Shoto Todoroki

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- Qual è il tuo quirk?-

- Quanti anni avevano i tuoi genitori quanto ti hanno avuto?-

- O dio, ma sei troppo simile a tuo padre!-

- Ti va di far parte della mia squadra?-

- No! Viene con me!-

- Ehy, ci sono prima io!-

È da quando Midnight ha annunciato la seconda prova, BATTAGLIA DI CAVALLERIA, che la gran parte dei ragazzi che hanno superato la corsa ad ostacoli non fa altro che tempestarmi di domande, non ho neanche il tempo di pensare ad una risposta che subito qualcuno mi chiede qualcos'altro: avevo messo in conto il fatto di destare molto scalpore, d'altronde molti si chiedevano quando la figlia di Eraserhead avrebbe fatto la sua prima apparizione pubblica, sapevo perfettamente che al festival, prima ancora dei giornalisti, i ragazzi della UA che ancora non mi conoscevano avrebbero iniziato a farmi domande su domande, ma non mi aspettavo certo di diventare improvvisamente una tale celebrità. Ora capisco perfettamente perché mio padre odia così tanto l'esposizione mediatica, e tutto ciò che ha una videocamera.

- A-ascoltate, i-io...- non riesco neppure a farmi sentire, la mia voce viene superata dalle urla dei miei compagni e degli spettatori. Mio padre desiderava tenermi nascosta ancora per un po', ma quando ho deciso di entrare alla UA si è dovuto mettere il cuore in pace, lui non lo fa per cattiveria o qualche stupido istinto iper-possessivo, lo fa semplicemente perché è mio padre, e mi vuole bene, e conosce meglio di chiunque quanto sia pericoloso il mondo di internet. Quando, per caso, era trapelata la notizia che l'emergente eroe-fantasma, di cui poco prima era stata diffusa la vera identità, avesse avuto una figlia alla tenera età di appena diciannove anni, e per di più con la figlia di una nota famiglia di pro-hero, la cosa ha fatto scalpore, -per non parlare delle cazzate che si dicevano- troppo, che lui è stato costretto a smentire tutto, assillato dai media e dai fan, non riusciva a garantire la mia sicurezza. In fondo io la penso esattamente come lui: essere eroi non significa essere i personaggi di un film d'azione. Una persone deve essere un eroe a prescindere dalla fama, dal pubblico, dai social, deve esserlo perché ci crede veramente. I media possono aiutare molto un eroe nel costruirsi una fama tale da scalare subito le vette dei migliori supereroi, ma possono anche rovinarti la vita, una parola e tutto il tuo mondo scompare in una frazione di secondi, dall'essere un eroe amato da tutti, diventi quasi il villain più odiato.

- FORMATE LE SQUADRE! RIMANGONO CINQUE MINUTI!- annuncia al microfono Present Mic.

Questo è un problema... Con chi posso andare!

Mi guardo intorno cercando qualcuno rimasto solo, non mi va di unirmi a gente che non conosco, o tantomeno a gente che mi vuole in squadra solo perché sono la figlia di un pro-hero. Non ho mai capito il perché, per quanto io ammiri mio padre, e per quanto essere paragonata a lui per me sia un onore, in certe occasioni, a scuola, detesto che il mio nome venga subito accostato al suo, odio essere considerata una raccomandata-figlia di papà, questo perché mio padre non ha mai fatto niente per viziarmi, ho avuto la grande fortuna di crescere come una ragazzina, più o meno, normale, e non ho mai fatto affidamento sulle mie conoscenze nel mondo degli eroi. Ha scuola tanti, di quelli che vengono -ancora non ho capito come, però Monoma deve divertirsi a sparlare di me in giro- a sapere il mio cognome, chiedono di diventare amici, ma so che lo fanno spesso solamente perché gli conviene.

Ora capite perché non riesco a definirmi popolare. Il mio cognome sarà pure famoso, ma io no! Ed è anche per questo che, nonostante cerchi di comportarmi in maniere educata e simpatica con "quasi" tutti, ho pochi veri amici di cui possa veramente fidarmi.

- CI SIAMO QUASI! MENO DUE MINUTI!-

Continuo a guardarmi in torno e noto che Testutestu e gli altri hanno già formato le loro squadre, ma non importa, dopotutto in questo festival le amicizie sono relative, il vincitore sarà solo uno. Attorno a me, ancora altri ragazzi insistono sul farmi entrare nella loro squadra, ma io proprio non riesco ad accettare -chiamatelo istinto, sesto senso, ma so che non fanno per me-, perciò decido di liberarmi di quella folla impazzita e cercare qualcuno rimasto solo: ho bisogno di tre compagni.

COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora