Arrivo in ospedale e l'atrio non mi è mai sembrato così grande. Quando scorgo una donna dietro il bancone mi avvicino e mi ci appoggio contro. <<Dove si trova Melanie Laurent?! Sono il suo fidanzato.>>
<<Mi spiace, ma non posso farla passare.>>
<<La prego, devo sapere come sta.>>
<<È tutto apposto, è con me!>> Quando sento la voce di Nick tiro un respiro di sollievo, ma quando volto lo sguardo ed incontro i suoi occhi il mondo mi crolla addosso per la seconda volta. Sta uno schifo, ha la faccia pallida, le occhiaie intorno agli occhi rossi dal pianto. Indossa ancora il pigiama sotto una giacca della tuta nera.
<<Dov'è?!>> Dico arrancando qualche passo nella sua direzione.
<< Le stanno facendo una tac. Stanotte ha avuto un'emorragia. Le hanno fatto una trasfusione con il mio sangue e ora stanno cercando di capire quale sia il problema.>> Mi indica il livido sul suo braccio con ancora attaccata la cannula per flebo. La sua voce trema e trema un po' anche lui, ed io nel vederlo così mi sento morire, pensa che sia qualcosa di grave glie lo si legge in faccia.
Mi conduce nella sala d'aspetto, dove si trovano anche i signori Laurent. Non appena mi vedono arrivare, sua madre si alza e viene ad abbracciarmi. Hanno tutti gli occhi rossi e lucidi ed io mi sento come se fossi fuori dal mio corpo e stessi vedendo la vita di qualcun altro.
Dopo quella che pare un eternità ma che in realtà è meno di un'ora dal mio arrivo, vediamo i medici uscire dalla radiologia e venire nella nostra direzione. Sono scuri in volto, uno di loro ha gli occhi lucidi. I genitori di Melanie si alzano, ci alziamo tutti in realtà quando li vediamo arrivare e gli andiamo in contro.
<<Come sta? Cos'ha avuto?>> Chiede il Signor Laurent.
<< Vorrei trovare parole che facciano meno male per dirle ciò che sono purtroppo costretto a dirle ma non esistono...sua figlia ha la promielocitica acuta o meglio nota come leucemia fulminante.>>
Sento il grido di disperazione della madre di Melanie lacerarmi l'anima. Mi appoggio al muro per evitare che le ginocchia cedano e che cada al suolo.
<<Potrà guarire?>> La voce di Nick è poco più di un sussurro ma i medici la udiscono lo stesso.
<<La promielocitica acuta è un tumore del sangue, progredisce in fretta e si stima che circa il 15 per cento dei pazienti vada incontro a emorragie fatali. Al giorno d'oggi è curabile ma non è il caso di Melanie. La Tac rivela che lo stato della malattia è molto avanzato, non è stata scoperta in tempo. Melanie, rischia un'emorragia celebrale e non si può più fare nulla per evitarlo. Mi dispiace davvero darvi questa brutta notizia, ho una figlia della sua età non riesco ad immaginare il dolore che state provando in questo momento.>>
<<Quanto le resta?!>> La voce del signor Laurent rompe il silenzio facendoci tremare tutti.
<<Si e no, quattro giorni.>> Mi volto verso Nick ma è troppo tardi, lo vedo sfrecciare lontano dalla sala d'aspetto. Io invece non sento più niente. Sento solo le orecchie fischiare, qualcosa schiacciarmi il cuore e farmelo sprofondare nella cassa toracica. Tutte le energie lasciano il mio corpo e mi viene da vomitare, vorrei solo accasciarmi al suolo e chiudere gli occhi per fare sì che quest' incubo finisse; peccato non si tratti di un incubo ma della realtà. Corro nel bagno più vicino, perché non riesco a trattenere un conato di vomito che arriva inevitabile e per fortuna riesco a raggiungere la tazza del water.
STAI LEGGENDO
LEI È...
RomanceAaron McGregor ha solo ventiquattro anni ma ha perso interesse per le cose belle della vita come la bellezza di una giornata primaverile e l'importanza di un bacio o di un abbraccio. Per lui, nulla ha più la stessa bellezza da quando suo padre è ven...