CAPITOLO 7

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È passato un mese dal mio primo appuntamento con Melanie e da allora le mie giornate sono migliori. È riuscita a ricordarmi quanto sia bella la vita, la quotidianità; il sole mattutino, un abbraccio, un bacio, mi ha mostrato persino quanta tenerezza ci può essere in un messaggio del buon giorno.
Ci vediamo ogni mattina sul treno per andare a lavoro e la sera usciamo insieme. Oggi però non è affatto una buona giornata. Lo so bene, lo sento fin dentro le ossa. Non sento le pentole sbattere in cucina, segno che mia madre stia preparando la colazione, ne la musica riecheggiare nelle stanze della casa. Oggi è una bellissima domenica di Giugno ma per quanto il cielo sia azzurro e gli uccellini cantino sugli alberi, oggi è anche l'anniversario della morte di mio padre. Sono passati esattamente quattordici anni da quando ci ha lasciati. Mi sveglio, digito un veloce messaggio del buon giorno a Melanie, mi vesto e scendo al piano di sotto. Mamma è già pronta, indossa un vestito nero, lungo fino al ginocchio. Ha le occhiaie scure, mia madre, segno che non ha dormito affatto stanotte, proprio come me. Usciamo di casa, metto in moto l'auto e ci dirigiamo al cimitero a trovare l'uomo che c'ha lasciati troppo precocemente.

È strano come il tempo passi, il mondo vada avanti e tutto continui ad esistere anche quando qualcuno a te caro invece non esiste più. Purtroppo è cosi, la vita va avanti e questo io e mia madre lo sappiamo bene, quattordici anni sono tanti ma non abbastanza da lenire il dolore che vedo negli occhi di mia madre mentre posa un fiore sulla tomba dell'uomo che ha amato per tutte la sua vita.
GRANT MCGREGOR
04/09/1966 - 10/06/2007
Mamma si asciuga le lacrime, prende dalla cesta un telo e lo stende per terra vicino alla tomba e ci sediamo, proprio come facciamo ogni anno dalla sua scomparsa. Rimaniamo lì per qualche ora a parlare di lui, a ricordare aneddoti divertenti che lo riguardano, per sentirlo più vicino.
<<Mi ricordo quando mi ha insegnato ad andare in bici.>> Dico cercando di trattenere le lacrime nel guardare gli occhi rossi di mia madre. << Si, avevi cinque anni ed io avevo una dannata paura di toglierti le ruote da quella bici più grande di te...ma tuo padre ha insistito. " Ormai sta diventando un ometto, deve imparare ad andare da solo".>> Sorridiamo entrambi al ricordo della sua voce calda. << Sono caduto non appena mi sono avviato. Però alla fine ce l'ho fatta, lui si è messo dietro di me, mi teneva dal sellino e facendo finta di sorreggermi per tutto il traggitto, quando in realtà mi aveva lasciato andare non appena mi ero avviato.>>
<<Ti ricordi quella volta, al giorno del ringraziamento che si era offerto di preparare il tacchino? Ha bruciato tutto e siamo finiti a mangiare al McDonald's ahhaha.>> Ridiamo entrambi raccontando stralci di vita passata, ricordi belli e irripetibili che sappiamo non riavremo mai più indietro.
<<Voglio fartela conoscere.>> Dico ad un tratto a mia madre, rompendo il silenzio di quiete e inquietudine che solo un cimitero può avere.
<<Ed io sarò felice di conocerla, tesoro.>>

La settimana prima, Melanie mi ha portato a casa sua. Ho conosciuto i suoi genitori. Il Signor e la Signora Laurent e abbiamo pranzato insieme. Sono una famiglia molto unita e mi hanno accolto a braccia aperte; ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il rapporto tra Melanie e suo fratello. Non ho un fratello o una sorella, non so cosa significhi averceli, ma ho capito che tra loro c'è un rapporto unico. Si capiscono con un sguardo, si proteggono a vicenda. Nicholas, si chiama suo fratello maggiore, mi ha abbracciato non appena sono entrato. "Sono anche tuo fratello ora, per qualsiasi cosa puoi contare su di me." Mi ha detto e poi ha proseguito:" Melanie è molto felice con te, e se lei è felice lo sono anche io. Erano anni che aspettavo che si fidanzasse con un bravo ragazzo, dopo l'ultimo pezzo di merda che ha avuto."
Quando siamo stati soli, quella sera in camera sua, mi ha raccontato di essere stata fidanzata due anni fa, per sei mesi con Rick, un ragazzo che la picchiava. Era riuscito a farla allontanare persino da Nicholas, perché lui non faceva altro che ripeterle che doveva lasciarlo ma lei si ripeteva che Rick l'amava e che non che sarebbe cambiato. Melanie è molto buona, giustificava quel ragazzo perché aveva vissuto senza padre, con una madre alcolizzata. Ma quello che non capiva è che non esiste giustificazione alla violenza sulle donne e alla violenza in generale. E soprattutto che l'amore non ferisce, non colpisce, l'amore è leggerezza non oppressione. Un giorno, durante una cena a casa loro, Rick ha perso la testa ed ha tirato uno schiaffo a Melanie davanti a tutti. Inutile dire che Nicholas l'ha sbattuto fuori di casa, con un occhio nero e con la minaccia che lo avrebbe fatto fuori se solo si fosse riavvicinato alla sorella. I signori Laurent lo denunciarono e richiesero un'istanza restrittiva. È stata ingenua a credere che lui cambiasse, e per fortuna l'ha capito prima che fosse troppo tardi, non tutte le donne di questo mondo lo fanno in tempo, non tutte hanno anche una famiglia così unita alle spalle. Melanie è stata fortunata. Quando mi ha raccontato tutto, una rabbia mi ha divorato. Non riuscivo ad immaginare qualcuno farle del male. Ho dovuto nascondere le mani per non farle vedere che stavo tremando, ma lei se n'è accorta lo stesso, me le ha prese tra le sue e poi mi ha baciato. Abbiamo fatto l'amore nella sua cameretta per la prima volta, con i suoi genitori e suo fratello al piano di sotto. È stato bellissimo, ci tappavamo la bocca a vicenda per impedire che i nostri gemiti ci tradissero e che venissimo scoperti. Ho assaporato ogni centimetro della sua pelle e lei ha fatto lo stesso con me. Non avevo mai provato nulla di simile prima d'allora. È stato come se qualsiasi cosa abbia fatto nella mia vita, avesse come unico scopo quello di farmi trovare proprio lì, tra le braccia di quella bellissima ragazza bionda che mi ha rubato il cuore.
"Dopo Rick, non mi sono più avvicinata a nessuno, non in quel senso; avevo paura, paura di soffrire di nuovo, di ritrovarmi nuovamente in una brutta situazione.." Mi ha detto mentre la stringevo a me, accarezzandole la pelle morbida e bianca.
"...però con te è stato diverso, mi è bastato uno sguardo per capire che eri diverso, non so spergarti il perché, so solo che lo so e basta." Mi ha detto così Melanie, ed anche io ho sentito lo stesso anche se non riesco a spiegarglela come vorrei la sensazione di benessere e familiarità che ho provato avendola vista lì a leggere su quel vagone del treno, ma in fondo l'amore è e basta senza bisogno di spiegazioni.

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