COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃ

Aria di Festival

- Emy! BUONGIORNOOO!- un urlo mi risveglia dallo stato di trance in cui ero caduta, per colpa della stanchezza, e quando mi giro per capire chi avesse urlato così forte alle 8:30 del mattino, dimenticandosi di essere in una scuola e non al mercato del pesce, un ragazzo con i capelli biondo platino mi salta addosso.

- Testu! Giorno...- io e il mio migliore amico ci salutiamo con il nostro saluto speciale, degno di due bambini dell'asilo, lui con la sua solita travolgente energia e io con il mio solo manto di pigrizia e malinconia, ma d'altronde non ci si può aspettare niente di diverso da un Aizawa a quest'ora del mattino. Presto ci raggiungono anche Awase e Kendo, stranamente molto più entusiasti del solito. Ora che ci faccio caso, tutti i ragazzi nei corridoi, in cortile, in mensa, tutti sembrano essere troppo felici, c'è chi urla, c'è chi perde tempo in balletti di gioia davvero imbarazzanti, chi ride e chi fantastica su strane cose.

Chissà perché sono tutti così allegri stamattina... Non li capirò gli adolescenti!

- Su Emy! Che faccia è questa! Sorridi un po'!- mi urla nell'orecchio sinistro il ragazzo metallico ( soprannominato dalla qui presente me stessa anche IronBoy) pizzicandomi le guance, fin troppo energicamente, mentre gli altri due ridono di gusto.

- Mmm... Sta buono Testu! Si può sapere che avete tutti stamattina? Mi sono persa qualcosa?- alle mie parole, i miei amici iniziano a guardami come se stessero analizzando un alieno, e quando capiscono che non ho assolutamente idea di quello che sta succedendo alla UA, Kendo provvede ad informarmi.

Come ho fatto a dimenticarmene! La prossima settimana ci sarà il festival della UA! Eppure papà e Hashi non fanno altro che parlarne a casa...

Il nostro felice chiacchierare viene bruscamente interrotto dalla campanella che avvisa tutti gli studenti di entrare nelle proprie classi, così io e i ragazzi ci dirigiamo verso la 1b: 9, inizio delle lezione.

Non pensate che non abbia voglia di studiare, solo che stamattina non ho proprio la forza di seguire quello che dice il prof King, oggi sono troppo stanca, anche se non ho fatto quale immane sforzo, semplicemente non ho ancora avuto il tempo di collegare tutti i legamenti nel mio cervello, troppo sfiancata dalla gioia dei miei compagni, così per passare il tempo ho iniziato a scarabocchiare sul quaderno qualche idea per il mio costume: ci hanno richiesto un'idea per il costume all'inizio dell'anno, e la mia faceva davvero pena, così ora che ci hanno dato la possibilità di cambiare qualcosa per il festival, devo inventarmi qualcosa, che sia anche pratico.

Forse anche qualcosa che non sia la copia sputata del costume di mio padre, risulterai troppo banale. Se il festival sarà la tanto attesa prima uscita pubblica della figlia di Eraserhead, devo impegnarmi e far sì che tutti se la ricordino per sempre.

- Bene, dato che il festival si avvicina, la nostra Aizawa ha deciso di applicarsi come si deve e sistemare quello straccio di costume che ha proposto all'inizio dell'anno!- il professore Vlad King, pro-hero e coordinatore della nostra classe, mi sfila il quaderno dalle mani, allertato probabilmente dai miei movimenti troppo frettolosi durante una semplice lezione di ripetizione, e anche se il suo commento può sembrare un tantino troppo sarcastico, tanto da far ridere i miei compagni, non posso che dargli ragione, in fondo ha solo detto la verità.

- Non posso lamentarmi se non mi presti attenzione, vai bene comunque... Dato che ci stai impiegando così tante energie, vedi di ricordarti di richiedere un tessuto ignifugo e un qualche strumento di contenimento. Questa volta non devi permetterti di rischiare a causa del tuo quirk. E voi altri, invece che ridere, ascoltate quello che dico. Tutti dovete mettere mano ai progetti dei costumi e dovete essere più concentrati e determinati, soprattutto se desiderate superare la 1A.- detto questo, e aver riottenuto il silenzio della classe, il professore torna alla lavagna e riprende a spiegare il grafico sull'attività criminale, per il quale aveva speso quindici minuti di lezione e un pacco intero di gessetti.