La mattina del quarto giorno, contro ogni previsione, Melanie è molto più sveglia e sembra meno stanca. Stiamo guardo la tv quando la sento parlare. << Non potremo più andare a Parigi.>> Dice con la voce che le trema, ed io sento un tuffo al cuore e le lacrime formarsi agli angoli degli occhi, respiro profondamente per tentare di scacciarle. << Hey, non m'importa di Parigi, non m'importa di nulla. Io voglio stare con te.>> Dico baciandole le mani. <<Ma anche io ti lascerò tra non molto...>>
<<Non dire così, oggi stai molto meglio. Tu non morirai.>> Lo dico e vorrei crederci davvero.
<<Ti amo tanto Aaron, mi manca guardare il tramonto con te.>>
Quando lascio la stanza di Melanie per concederle un po' di tempo con le sue amiche, torno a casa deciso a prepararle una sorpresa. Dopo una doccia veloce mi cambio, afferro il portatile e il cavo per collegarlo alla tv e torno in ospedale. Quando entro nella sua stanza la trovo seduta con la schiena contro il cuscino. <<Aaron cosa...??>>
<< Questa sera io e te guarderemo il tramonto.>> Dico collegando il cavo ai due dispositivi. Poi cerco su YouTube il video di uno dei tramonti più belli di Los Angeles e tiro le tende delle finestre della stanza mettendo play. Lei sta zitta, non parla, le trema impercettibilmente il mento, quando gira la testa per guardarmi noto che delle lacrime le si sono formate agli angoli degli occhi, io mi accomodo al suo fianco sul letto e avvicino il viso al suo dandole un lieve bacio sulle labbra screpolate ed in silenzio ci godiamo lo spettatore gioco di colori del tramonto proiettato in tv.<<Aaron ascoltami, appena saputo, mi sono arrabbiata molto, con la vita perché sa essere ingiusta a volte, mi ha privato di tante cose. Non potrò più fare tante cose, soprattutto quello che volevo fare con te...ma...>> Esita prima di continuare ed io non rispondo, mi limito a fissare i colori del tramonto in tv, cercando di rimanere ancorato a quel briciolo di autocontrollo che mi è rimasto e che mi impedisce di crollare davanti a lei.
<<...Vorrei dirti... che quando non ci sarò più, tu non devi rinunciare ad essere felice, non devi rinunciare alla tua spensieratezza...>> <<No, Mel, ti prego risparmiami questa morale. Non ce la faccio.>> Dico sbattendo più volte le palpebre per evitare di piangere. <<Va, bene d'accordo.>> Si volta a guardarmi e poi con le dita, traccia una linea immaginaria del mio sorriso ed allora ingoio le lacrime amare e mi costringo a sorriderle.
<<Ti amo Aaron McGregor, e ti amerò per sempre, questa è una promessa.>>
<<Anche io ti amerò per sempre Melanie Laurent, lo prometto.>> Rispondo con la voce rotta dal pianto.
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LEI È...
RomanceAaron McGregor ha solo ventiquattro anni ma ha perso interesse per le cose belle della vita come la bellezza di una giornata primaverile e l'importanza di un bacio o di un abbraccio. Per lui, nulla ha più la stessa bellezza da quando suo padre è ven...