CAPITOLO 8

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È domenica, nessuno dei due lavora oggi, così abbiamo deciso di fare un picnic a Lake Hollywood Park. Non è molto distante e in macchina ci impieghiamo più o meno una ventina di minuti. Sono concentrato sulla guida, e con la mano accarezzo la coscia di Melanie, lasciata scoperta dalla gonna beige, quando alla radio passano 4 minutes di Madonna. Con la coda dell'occhio la guardo iniziare a muovere la testa a ritmo di musica e quando arriva al ritornello alza il volume della radio ed inizia a cantare a squarciagola.
"I'm outta time and, All I got is four minutes..Come on boy, I've been waiting for somebody, To pick up my stroll.."
<<Canta con me, lo vedo che vuoi cantare.>> La guardo squotendo la testa e poi mi unisco a lei sulle note della canzone. Una volta terminata ridiamo insieme per quanto sono stonato e continuano a farlo fino a quando non siamo giunti a destinazione.

<<È meraviglio il tramonto di Los Angeles, non mi stancherei mai di guardarlo.>> Dico a Melanie che sta guarda il cielo distesa sulle mie gambe, diverse ore più tardi.
<<Già, non mi ero mai soffermata a pensare quanto una cosa così semplice potesse essere tanto bella.>>
<<...lo guardavo sempre con mio padre, il tramonto, quando ero piccolo.>> Mi escono così quelle parole, anche se non avrei voluto parlare di lui in questo momento, perché parlare di mio padre sta a significare fare subentrare un po' di tristezza in questo momento perfetto.
<<Ti ha fatto scoprire la bellezza di una cosa alla quale non tutti fanno caso.>>
<<Già, ci sedevamo su terrazzo, quasi ogni sera per ammirare quel bellissimo gioco di colori che rifletteva sulle vetrate dei palazzi.>>
<<È difficile e tremendamente complicato accettare la perdita di una persona a noi cara. Lo vedo nei tuoi occhi che non l'hai ancora superata e che molto probabilmente non lo farai mai, ma Aaron la vita è una sola...tuo padre non avrebbe voluto vederti così triste, e ricordati che lui è sempre con te. Nei tramonti che non ti sei ancora stancato di guardare, nei lineamenti del tuo viso, nei ricordi che condividi con tua madre. La vita è ingiusta a volte, ma non è complicata; siamo noi che la rendiamo tale e se ce ne rendiamo conto in tempo possiamo cambiare le cose e non sprecarla, perché di vita da vivere ne abbiamo una sola.>>
Mentre ascolto le parole di Melanie, disteso sopra un telo al Lake Hollywood Park, intento a osservare il tramonto capisco quanto lei abbia ragione e quanto tempo abbia sprecato ad essere infelice.

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