa.

"Non sapevo abitassi qui, io abito qua vicino" dice guardandomi
"Hoseok, grazie per avermi accompagnata. Sono stata veramente bene oggi."
"Anch'io sono stato molto bene e sono molto felice di averti conosciuta meglio"
"Allora io entro, buonanotte"
"Buonanotte"

Ma prima di entrare, mi sento prendere delicatamente il polso e mi lascia un leggero bacio sulla guancia. Arrossisco violentemente e con un sorriso a trentadue denti, se ne va lasciandomi lì senza fiato.

Rientro in casa e mi butto sul letto. Mi sento bruciare le guance. Non avevo mai provato queste sensazioni. Non vorrei iniziare a provare qualcosa per Hoseok... molto probabilmente lui non ricambia e non ricambierà.

Ciao a tutti!
Avevo detto sul mio profilo Instagram che avrei aggiornato la storia un giorno sì e un giorno no. Però ho deciso di postare anche oggi, nonostante lo abbia fatto ieri. Così ho considerato di postare quando voglio, cercando però di non lasciarvi più di due giorni senza aggiornare💕 Grazie infinite per la lettura💗

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