Panico

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Siamo tornati a casa da ben tre ore, e per tutto questo tempo non ho fatto altro che fissare lo schermo del cellulare, aspettando un qualsiasi messaggio da Shoto, senza però ricevere niente. Sono sul divano stesa da un bel po', e Hashi sta iniziando a preoccuparsi, lo noto dal tono della sua voce e dal fatto che non passano nemmeno cinque minuti che mi chiama o mi fa le domande più inutili, forse solo per accertarsi che sono ancora viva. Ho mille pensieri per la testa, per non parlare del forte dolore che sento al petto, dovuto allo spavento che ho avuto quando ho visto il mio amico a terra, in quel bagno, coperto del suo stesso ghiaccio, quasi in fin di vita: non ho pensato nemmeno un secondo su cosa fare, mi sono lasciata trasportare dalle emozioni e dal mio istinto, e per fortuna, o forse ora quel braccio lo avrebbe perso, e anche se ho rischiato di farmi del male, sono comunque felice di essermi avvicinata a lui. Conosco quella bruttissima sensazione di sentirsi esclusi dal mondo, se non fosse stato per i mie due fantastici genitori e per Testu, ora sarei la paziente di un ospedale psichiatrico, e forse anche per questo che ora sto così male, ripensando a tutto quello che è successo: so benissimo che Todoroki si sente proprio così, ma a differenza di me non ha due genitori, a quanto pare, che gli stanno vicino come Hizashi e mio padre, e non ha nessun amico di cui può veramente fidarsi, per un momento ho pensato di poter essere per lui ciò che Testu è per me, ma forse avrai dovuto provarci prima, e ora non saremmo arrivati a questo punto.

- Sono a casa, ho dovuto sbrigare delle faccende in merito alla questione To/- è la voce di mio padre.

- Sho, bentornato! Non credo che sia il momento di parlarne, okay?- il biondo prova a zittire il corvino, in silenzio, ma io sento le sue parole perfettamente, apprezzo che si preoccupino per me così, ma per questa volta avrei preferito che mio padre finisse quella maledetta frase.

- Emiko, come stai? RecoveryGirl mi ha detto che non ti sei fatta niente, non serviva neanche andare in infermeria. Allora, vuoi parlare di quello che è successo?- papà si avvicina e si siede sul divano, proprio accanto a me e mi fa appoggiare la testa sulle sue gambe. La sua vicinanza mi tranquillizza, come sempre.

- Papà. Io sto bene, ma...- provo a dire mentre anche il biondo si avvicina e si siede sulla poltrona rossa accanto al divano, con in braccio Thor, uno dei nostri gatti.

- Sicura? Con noi puoi parlare, Emy, lo so che quella tua testolina in questo momento è tutto fuorché tranquilla! Todoroki sta bene, sono rimasto con lui per un po', prima che suo padre entrasse, sembrava solo spaventato per quello che è successo, perdere il controllo può succedere a tutti, ma ognuno reagisce in modo differente!- continua lui accarezzandomi i capelli.

- Shouta, non credi che dovresti evitare! È pur sempre scossa da quello che è successo!- dice con tono molto serio Hizashi.

Spaventato sì, ma non dall'aver perso il controllo! Cazzo, perché non ho fatto niente! Perché me ne sono andata! L'ho lasciato lì, in quelle condizioni, con quel uomo!

Sento le lacrime bagnarmi la faccia, ma me ne accorgo solo quando vedo Hizashi alzarsi preoccupatissimo verso di me, e mio padre asciugarle con la sua sciarpa.

Io ho loro, lui non ha nessuno! Shouta e Hizashi sono la mia ragione di vita, gli voglio un bene del mondo, senza di loro questa non sarebbe degna di essere chiamata vita! Lui, invece...

- Che vuoi mangiare stasera? Qualcosa in particolare? Vado a farmi una doccia e poi torno, okay?- il corvino si alza lentamente, lasciandomi un casto bacio sulla fronte, mentre Hashi lo tira via in cucina, probabilmente per "sgridarlo", li sento da qui parlare.

Mentre cerco di trovare le forze per alzarmi da quella posizione ormai scomoda, e cerco di accendere la televisione del salotto, una vibrazione scuote il mio palmo e anche la mia mente.

COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora