Oggi è una bruttissima giornata, la pioggia scrosciante primaverile sembra non voler cessare e le domeniche così fanno incupire il mio umore. Sono seduto vicino alla finestra della mia stanza quando il trillo della notifica di un nuovo messaggio mi fa rinvenire dal viaggio mentale nel quale mi ero immerso. Le giornate così, piovose e umide mi fanno pensare molto a mio padre e perciò anche se inconsciamente, mi estraneo da tutto. Afferro il cellulare posizionato all'estremità del letto ed apro il messaggio che mi ha appena inviato Melanie.
M: Ti va di andare a fare colazione insieme?
Guardo oltre la finestra i nuvoloni neri e la pioggia battente e dopo qualche secondo digito una risposta.
A: Certo, passo a prenderti tra poco.Andiamo a fare colazione al Gold line e proprio non riesco a fare finta di niente, non le dico cosa c'è che non va, ma Melanie sembra accorgersene lo stesso; infatti mi lascia i miei spazi, non fa domande, si limita a lanciarmi occhiate furtive e bere il suo succo d'arancia. Quando però usciamo da bar, lei prende il cellulare e ci inserisce il cavo dell cuffiette, digita qualcosa e se lo riserisce in tasca; poi mi guarda porgendomi il lato destro e portandosi all'orecchio quello sinistro. Non l'ho mai fatto prima e di sicuro non l'avrei mai fatto se non ci fosse stata lei che con i suoi occhioni azzurro mare non mi avesse trasmesso questo senso di pace che sento montarmi dentro.
<< Ballare sotto la pioggia mi rilassa. È quasi terapeutico contro il cattivo umore...balla con me Aaron.>> Afferro la sua mano, solo dopo essermi portato la cuffietta all'orecchio e iniziamo a volteggiare sotto la pioggia, coperti solamente dalla piccola tettoia del bar che tanto non serve a nulla, perché ci bagnamo lo stesso.
STAI LEGGENDO
LEI È...
RomanceAaron McGregor ha solo ventiquattro anni ma ha perso interesse per le cose belle della vita come la bellezza di una giornata primaverile e l'importanza di un bacio o di un abbraccio. Per lui, nulla ha più la stessa bellezza da quando suo padre è ven...