Capitolo 4 -NOA

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Il posto come guida nella Valle dei Templi l'aveva trovato in attesa di terminare gli studi all'Università Statale di Milano. Era perfettamente in linea con quello che gli piaceva fare e con quello che erano le sue attitudini.

Sua madre lo voleva ingegnere, ma lui seguendo le sue passioni aveva scelto lettere e per l'estate aveva deciso di provare a fare richiesta come guida turistica ad Agrigento. I greci erano la sua passione e i templi non potevano essere da meno.

Sua madre era sempre stata un'arrivista e per emergere negli anni '70, gli anni del neo femminismo e dell'inizio dell'emancipazione, si era dedicata totalmente al lavoro. Portava Noa e Mirko, suo fratello, la mattina a scuola e la sera tardi li ritirava dalla nonna materna.

Poco importava di giorno cosa facessero, ma dovevano andare bene a scuola, laurearsi e trovare un buon posto per arricchire l'orgoglio materno.

Noa era sempre stato portato per lo studio, ma le pressioni della madre sui voti, gli appelli e gli esami erano diventate talmente costanti da rendergli lo studio impossibile. Così aveva deciso di prendersi del tempo per staccare la spina e andarsene qualche mese via di casa, approfittando di quel lavoro stagionale come guida turistica.

La lettera aveva l'intestazione dell'Ente "Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi" e nel testo si confermava che la sua domanda era stata accettata, avrebbe iniziato con i primi di luglio.

La notizia meritava un festeggiamento e per il suo carattere il festeggiamento migliore era quello con la sua chitarra.

Quella sera in quel palazzo sui Navigli di Milano intonava la melodia di Another brick in the world dei Pink Floyd.

[We don't need no education

We don't need no thought control

No dark sarcasm in the classroom

Teachers leave them kids alone

Hey, teachers, leave them kids alone

All in all it's just another brick in the wall

All in all you're just another brick in the wall
...]

Traduzione

[Non abbiamo bisogno di educazione

Non abbiamo bisogno di alcun controllo del pensiero

Niente cattivo umorismo in classe

Gli insegnanti lasciano loro i bambini da soli

Ehi, insegnanti, lasciate i bambini da soli

Tutto sommato è solo un altro mattone nel muro

Tutto sommato tu sei solo un altro mattone nel muro
....]

Un assolo potente, che anche David Gilmour avrebbe apprezzato, un suono che era libertà ed espressione di sé, che gli veniva da dentro e non dalle dita stesse.

Ora si sentiva bene.
Come quando torni a casa da una corsa e dopo una doccia senti che la fatica che hai fatto si è trasformata in energia nuova. Il corpo è diventato un alleato e non è più un nemico, l'adrenalina è alta e tutto ti sembra più facile, raggiungibile e finalmente possibile.

Prese il suo taccuino nel cassetto.
Girò le pagine già scritte.
Ogni pagina era una poesia.

Con l'altra mano raggiunse la penna in un piccolo astuccio aperto, si mise il tappo in bocca, come se a posarlo quell'ispirazione potesse svanire e iniziò a scrivere con movimenti veloci.

"È il momento di cambiare, è arrivato il momento di tagliare quel filo, il filo che mi tiene legato alla famiglia, agli  amici, alla mia cerchia di conoscenze, per liberarlo e farlo diventare il filo di un aquilone.

Un aquilone che si libra leggero, in cerca di nuove destinazioni, nuove conoscenze ed emozioni. Un aquilone che si solleva in cerca di te senza ancora sapere chi sarai e se mai arriverai"

Era pronto per partire, senza ancora aver scelto dove alloggiare e senza nemmeno un amico ad accoglierlo, ma con la curiosità di conoscere che cosa aveva in serbo per lui la Sicilia.

Il Segreto del MedaglioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora