COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃ

Drunk

Sono passate già due ore dall'incontro con Todoroki, ormai è quasi calato il buio, mancano dieci minuti alle sette, e ancora non sono riuscita a calmare mio padre. Ho dovuto raccontare ad entrambi la verità, insomma, tutta la storia, il tradimento, la scoperta -se così si può definire- di Shoto, quello che ci siamo detti oggi, e altre cose che precedentemente non avevo ritenuto necessario dire, e come mi sarei dovuta aspettare, soprattutto il corvino, non l'hanno presa proprio bene. In realtà Hizashi si è calmato già un po' di tempo fa, alla fine ha capito che Shoto non ha poi tutte queste colpe, anche se vuole ancora spaccargli la faccia, e che anche se non ho detto tutto a loro non può arrabbiarsi per questo, la vita è la mia, devo pur crescere senza il loro aiuto, mentre mio padre ancora non riesce a madar giù il fatto che gli ho mentito, cosa che in sedici anni di vita ho fatto raramente, con lui praticamente mai, e che per giunta ho rivisto il bicolore, sia oggi, ma anche qualche giorno fa per risolvere quella brutta situazione che si era venuta a creare.

Certo che se fa così, assomiglia proprio a Bakugou! Per una volta, cerca di essere come Hashi!

- ShoSho, smettila, non farne una tragedia! La nostra bambina ormai è grande e matura, non possiamo intrometterci così nella sua vita, questa volta non è successo niente di grave, e alla fine, tutto si è risolto, loro sono rimasti amici, lui ha trovato la felicità, nessuno si odia, pace e amore!- il biondo ha cercato di avvicinare il compagno, che si è prontamente sfilato dal suo abbraccio per tornare a fare la madre in menopausa ed elencarmi i mille, secondo lui giusti, motivi per cui devono essere arrabbiati con me.

- Sul serio papà! Datti una calmata!- forse questa frase non avrei dovuta dirla, non ho fatto altro che farlo infuriare di più.

- Emmie! E dai!- Hashi abbassa le mani al corvino, che sembrava del tutto deciso a darmi uno schiaffo, cosa di cui si sarebbe pentito un secondo dopo, sia perché lui la violenza non la sopporta, sia perché sono io.

- Non ti permettere! Non si alzano le mani in questa casa! Chiaro?- per fortuna che Hizashi è qui, da quando viviamo sotto lo stesso tetto la nostra vita quotidiana è migliorata di gran lunga, nonostante i due sono praticamente poli opposti, come l'acqua santa e il fuoco, il bianco e il nero, si completano perfettamente a vicenda, e in più, hanno estramamente bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere, e anche io ho bisogno che loro continuino a stare insieme, non potrei sopportare Shouta Aizawa per più di qualche giorno da sola, abbiamo lo stesso carettere e questo, con la classica fase dell'adoescenza, fa nascere tra di noi parecchi litigi -inutili-, animati anche delle sue troppe paranoie, e se non ci fosse il biondo, il rischio di far esplodere l'intero isolato è parecchio elevato.

- Scusa...- provo a dire, cercando di superare le urla dei due uomini che hanno iniziato a litigare tra di loro. Hizashi detesta quando Shouta perde il controllo, e quando anche solo accenna a farmi qualcosa non proprio di educativo, va su tutte le furie, in quanto femminista convinto il suo motto è "le donne non si toccano, nemmeno con un fiore!", e di conseguenza anche il solo accennare di darmi uno schiaffo lo ha fatto scattare.

- EHY! VOI DUE! STOP!- mi intrometto nella loro discussione, sia per farli smettere, sia per darli il bacio di saluto che ci scambiamo ogni volta che uno di noi esce di casa.

- Stavate litigando con me, non tra di voi! Certo che non so proprio chi sia l'adulto tra noi tre!-

- Emiko!- prova a fermarmi il corvino.

- Papà, se fosse successo qualcosa di grave, se avessi avuto bisogno di voi, non avrei esitato un attimo nel chiamarvi, nel dirvi tutto, lo sai, e lo sa anche Hashi! Basta parlare di quello, la storia tra me e Shoto è finita, per davvero, ora siamo semplicemente amici, non preoccupatevi più per me, so sbrigarmela da sola! Okay, forse non sempre, ma sono i miei amici, i miei errori, le mie cazzate!- sono riuscita a farli stare zitti.