CAPITOLO 5

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Non è il mio primo bacio che ho dato in vita mia, questo qui con Melanie, nemmeno il secondo o il decimo ma è come se lo fosse. Si dice che il primo bacio riveli molto sull'affinità tra due persone ed io in questo momento, assaporando le sue labbra morbide e sentendo il calore della sua lingua che si intreccia con la mia, potrei giurare di non aver provato mai un'emozione simile. Quando le nostre labbra si allontanano, faccio toccare la mia fronte contro la sua e mi perdo nei suoi occhi del colore del mare.
<<L'avevo immaginato proprio così.>> Le sento dire in poco più di un sussurro.
<<Avevi già immaginato come sarebbe stato baciami?>> Dico tentando di nascondere l'inevitabile sorriso che sento affacciarsi sulle labbra.
<<Si, mentre scrivevo la mail per la tua rubrica.>>
<<E come l'hai immaginato?!>> Chiedo curioso e al tempo stesso perplesso.
<<Ho immaginato noi due, mano nella mano e talmente vicini da sentire il respiro dell'altro sul viso. E poi ho immaginato il sapore di menta ed è proprio questo il sapore che hanno le tue labbra, menta fresca. >> Dice guardandomi. <<Tu sai di ciliegia.>> Dico passandomi la lingua sul labbro superiore. <<Oh, be, dev'essere il mio burrocacao.>> Mi alzo e le offro la mano per inviarla a seguirmi e lei mi segue intrecciando le dita alle mie.

Passiamo il resto della serata a raccontarci io e Melanie. Mi racconta di essere molto legata a suo fratello e che vorrebbe farmelo conoscere. Le rivelo che ho timore di non piacergli, ma lei dice che è impossibile. Che suo fratello maggiore è come un migliore amico, che si raccontano tutto e che già sa di me. <<È stato lui a suggerirmi di scrivere la mail per la tua rubrica. Gli stavo appunto parlando di te, e mi chiedevo se mai mi avresti chiesto di uscire e lui mi ha fatto venire l'idea.>>
<<Ma tu sai che poco prima di leggere la posta, ne stavo parlando con Darren, un mio amico e collega. Gli stavo dicendo che non mi bastava più vederti su quel treno, e che avrei voluto chiederti di uscire. Ma hai fatto prima tu, con la mail.>> Mi porto una mano dietro la testa e noto lo sguardo di Melanie seguire i muscoli del mio braccio in tensione.
<< Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa?>> 
<<Si, ho voglia di una bella pizza.>>
<<E che pizza sia.>>

Saliamo sull' utilitaria di mia madre e decido di portarla da Desano pizza Bakery. Qui fanno le migliori pizze Italiane di tutta Los Angeles. I titolari  si fanno arrivare gli ingredienti da oltre oceano per garantire ai clienti una qualità eccellente.
È un posto molto rustico, ci sono tavoli enormi in legno come quelli nelle mense scolastiche e quattro grandi forni a legna e varie Tv poste in alto sulle pareti, dove ci trasmettono le partite di Football più importanti come quelle del Super Bowl ad esempio. Ordiniamo due Regina Margherita e due birre e poi smorziamo l'attesa parlando dei nostri interessi.
<< Dovresti leggere quante persone chiedono consigli ogni giorno sulla mia rubrica. A volte credo che vogliano semplicemente parlare con qualcuno, perché si sentono soli. Bisognerebbe sempre sfogarsi per fare fuoriuscire ciò che ci lacera dentro, altrimenti rieschieremmo di essere schiacciati dal peso di ciò che ci affligge. Mi piace il mio lavoro, mi piace sapere che in qualche modo con un mio consiglio posso aiutare delle persone.>>
<<Già è una cosa bella quella che fai, ho letto alcune delle mail sulla bacheca, hai ragione, molte di quelle persone cercano qualcuno che le ascolti, quancuno con cui parlare.>>
Arrivano le pizze e ci guistiamo quelle prelibatezze Italiane decidendo in ordinarne un'altra ancora e dividerla.
<<Guarda quella coppia lì.>> Dico a Melanie, indicando il tavolo alla nostra sinistra. Ci sono una coppia di fidanzati che aspettano come noi di mangiare. Saranno si e no qualche anno più grandi di noi, lei è intenta a rispondere a qualche messaggio mentre lui la osserva e sembra nervoso.
<<Secondo me, lui deve confessarle qualcosa di importante. Vedi com'è nervoso?!>>
<<Aaron, non ci credo lo stai facendo anche in pizzeria ahaha, va bene e cosa dovrebbe dirle?>>
<<Mmh vuole chiederle di sposarlo. Vedi come fa settare lo sguardo tra la ragazza e il tavolo?... È indeciso se farlo ora oppure quando avranno finito di cenare.>>
<<Secondo me, lui è così nervoso perché crede che lei lo stia tradendo con qualcun altro proprio adesso, mentre sta al cellulare, anche se dovrebbe parlare con lui essendo a cena insieme.>>
Mentre noi stiamo fantasticando sulla loro vita, il ragazzo dice qualcosa alla fidanzata che gira il telefono e lo posiziona sul tavolo prima di rivolgergli la sua completa attenzione. Poi da quel che sembra iniziano a discutere di qualcosa.
<<Eh mi sa che c'hai ragione tu.>> Dico a Melanie, lei fa un verso di disapprovazione guardando quella coppia e poi vediamo il cameriere arrivare con l'altra pizza ordinata.

L'accompagno a casa, e mi fermo con la macchina davanti al suo vialetto.
<<Dammi il tuo telefono così ti scrivo il mio numero.>> Dico e lei me lo porge. Dopo avercelo scritto faccio partire la chiamata e la suoneria del mio cellulare rompe il silenzio nel piccolo abitacolo dell' auto.
Le restituisco il telefono e i nostri occhi si incontrano. Mi meraviglio dalla spontaneità con la quale mi scorgo ad accarezzarle il viso con la mano destra, come se questo gesto l'avessi fatto tante volte, come se lei fosse sempre stata mia. Melanie mi guarda intensamente, non restito e la bacio ancora. Il suo sapore di ciliegia mi invade i sensi e chiudo gli occhi travolto dall'intensità del suo tocco delicato. <<Grazie per questa bellissima serata.>> Dico una volta lasciate le sue labbra. <<Grazie a te per avermi portata a guardare il tramonto e per la pizza.>> Sorrido e lei si avvicina, mi stampa un altro bacio veloce sulle labbra e poi passa le dita sulle mie fossette prima di scendere ed entrare dentro casa.

Quando rientro a casa mia, sento ancora sulle labbra il  sapore di Melanie e le guance scottare proprio dove poco fa mi ha toccato. Mamma è sveglia, sul divano. Sta guardando una serie tv su Netflix. Come mi sente entrare, alza la testa per guardarmi in volto. Le basta incrociare i miei occhi e vedere il mio sorriso per capire com'è andata la serata; poi mi siedo con lei e le racconto tutto.

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