Capitolo 33 - IL TEMPIO DELLA CONCORDIA

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Noa

"Lara mi stavo dimenticando di dirti che stasera devi chiudere tu l'ufficio."
"Come mai Noa? Dove vai?"
"Devo andare a Cefalù."

"Perché fino a Cefalù? Cosa devi fare?"
"Bella sta ancora cercando di capire il mistero di quel medaglione e io sono uno dei pochi che può aiutarla."

"Ancora quella donna Noa? Ti ha chiesto lei di aiutarla?"
"No, non me l'ha chiesto lei Lara, ma so che per lei è importante e magari lo sarà anche per il patrimonio culturale della Valle dei Templi. Le due cose sono strettamente legate e magari potremmo ritrovare qualche reperto. Nessun altro in Sicilia ha l'esperienza e le conoscenze come me sulla materia, per questo mi sento di doverla aiutare. Lara ti ricordi che il tuo prossimo gruppo parte alle h.15.30?"

"Sì lo so. Comunque quella donna non porta nulla di buono. Poi stasera volevo che uscissimo a cena. Perché non vai domani?"

"Lara ho già deciso. Conviene che ti prepari per la visita guidata, mancano solo 10 minuti." Lara uscì dalla stanza. Il suo viso si era fatto scuro.

Erano quasi le h.16 e stavo uscendo dall'ufficio quando suonò il cellulare. Era Lara, ma a parlarmi era un uomo, un visitatore del suo gruppo.
"Cosa? È svenuta? Dove vi trovate? Va bene. Arrivo subito."

I miei passi erano talmente veloci da sembrare quasi una corsa. Il tempio della Concordia era ora davanti a me.

"Beva signorina"diceva un visitatore a Lara.
Lei era seduta su un masso con la testa china.
"Cosa è successo?" le chiesi.

Rispose una signora che doveva esserle venuta in soccorso per prima e ora se ne preoccupava.
"Ci sono più di quaranta gradi, la ragazza deve aver preso un'insolazione."

A quest'affermazione notai subito che Lara non indossava il cappellino della divisa. Le sue guance erano effettivamente molto rosse. La sua carnagione così chiara, senza protezione, si era subito scottata.

"Non me la sento di proseguire con il gruppo" mi disse.
"Va bene, chiamo Fabio."

"Fabio dove sei? Sei a casa?"
"No, Noa, visto che non ero in turno stasera sono andato a trovare un amico a Palermo. Hai bisogno?"
"No lascia stare. Buona serata".

"Proseguirete con me nella visita."
"Lara, rimani qui all'ombra, riposati e bevi qualcosa."

Mi feci strada davanti al gruppo e iniziai a parlare: "Il tempio della Concordia è quasi completamente intatto con tutte le sue colonne, i suoi frontoni, le sue scalinate, nel suo stile dorico. Ha resistito miracolosamente per oltre 2400 anni..."

A fine visita riportai il gruppo al tornello di uscita. Continuavano a far domande. Educatamente rispondevo ad ognuno, ma non vedevo l'ora che finissero per poter raggiungere Bella.

Non riuscivo a rendermi conto dell'ora. Con la assidua curiosità del gruppo e la continua richiesta di informazioni non ero ancora riuscito a guardare il cellulare.
Finalmente il capannello attorno a me di turisti si dileguò e rimase solo una donna a pormi delle domande, anche se sembrava più interessata a me che ai templi. Senza essere scortese, le feci presente che dovevo andare. Mi ringraziò per il tour e uscì dal tornello.

Guardai l'orario. Erano le h. 18.30. Avevamo perso parecchio tempo fermi per Lara e altrettanto ne avevo inconsapevolmente perso nelle domande finali. Bella mi stava aspettando fuori dalla gelateria da mezz'ora e io non potevo avvisarla perché avevo solo il suo numero di casa e non potevo raggiungerla subito perché mi trovavo a due ore di strada da lei.

Non sapevo cosa fare.

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