COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃ

Consigli

- Allora? Mi stai ascoltando?! Fiammella!!- sento qualcuno urlare, quel qualcuno è proprio il biondo porcospino di nome Bakugou.

- Eh? Non proprio... Dicevi?- so perfettamente che adesso inizierà ad insultarmi e a minacciare di famri esplodere la faccia, ma poco importa, la mia attenzione è stata completamente rapita da ben altro che le parole del mio biondino preferito.

- BAKA! HO DETTO...- si è accorto di aver alzato troppo la voce, ora abbiamo tutti gli occhi addosso, e non è proprio il massimo, dato che qui in mensa ci saranno all'incirca mille, se non di più, tra studenti e professori. Da quella brutta faccenda con Todoroki, il legame tra me e Bakugou è andato via via migliorando, neanche io so bene il perché, o come, essendo noi due praticamente troppo incompatibili -anche se gli altri tendono a dire il contrario-, ma non mi dispiace affatto passare il tempo con lui, e da quando Testu e Kirishima si sono messi insieme - sì ragazzi! Si sono fidanzati!- entrambi siamo rimasti senza migliori amici con cui passare il tempo, o meglio, abbiamo più tempo libero, dato che nessuno dei due vuole fare il terzo incomodo durante un appuntamento dei due, e tantomeno un'uscita a quattro, e di conseguenza adesso non passa giorno che non mi ritrovi a parlare con il ragazzo che ora mi sta sbattendo allegramento il suo quaderno di matematica in testa.

- Ho detto, che fai stasera? Quelli del mio gruppo escono... E... m-mi hanno, si, insomma, mi hanno chiesto se volessi invitare qualcuno!- afferro il quaderno di Bakugou, per poi lanciarglielo, solo per farlo smettere di gesticolare quasi come il rappresentante della sua classe, e per evitare di fargli fare una brutta figura con i ragazzi seduti al tavolo con noi, le sue guance sono completamente rosse.

- E da quando avresti un gruppo tu?-

- Ehy! Come ti permetti! E poi sono quei cretini che continuano a girarmi attorno! Che ci posso fare io!-

- Ah, aspetta... Com'è che aveva detto Mina... La B-A-K-U-S-Q-U-A-D! Ahahh! Divertente!-

- Ora ti faccio esplodere!- la sua mano non arriva neanche a sfiorarmi la pelle, dato che la blocco poco prima, ma non perché non volessi essere colpita, semplicemente perché mi oscurava la vista.

- OKAY! ORA BASTA!- Bakugou deve essersi accorto che ho la testa da tutt'altra parte, anche perché, in genere, accetto di uscire con lui e i ragazzi quasi subito, ormai non c'è neanche bisogno che finiscano di domandarmelo, che ho già risposto di sì.

- Si può sapere che cazzo stai guardando?! Ti giuro che ora ti/ No, no, no, aspetta un attimo! Ma tu stai fuori! Che razza di problemi hai!?- alla fine lo ha capito da solo. Tre tavoli dopo il nostro, sono seduti Todoroki e Midoriya, insieme ad Uraraka, Iida, ed una ragazza, la rana, di cui non ricordo il nome, ed è da quando mi sono seduta che non faccio altro che guardargli. Sono andata a parlare a casa di Todoroki, è successo più o meno tre giorni fa, da quel giorno il rapporto tra me e Shoto ha subito una grande evoluzione, siamo rimasti amici, anche se ci vorrà un po' per tornare ai tempi di prima della nostra - chiamiamola- relazione, ma non possiamo lamentarci, e fortunatamente sia io che lui siamo riusciti ad andare avanti quasi senza rimorsi, lasciandoci tutto alle spalle; certo, Shoto si sente ancora maledettamente in colpa, ma credo che sia anche giusto, e mi guarda sempre con uno sguardo pentito ed amareggiato, che odio ma a cui mi sono abituata, per me, invece, è stato molto più semplice riprendermi, infondo non ce l'avevo veramente con lui, e anche se sono rimasta parecchio delusa dal suo comportamento, i suoi atteggiamenti e quello che fa da quel giorno mi dimostrano che è veramente cambiato, cresciuto, e piano piano sto riacquistando fiducia in lui. La stessa cosa non si può dire del biondo qui di fronte a me, che odia il suo compagno di classe a morte, per vari motivi, tra cui l'essere figlio di un eroe, l'essere raccomandato, l'avere un quirk strafigo, e andare meglio di lui a scuola -tralasciando poi quello che è successo al festival sportivo-, ed infine, ultimo, ma non per importanza, quello che è successo tra il bicolore e me, che non sembra volersi dimenticare.