Parte 35.

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Ci baciamo in modo urgente e mentre la sua bocca mi culla in un posto totalmente nostro dove le nostre lingue fanno da protagoniste, Blake incide tutte le sue voglie su di me.
Mi sento viva e non c'è altro modo o situazione che mi farebbe sentire così come in questo momento.

Mi aggrappo alle sue spalle per sorreggermi da tutte le sensazioni che mi trafiggono così contrastanti e così dannatamente intense, il suo corpo è come una corazza da cui mi sento intoccabile dal mondo.
Le bocche affamate e le lingue bramose ci impediscono di respirare, lasciando posto ai gemiti spezzati in mezzo a questo marciapiede dominato solo da noi.
Intreccia le sue mani ai miei capelli e li tira leggermente indietro per lasciare una scia di baci che dal collo arriva alle spalle, mentre lascio che ogni briciolo di razionalità abbandoni totalmente il mio corpo.
Lo stringo ancora più vicino ed è quello che sperava, lo sento dal modo in cui fa sfuggire un gemito sottovoce e da come subito dopo mi circonda la vita con un braccio per farmi aderire meglio a lui. Lo vedo dai suoi occhi che mi osservano pieni d'insicurezze quando si stacca per un attimo da me e io non posso far altro che lasciargli prendere tutto ciò di cui ha bisogno, così ci ribaciamo.
Questa volta in modo più lento per fargli percepire che ogni fibra del mio corpo non desidera altro che lui, che i miei gesti gli sono riservati, che in qualche modo gli appartengono.

Il suo profumo m'inebria il cervello e desidero fondermi con esso fino a fargli scomparire ogni traccia di confusione che ho letto nel suo sguardo.
Blake si sta aggrappando a me con così tanta forza da non lasciarmi andare via ed è un gesto così crudo e reale da farmi rendere conto quanto nella sua vita sia stato abbandonato. Non so cosa l'abbia spinto a diventare così, non conosco i suoi demoni, il passato che è stato costretto ad affrontare e non lo costringerò a farmi entrare nel suo dolore finché lui non sarà pronto a parlarne. Ma ora lo vedo e sono sicura di voler essere il suo presente, il suo luogo sicuro e mi basterà questo per continuare a lottare.

Con questa convinzione mi lascio condurre fino al suo appartamento senza proferire parola. Non ha mai staccato il contatto dalla mia pelle neanche per salire in moto dove fino al nostro arrivo sono rimasta attaccata alla sua schiena e l'ho sentito rilassarsi sotto il mio tocco.
È talmente assurdo come una scelta possa invertire drasticamente il corso degli avvenimenti, ero così convinta di dover mantenere le distanze tra di noi che non mi sono neanche accorta con quanta facilità mi sono ritrovata invece tra le sue braccia. Sono stata troppo pretenziosa nel voler vantare qualche diritto sulla sua vita senza invece comprendere quanto fosse profonda e ferita la sua anima. Avrei dovuto rimanergli accanto per fargli percepire quanto sia disposta a scommettere per noi fino a che non si sarebbe fidato di me, lasciandomi entrare nel suo lato oscuro.
Chiudiamo la porta alle nostre spalle e subito dopo il diavolo arrogante si avvicina a passo sicuro verso di me, non staccando gli occhi dai miei, come un falco che ha appena avvistato la sua vittima e rabbrividisco ancor prima che mi sfiori.
<<Non pensavo ti avrei più rivista qui dentro.>> Ammette con voce rauca mentre mi soffia nel punto più delicato del collo per far aumentare i brividi che si sono impossessati della mia pelle candida, che subito dopo lo succhia con violenza.
Chiudo gli occhi per assaporare più intensamente questa sensazione di piacere che sento nascere dal ventre e stringo ancora più forte le gambe tra di loro per impedire che si propaghi in tutto il corpo.
<<Non soffocare il tuo piacere piccola, lascia che ti travolga>> dice fermandosi a guardarmi negli occhi e io non posso far altro che annuire stordita delle sue parole.

Mi solleva da terra prima che possa ripensarci e travolta dalla sua lingua esperta mi ritrovo appoggiata sopra la sua scrivania in camera a gambe divaricate, pronta ad accogliere ogni sua mossa.
Con un gesto rapido si leva la sua maglietta che getta per terra e fa lo stesso con la mia. Mentre continua a baciarmi mi slaccia e fa scendere lentamente i pantaloni fino alle caviglie, fino a che non resto totalmente scoperta di ogni indumento mentre lui fa un passo indietro per ammirare ogni curva del mio corpo.
Mi sento totalmente nuda e vulnerabile sotto il suo sguardo avido.
Sono appoggiata con le mani alla superficie e solo le mutandine di pizzo nero coprono la mia parte più intima, nonostante questo il modo in cui mi guarda con ardore mordendosi il labbro mi fa sentire estremamente bella.

(Ri)trovarsi, quando da soli non bastiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora