- Non ci credo che alla fine avete vinto voi due!- mi urla Testu, mentre ci dirigiamo insieme verso l'uscita della scuola, oggi le lezioni sono terminate prima, anche perché è venerdì, e ufficialmente è iniziato il weekend.
- Non abbiamo vinto! Siamo stati solo i primi a completare la prova...- provo a dire, cercando di evitare gli sguardi adulatori dei miei amici. Alla fine, io e Bakugou, siamo riusciti a sconfiggere All Might, non è stato così difficile come ci aspettavamo -a quanto pare era stanco- e alla fine non è stato poi così difficile bloccare Present Mic e Cementos, con il primo è bastato usare le mie fiamme, con il secondo le esplosioni di Katsuki. Anche se abbiamo litigato per gran parte del tempo, ci siamo rivelati una squadra molto forte, e anche i professori sono rimasti parecchio sorpresi di questo, soprattutto dopo averci visto lottare uno contro l'altra per un motivo apparentemente inutile.
- E' STATA SOLO FORTUNA! ANCHE IO AVREI VINTO SE FOSSI FINITO IN SQUADRA CON IL VINCITORE DEL FESTIVAL!- mi mancavano i commenti di Monoma.
- Hai preso la sufficienza solo perché eri in squadra con Tokoyami, comparsa!- una mano ferma il ragazzo prima che possa avvicinarsi troppo a me, nonostante fossi già protetta dal mio migliore amico che cerca solo un pretesto per far diventare quadrata la faccia di Monoma - mi avte scambiata per la principessina da salvare dal drago cattivo? Qui, il drago sono io!-. I miei compagni non riconoscono subito la voce, ma a me basta sentire quel "comparsa" per capire di chi si tratta.
- CHE? METTI GIU' QUELLA MANO SUDATA DA ME! RAGAZZINO DELLA A! AL DIAVOLO SE HAI VINTO! TI FARO' VEDERE IO LA PROSSIMA VOLTA!- Monoma cerca di tener testa al biondo, con scarsi risultati, dato che quest'ultimo non è affatto interessato alle sue lamentele, stranamente, ma la sua attenzione sembra essere stata catturata da qualcosa nella mia direzione, perché continua a camminare verso di me.
Buongiorno principessa!
Me? Chissà che cosa vuole!?
- Allora per battermi dovresti finire in squadra con Aizawa, altrimenti faresti prima a tornare a rubare i quirk ai bambini di quattro anni!- con una leggere spinta si libera definitivamente della presenza fastidiosa del suo interlocutore e si avvicina a me.
- Devo parlarti! Ora!- mi ordina, tirandomi per la cartella di scuola verso uno spazio del cortile libero da studenti, seguito dalle proteste di Kendo e le risate di Testu.
- Certo che avresti potuto chiedermelo con più gentilezza... E' proprio vero che il tuo carattere rispecchia completamente il tuo quirk...o è il contrario!- mi siedo sul bordo di una delle fontane del cortile, aspettando che lui faccia la stessa cosa, anche se comincia a parlare non rivolgendomi neppure lo sguardo.
- Parlo io!-
- Ok, ma sta calmo!-
- Scusa...- non capisco che cosa mi abbia detto, dato il tono di voce troppo basso e le sillabe poco scandite.
- Cosa? Hai detto qualcosa?- mi alzo e cerco di farlo girare verso di me, almeno per poterlo guardare in faccia, altrimenti che conversazione è.
- HODETTOSCUSA!- urla tutto d'un fiato, e sono costretta a coprirmi le orecchie con le mani, ma la sua faccia imbarazzata è troppo buffa per restare seria.
- Perché cazzo stai ridendo, fiammella!- questa sua strana versione mi piace, devo dire anche più del ragazzo forte ed esplosivo di sempre.
- Niente, niente! E comunque non c'è bisogno che ti scusi! Altrimenti sarò costretta a farlo anch'io!- mi risiedo sul bordo della fontana, continuando a ridere.
- Smettila di ridere con le buone o ti faccio saltare in aria!- si avvicina con aria minacciosa irrigidendo come suo solito le mani, ma non smetto di ridere perché intimorita da questo suo atteggiamento ormai abitudinario, ma perché scorgo con la coda dell'occhio le figure di papà e Hashi, che probabilmente mi stanno aspettando fuori da scuola per tornare a casa. Bakugou se ne accorge.
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COLLIDE - Bakugou x reader(OC) ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃ
ФанфикшнDal titolo credo si capisca... Comunque sia, leggete il primo capitolo e capirete perfettamente di cosa tratterà questa storia! Piccolo spoiler: "Ciao a tutti, io sono Emiko, Emiko Aizawa, e questa è la storia di come sono diventata l'eroina numero...
