Parte 19.

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Mentre siamo in cucina attorno al tavolo Blake è al mio fianco e ogni tanto mi rivolge uno strano sguardo fugace, sembra assentarsi sovrappensiero in alcuni momenti.
<<Blake sto organizzando una cosa grossa e spero per venerdì di farcela>> esclama John entusiasta.
Tutti sembrano attirati dalle sue parole adesso e in stanza scende il silenzio.
<<Sono in contatto con ragazzo che organizza tornei notturni, gli ho detto se sarebbero disposti a fare un incontro qui da noi con uno dei suoi ragazzi migliori e ci stanno. Ci saranno loro e ovviamente i loro spettatori, se riesco a trovare un posto abbastanza grande d'accogliere tutti le quote saranno maggiori e possiamo farcela già per venerdì sera.>> E' elettrizzato a questa proposta, mentre io al contrario sono preoccupata e vedendo lo sguardo rabbuiato di Blake posso dire che anche per lui sia lo stesso.
<<Chi è il tipo che si sfiderà con Blake?>> è Brad a rompere il silenzio con le braccia incrociate al petto e tutti sembrano essere seriamente interessati alla sua domanda.
<<È un tipo grande fisicamente ma lento, l'ho visto in alcuni video. Ha vinto quasi tutte le volte nei loro tornei ma la lentezza è il suo punto debole mentre di Blake ne è il punto forte. Lo batterà senza problemi, davvero. Non l'avrei mai organizzata altrimenti se rischiavamo anche di un centesimo, fidatevi di me>> risponde John come se avesse già calcolato tutte le probabilità di rischio.
Le sue parole sembrano convincere i presenti che si rilassano visibilmente mentre il silenzio e gli occhi cupi di Blake attirano un altro tipo di occhiate.
<<Che c'è Blake? Se non te la senti lo sai che possiamo..>> prova a dire Nathan che viene interrotto prima di finire la frase.
<<No, non è il tipo che mi fa paura, potrebbe essere chiunque>> risponde lui senza un briciolo di preoccupazione nella voce. La rilassatezza del corpo dimostra la veridicità delle sue parole, c'è qualcosa che non va e non si tratta del timore di perdere, i suoi occhi per qualche motivo sono un vortice di oscurità in questo momento e ha a che fare con qualcosa che scinde dall'incontro. <<Ma non sarà pericoloso? Ci saranno un sacco di persone e sarà difficile tenere il profilo basso in una situazione così senza rischiare di essere nuovamente scoperti.>> Alza lo sguardo verso John come per dire altro ma lui sembra averlo già capito perché annuisce piano e tutti i suoi amici tranne me e Becka diventano estremamente seri, come per nascondere una verità scomoda a tutti.
<<Tutte le volte può essere pericoloso Blake, tutte le volte possiamo o ci possono far scoprire...>> lascia la frase in sospeso e il mio sospetto diventa più reale <<sto solo cercando un posto adatto. Grande ma che non dia nell'occhio e abbastanza appartato, lo sai come sono amico. Se non lo trovo sarò il primo a far saltare tutto>> John saetta lo sguardo da una persona all'altra tranne su di me e la mia compagna.

A queste parole si rilassano tutti distendono lo sguardo e continuando a parlare dell'incontro.
Mi giro verso Blake che sembra più alleviato ma che continua comunque a rimanere chiuso nel suo silenzio, mi domando quale sia il motivo reale delle sue preoccupazioni. Si alza ed estrae dai pantaloni della tuta sportiva il suo pacchetto di sigarette, ne incastra una nelle sue labbra perfette e lascia andare in aria una nuvola di fumo per calmare i nervi tesi.
La voce di Becka mi riporta alla realtà e mi fa voltare verso il suo viso.
<<Tu verrai Aly?>> ho addosso i suoi occhi e quelli degli altri.
<<Credo di sì>> rispondo incerta ma appena incrocio lo sguardo truce e contrariato di Blake vorrei rimangiarmi le parole appena uscite dalla mia bocca.
<<No, lei non verrà>> obbietta alzando la voce mentre sferra un pugno contro il tavolo di legno. Serra le mani e se ne va dalla stanza senza aggiungere altro seguito da Nathan.

Rimango sbigottita da questa scena e mi sforzo per rimanere calma, nessuno mi ha mai trattato con tanta arroganza davanti ad altre persone da dire cosa posso o non posso fare e di certo Blake Owen non sarà il primo. Non so cosa l'ha spinto a reagire in questo modo, non lascia avvicinare nessuno ai suoi pensieri e cercare di capirlo quando non si ha nessuna sicurezza da parte sua diventa impossibile.
Cerco di trattenere le lacrime di rabbia, piangere è da sempre l'unico modo che conosco per tirar fuori le mie emozioni ma lascia intravedere allo stesso tempo ogni mia debolezza e io non voglio più avere addosso degli sguardi di pietà.
Guardo un punto in lontananza quando sento inumidirsi gli occhi e mi stringo il labbro inferiore tra i denti per contenere le emozioni che minacciano di fuoriuscire, mi sento così stupida per aver solo pensato ci potesse essere qualcosa di più tra noi quando la verità è sempre stata davanti ai miei occhi.
<<Non farci caso piccolina, è fatto così. Non è bravo a dimostrare quanto tiene alle persone e non è facile entrare a far parte della sua vita, ma se avrai pazienza capirai tutto.>> Travis che si è appena seduto al mio fianco mi rivolge un sorriso caloroso. <<Sai, è la prima volta che porta una ragazza nel gruppo, nessuno di noi pensava che questo giorno sarebbe mai arrivato eppure tu sei qui e qualcosa questo vorrà dire>> conclude guardandomi negli occhi.

Non mi aspettavo di ascoltare un'ammissione del genere che cambia di nuovo tutte le mie convinzioni, ma si trattava solo di questo? Avevo capito che Blake avesse delle difficoltà a legarsi con le persone dovuto probabilmente al suo passato di cui non so nulla, ma mi sarebbe bastato? Sarei stata abbastanza forte per entrambi fino a quel momento?
Ho già la mia risposta, l'ho avuta dal momento in cui i nostri occhi si sono incontrati la prima volta, non ho mai provato sensazioni così profonde e contrastanti con nessuno prima di lui. Il modo in cui mi tocca e il modo in cui il mio corpo reagisce alla sua sola presenza è una cosa del tutto nuova e inaspettata per me, ma di una cosa sono certa: non sono pronta a rinunciarci. Così faccio una cosa che mi ero ripromessa di non fare più, metto da parte la rabbia e decido di provare a capire il suo mondo.
Mi dirigo verso luogo in cui spero d'incontralo, la sua camera. E mentre sto per bussare Nathan esce lasciandomi la porta socchiusa, si sofferma per un attimo a guardarmi e torna dagli altri. Faccio un passo all'interno della stanza buia sentendomi invadere dal suo profumo. I miei occhi devono adattarsi all'oscurità dell'ambiente prima di riuscire a vederlo in tutta la sua debolezza, seduto sul bordo del letto e con i gomiti appoggiate alle ginocchia mentre tiene la testa tra le mani. Sembra un animale in gabbia, incapace perfino di riconoscere sé stesso chiuso nella sua prigione fatta di cemento e rabbia. Un brivido mi attraversa la spina dorsale e mi fa tremare anche lo stomaco, ma decido di non assecondarlo e mi siedo al suo fianco, so che non mi farà del male.

<<Non mi piace essere trattata così>> dico sottovoce giocando nervosamente con le mani. Non voglio spingerlo a doversi raccontare per poi potersi pentire, so come ci si sente a voler tutelare la propria vita e la propria persona, e non vorrei mai mettere qualcuno nella posizione di dover scegliere.
Lo sento respirare rumorosamente prima di girarsi e puntare i suoi vortici scuri su di me, il suo sguardo sofferente e confuso è la dimostrazione della lotta che si sta svolgendo contro l'unica bestia che non si può sconfiggere ma solo convivere trovando la giusta misura per non farsi risucchiare: sé stesso.
<<Non ti chiederò scusa>> risponde dopo secondi che assomigliano a minuti interminabili con un timbro basso e rauco <<non ti chiederò scusa perché è la cosa più giusta per te>> conclude serrando la mascella e i pugni che diventano bianchi.
<<Tu cosa vuoi?>> domando poco convinta di riuscire a farlo ritornare in sé.
<<Non capisci Alyssa. Non si tratta di cosa voglio ma di cosa è più giusto, e non è giusto tutto questo>> termina toccandosi i capelli e alzandosi dal letto. Cerca di evitare per la prima volta il mio sguardo aggirandosi per la stanza, alza il cappuccio della felpa e si rifugia ancora più infondo la sua anima oscura.
<<La cosa più giusta non è sempre la scelta migliore. Dai agli altri la possibilità di decidere cosa vogliono per loro stessi, ma ti prego non obbligarli a seguire la scelta che tu ritieni più giusta>> mi alzo e mi metto davanti al suo corpo possente piegando la testa per poterlo vedere negli occhi.
Troppe persone hanno scelto per me in passato e mai nessuna si è rivelata la decisione più giusta alla fine. Mi sono ripromessa che nessuno avrebbe più deciso al mio posto, nessuno si sarebbe più permesso di dirmi cosa fare, solo io avrei scelto per me stessa e nessun'altro.

I suoi occhi mi stanno scrutando come per leggermi dentro, per cercare dentro me le risposte che si trovano invece in lui, ma i miei adesso sono vuoti, sarebbe impossibile vederci dentro un'emozione. Troppi ricordi sono riemersi e mi stanno bloccando il respiro, Blake non è l'unico a essere soffocato dal suo passato, il mio è sempre in attesa pronto a fare la sua comparsa, per ricordarmi che non potrò mai liberarmi di lui e del senso di colpa che mi perseguita ogni minuto.
<<Le cose giuste servono per non farci sbagliare di nuovo, per prendere decisioni ponderate apposto di chi non è in grado di distinguere la realtà dalla pura immaginazione che si è creata>> conclude freddo e misurato.
Seppur così lontani in questo momento posso sentire le sue parole entrarmi sottopelle e colpirmi in faccia come verità scottanti. Ogni lettera pronunciata brucia sul mio corpo come fiamme ardenti e sento le lacrime salire agli occhi per la durezza di tutto quello che ha detto, eppure non posso fare a meno di ripensare alle parole di Travis.
<<Non può trattarsi solo di un'immaginazione il motivo per cui sono qui stasera>> dico con la voce incrinata.
<<Questo è stato un errore, noi siamo uno sbaglio. Non c'è nient'altro che questo.>>
Chiudo gli occhi per non vedere la verità di queste parole nelle sue iridi, ma posso sentire che mi colpiscono dritto nel petto, dove sono sicura in questo momento non sentire più il suono del mio cuore.

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Ciao a tutti!🥰
In questo capitolo iniziamo a vedere Blake tormentato da qualcosa e Alyssa che invece viene trovata nuovamente dal suo passato.
Cosa accadrà?
Mettete una stellina se questo aggiornamento vi è piaciuto, vi aspetto al prossimo! xx

(Ri)trovarsi, quando da soli non bastiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora