- WHATTTT?!!-
- E-EMIKO!!-
- Papà, Hashi... Sono tornata!- sono appena tornata a casa dopo l'allenamento, o meglio, lo scontro, con Bakugo, avevo avvisato i miei genitori che avrei fatto più tardi del solito, ma dovevo comunque aspettarmi una loro reazione esagerata alla visione di loro figlia praticamente distrutta. Sono piena di lividi viola, bruciature, graffi, sono molto sudata, i miei capelli hanno una gravità tutta loro, respiro molto affannosamente ed entrare in casa con l'uniforme in mano distrutta e la mano sull'addome, che Bakugo ha scambiato per un sacco da boxe, non ha aiutato affatto.
- CHE DIAVOLO È SUCCESSO? CHI È STATO? EMIKO!- mio padre è corso verso di me ed ha iniziato a toccare ogni centimetro del mio corpo, quasi per controllare la gravità delle mie ferite, mentre il biondo a mala pena parla, è più pallido del solito, e probabilmente da un momento all'altro sverrà.
- Papà sto bene, tranquillo! Sicuramente sto meglio di Hashi...- mi scappa una risata quando vedo Hizashi appoggiarsi alla spalliera del divano, prima di perdere l'equilibro, mentre è indeciso se svenire dalla paura o diventare un demone assassino: riconosco perfettamente l'emozione celata dietro i loro sguardi, la classica emozione da padre che considera la propria figlia femmina il suo più grande tesoro, e che farebbe di tutto per la sua felicità e la sua incolumità, incluso uccidere.
- È stato Bakugo?!- sento pronunciare finalmente qualche parola dal biondo, che si è catapultato nella credenza dei medicinali ed è appena ritornato in salone con una cassetta da pronto-soccorso grande quanto un ospedale.
- Niente di che... Sto bene, ci siamo allenati, è normale che mi faccia un paio di graffi!- sorrido molto forzatamente, dato il dolore lancinante alla faccia, che non accenna a scomparire, dove Bakugo mi ha tirato un pugno, e che ora ha un colore violaceo preoccupante.
Si stanno preoccupando più ora, che quando ero nell'ambulanza dopo l'attacco al parco! Certo che sono proprio strani!
- ALLENATI?! QUESTO LO CHIAMI ALLENAMENTO!???? ORA MI SENT/- il corvino ferma il biondo che sembra avere tutta l'intenzione di andare a spaccare la faccia a Bakugo.
- Hashi, va tutto bene! E poi di Bakugo mi sono già occupata io!- appoggio una mano sulla spalla dell'uomo, che non esita un secondo ad abbracciarmi, mentre io mi dimeno per il dolore delle ferite a contatto con il suo corpo.
- Questa è mia figlia! Sei tornata normale?- le parole di mio padre mi gelano il sangue.
Allora anche lui se n'era accorto... sicuramente anche Hashi quindi...
- Papà?!- chiedo, sapendo già che cambierà subito argomento, senza rispondere alla mia domanda.
- Shouta! Ti sembra il caso? Ora non voglio litigare...- dei due, sicuramente Hashi è quello più preoccupato, ma anche se non lo dimostra, mio padre sta morendo dentro, vorrebbe anche lui spaccare la faccia a Bakugo per aver sfiorato la sua adorata figlia, e da buon padre iper-protettivo vorrebbe rinchiudermi in casa e proibire che noi ci incontriamo di nuovo, purtroppo però deve comunque mantenere una parvenza di maturità, ed in quanto professore, e co-ideatore di questi allenamenti a coppie, non può proprio fare nulla.
- Vado a farmi una doccia! Che si mangia stasera?- poso sulla prima sedia che mi capita a tiro la divisa bruciata e lo zaino, per poi iniziare a salire le scale e recarmi in bagno.
- Quello che vuoi! Che cosa vorresti per cena, Emmie?- ecco che Hizashi si sente in colpa per non poter far nulla, e perché si sente un padre incapace di proteggere sua figlia, e cerca di viziarmi almeno un po' come può, mentre d'altra parte, Shouta Aizawa, non mi vizia, ma mi tratta come un cristallo delicato e non controbatte al comportamento del compagno.
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COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃ
أدب الهواةDal titolo credo si capisca... Comunque sia, leggete il primo capitolo e capirete perfettamente di cosa tratterà questa storia! Piccolo spoiler: "Ciao a tutti, io sono Emiko, Emiko Aizawa, e questa è la storia di come sono diventata l'eroina numero...